Cantù - Flats Service Fortitudo Bologna, il dopopartita
Alla fine il basket sarebbe uno sport molto semplice. Servono esterni che creino gioco e aprano la scatola, e lunghi che diano fisicità e qualche punto. Ad un certo punto, ieri, la Fortitudo aveva un solo giocatore che, con gli ovvi limiti del caso, doveva fare tutto: Fantinelli cercava di dirigere gli altri, si prendeva tiri un po' ovunque e faceva l'uomo d'area. Attorno, mani quadrate, carenza di centimetri, giocatori fuori ruolo eccetera. Ed è normale che, in questi casi, si vada verso il disastro, con l'iceberg del Titanic che al confronto era una cella frigorifera ove andare ad attingere cubetti di ghiaccio per il drink. E non il migliore dei compleanni, oggi, per Stefano Tedeschi.
-29, terza sconfitta consecutiva, sabato un'altra trasferta proibitiva che potrebbe complicare ancora di più una situazione non esattamente di primo livello. Però, più che la sconfitta, quella che è mancata a Desio è stata quella che si definisce la prestazione: sguardi bassi, rassegnazione, e un caos tattico che non può essere attribuito solo ed esclusivamente alle problematiche dell'attuale roster. Almeno combattere, ecco: la Fortitudo contro Cantù non è che abbia fatto flanella come in altre occasioni in altre stagioni. Però era desolata e triste. Di quelle trasferte per le quali, anni fa, il babbo di Gherardo (in bocca al lupo, a proposito) usciva con comunicato di trasferta rimborsata ai tifosi che si erano sobbarcati il chilometraggio per non aveve nulla in cambio.
#Cagnardiout? Va bene gli alibi del calendario e della situazione infortunati: mettete il trio Sabatini-Aradori-Cusin al posto, per questioni di turnover, di Battistini e uno tra Panni e Giordano, e forse almeno una quadratura del cerchio ci sarebbe stata. Ma dopo 10 partite ci sono stati solo passi indietro, il caos in campo e una atmosfera che sarebbe piaciuta a Baudelaire, con la sconfitta che ieri ha piantato la sua bandiera nera su un capo chino e dimesso. Una scossa ci deve essere.
Sei bellissimo - Con Freeman fuori per falli l'area bolognese diventa un parco giochi, per questo (siamo a rimpiangere Morgillo, toh) si dovrebbero evitare sia i falli stupidi che anche quelli normali. Fantinelli fa di tutto, ma 33 tiri (28 da 2, nemmeno i centri anni 80) in due partite fanno capire che le cose stanno andando al contrario.
In altomare - Massimo rispetto per le problematiche fisiche di mesi fa di Panni, ma un giocatore che dovrebbe essere più tiratore che regista e che in stagione è a 4/32 diventa, al momento, un problema. E l'ennesima prova di Gabriel: non che faccia il turista, ma possibile che nessuno in fase di scouting si fosse accorto delle sue caratteristiche tattiche, più che tecniche? Due schiacciate per i fotografi vanno bene nelle amichevoli in spiaggia, ma il campionato è un'altra cosa.