Sergio Scariolo ha parlato a stampa e media alla Palestra Porelli.
Le sue parole.

Sto cercando di conoscere la squadra e i giocatori nuovi. Ho grande energia ed entusiasmo, la nuova stagione sarà esigente. C'è molto da lavorare, ma vedo un buon atteggiamento e una buona volontà generale. Nello specifico potrò andarci solo più avanti. I nuovi ovviamente sono un po' più indietro rispetto a chi già c'era.

Filosofia e obiettivi della squadra? E' una domanda per la società. La società mi ha consegnato la squadra e io la ricevo, con voglia di lavorare e volontà di renderla competitiva, che si sacrifica e lavora l'uno per l'altro. La costruzione della squadra è della società, e va dato merito di aver fatto il possibile in base ai mezzi a disposizione. Ora tocca a noi fare il meglio.

Le caratteristiche di quelli che c'erano già posso dirle al centimetro, per i nuovi ho bisogno di tempo. Non c'è dubbio che la qualità offensiva naturale è più bassa, il potenziale è per avere un rendimento difensivo più alto.
Sarà una bella scommessa per molti giocatori, molti di quali non hanno mai avuto un ruolo prioritario in carriera. Molti devono fare un passo avanti a livello di personalità e gestione dei possessi decisivi. Molte partite si giocano e si vincono nei quarti quarti, con difese agguerrite. Ci aspettiamo dei passi avanti, non avremo più Milos a giocare il pick n'roll, dovremo cercare buoni tiri da azioni collettive e qualcuno dovrà essere in grado di creare dal nulla. Con la Spagna giocavamo benissimo di squadra, ma ci è mancato il giocatore a cui dare la palla nei possessi dove la palla scotta.
Chi può essere? Non l'ho ancora individuato, dovremo capire se qualcuno potrà fare un passo avanti. Nessuno finora lo è stato nel passato, ma ce lo aspettiamo.


Lundberg? La decisione è della società, in questo momento ha la priorità. C'è stata la comunicazione, vediamo nei prossimi giorni. Lui si allena con grande serietà e professionalità, come ha sempre fatto. Sono decisione che si basano sulla quadratura dei mezzi a disposizione. Non conta chi la prende, è la linea scelta, bisogna adeguarsi ed essere compatti. Il dibattito interno è interno, la comunicazione esterna deve essere compatta.

Guardando il roster di Eurolega, vedo che le squadre che si sono rafforzate di più sono quelle che l'anno scorso sono state fuori dai playoff. L'Eurolega sarà ancora più competitiva e difficile.

Due giocatori in meno, Lundberg e Dobric, sono un prolbema in preparazione? Sono contento dell'apporto dei giovani, qualcuno ha partecipato in maniera pesante alle amichevoli. Noi stiamo aspettando che si riaggancino i giocatori dei Mondiali. Per Dobric ci vorrà più tempo. Lundberg è diverso, in partenza non è considerato nel roster della prima squadra, non può essere messo in conto come un'assenza.
Non siamo 13 ma 14, c'è anche Leo Menalo che sta facendo passi avanti in attacco. I ragazzi ci stanno dando una mano in allenamento, e magari potranno darci qualche minutino in campionato, minutino che non è Milutinov.


Il video, grazie a Sportpress.

https://youtu.be/Rv-IYtXunC0?si=wnb4YOneBBihh39r

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