VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – ORASI’ RAVENNA 83-74 (24-23, 48-35; 65-54)

Due a zero, e a un passo dalla finale. Dopo un primo quarto equilibrato – e dalle difese allegre – la Virtus ha stretto le viti dietro e nei 15’ successivi ha scavato un solco incolmabile tra sé e Ravenna, affidandosi a Kenny Lawson (22+10) e tirando da due con percentuali altissime. Cinque giocatori in doppia cifra, ma in particolare va segnalata la difesa asfissiante su Taylor Smith, che ha preso 15 rimbalzi ma in attacco è stato praticamente annullato. Dal +19 di metà terzo quarto c’è stato poi un calo di tensione, si potrebbe dire ormai consueto. Ma ancora una volta Ravenna – comunque mai doma - non ha fatto mai paura, e le Vu Nere non hanno mai dato l’impressione di poter perdere. Venerdì sera, a Forlì, ci sarà l’occasione di chiudere la serie.

Cronaca: si parte dopo la premiazione di Guido Rosselli, miglior giocatore italiano di regular season. Ravenna parte con 8 punti consecutivi di Masciadri, che ne farà 12 nel primo quarto. La Virtus risponde con un ottimo Lawson, e con raddoppi sistematici che fanno molto male a Smith. Gli ospiti comunque stanno lì, risalgono dal -5 e sorpassano con tripla di Sabatini (22-23). Risponde Gentile, e alla prima sirena il punteggio è 24-23, con percentuali altissime da tre per Ravenna, e da due per Bologna.
Appena alla Virtus inizia a entrare il tiro da tre, la partita si spacca: Ndoja-Gentile-Gentile e subito 10-0 per il 34-23. La Virtus cresce anche in difesa, e il parziale si allarga, anche perché i bianconeri da due sono praticamente infallibili. Quando si accende Spissu si tocca il +16 (46-30). Bruttini difende benissimo, e Ravenna va in rottura prolungata, a parte il solo Sabatini. C’è spazio per Pajola, che sbaglia due triple aperte: 48-35 a metà.
Dopo la pausa Smith parte forte con schiacciata e stoppata. Ma finisce lì, perché la Segafredo riprende da dove aveva finito, e Kenny Lawson fa semplicemente quello che vuole. C’è il +19 (56-37), e poi c’è il calo. Ravenna arriva a -13, e c’è qualche storia tesa tra Ndoja e Marks, con doppio tecnico. Ndoja ricaccia indietro Ravenna con tripla e dedica, ma non basta. Si vedono due orribili infrazioni di cinque secondi sulla rimessa, una per parte, e sulla sirena Marks punisce i bianconeri: 65-54 al 30’.
Preoccupazione? Nemmeno poi tanta: in apertura di ultimo quarto la Virtus ci mette ben poco a ristabilire le distanze e a tornare a +15. Ravenna comunque non molla mai, e torna un paio di volte a -10, ma viene sempre respinta. Umeh mette la tripla della staffa, anche se ci si complica la vita un po’ troppo, e Tambone firma il -9 nell’ultimo minuto. Tocca all’MVP Lawson schiacciare il pallone della vittoria: finisce 83-74.

VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – ORASI’ RAVENNA 83-74 (24-23, 48-35; 65-54)
VIRTUS: Spissu 12; Umeh 14 ; Pajola 0; Spizzichini 3; Ndoja 12 ; Rosselli ; Michelori 0; Oxilia NE; Gentile 12; Penna NE; Lawson 22; Bruttini 2. All. Ramagli
RAVENNA: Smith 10; Scaccabarozzi NE; Sgorbati 3; Chiumenti 8; Marks 10 ; Raschi 4; Masciadri 12; Tambone 12; Crusca 0; Seck NE ; Sabatini 15. All. Martino

(foto Pierfrancesco Accardo)
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