Il capitano della Fortitudo Stefano Mancinelli è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.
Ecco le sue parole: E' andata male, non so ancora cosa sia successo. Mi dispiace molte perché sono tornato a Bologna dopo tanto tempo e perdere la prima in casa non è stato il massimo. Con questo non dobbiamo... ammazzarci. Abbiamo commesso un errore. Ora non possiamo più permetterci di sbagliare. Lunedì sera ho inaugurato il mio negozio Space 23. E pensavo già alla prossima partita.

Ha colpito negativamente l'atteggiamento mostrato dalla squadra. Un problema di sottovalutazione dell'avversaria? No. Non sottovalutiamo nessuno, tantomeno Verona che sappiamo essere una grande squadra. Siamo partiti male, non giocando la pallacanestro che possiamo esprimere, quella che abbiamo cercato di produrre nei terzo e nel quarto quarto. Il motivo? Non lo so. Ma ripeto: è stato solo un errore.

Una debacle da superare in fretta. In che modo? Lavorando bene in palestra, come del resto stiamo facendo da settimane. Poi magari Matteo ti striglierà un po' di più. Giustamente, perché non abbiamo giocato come potevamo, come faceva la squadra che l'anno scorso è arrivata in finale. Non sembravamo la Fortitudo.

L'unico a salvarsi dal naufragio è stato Mancinelli, che ha confermato una volta di più di essere il leader dell'Aquila. Della mia partita mi interessa il giusto. Non è che devo dimostrare tutto ogni volta. Abbiamo perso di squadra. Ero e sono arrabbiato.

Sono mancati Roberts e Knox. Non gettiamo la croce addosso agli americani. Hanno sbagliato loro come ho sbagliato io, anche se dicono che ho giocato bene. Abbiamo sbagliato tutti, perché la squadra ha perso. Ora chiudiamoci in palestra, vediamo di capire cosa abbiamo sbagliato e cerchiamo di migliorare.

Parole sagge, le stesse dette ai compagni di squadra dopo la sconfitta? A caldo non ho parlato. Ci ha pensato Boniciolli.

Più calmo del previsto? Ha detto che aravamo commesso un errore, che la sconfitta ci poteva stare, anche se non in quei modo, e che dovevamo lavorare perché non era possibile giocare una partita del genere davanti a più di cinquemila persone. E ha concluso dicendo che non potevamo ammazzarci per quello che avevamo fatto ma che dovevamo pensare subito alla prossima gara, perché sarebbe stata molto difficile.

Domenica al PalaDozza arriverà Ravenna a punteggio pieno dopo due giornate. Boniciolli lo aveva previsto. Sarà una partita da giocare come una finale, con quello spirito che dovremo mettere sul parquet anche in tutte le altre gare della stagione. Nel precampionato, da loro abbiamo perso, ma questo non ci condizionerà. Sapremo reagire. Stiamo facendo le cose giuste, allenandoci nel modo migliore. Sarà fondamentale iniziare con un approccio da Fortitudo.

Che, dopo due giornate, è dietro la Virtus. Che effetto fa? Non mi interessa. Non è che faccio la guerra con la Virtus. Siamo solo alla seconda giornata e siamo indietro di soli due punti. Non posso neanche dire che siamo partiti male perché abbiamo vinto la Supercoppa e la prima di campionato a Chieti. Poi è vero, abbiamo commesso un errore all'esordio al PalaDozza, ma non parliamo di crisi anche se a Bologna si tende a drammatizzare. Il campionato è molto lungo.

Intanto si aspetta la decisione di Delfino. A questa Fortitudo manca qualcosa? Magari proprio in quel ruolo? Non credo. Siamo già una grandissima squadra. Poi se un giorno arriverà uno come Delfino, tanto meglio, perché è un ottimo giocatore e sarebbe un valore aggiunto importante. Ma, qualora la trattativa non andasse in porto, non ci fasceremmo la testa. Tutto dipende soltanto da noi Se con Verona avessimo giocato subito come abbiamo fatto nel terzo e nel quarto quarto, probabilmente avremmo vinto la partita.

(foto Pierfrancesco Accardo Photography)

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