VIRTUS SCONFITTA DA AVELLINO: 64-70
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA –SIDIGAS AVELLINO 64-70 (15-18, 28-33; 41-46)
La Virtus ha fatto la sua partita, ma Avellino è stata cinica e spietata, e ha portato a casa i due punti. I bianconeri – con Alessandro Gentile totalmente fuori fase (10’ e 0/6 al tiro) – hanno giocato bene, con una gran difesa e buone cose soprattutto di Aradori (22 e 5/7 da tre), Slaughter e segnali di vita di Wilson. La Scandone però è rimasta sempre lì, ha condotto praticamente sempre, e nel finale punto a punto ha trovato le zampate decisive con Filloy e Fesenko, che ha letteralmente dominato sotto canestro con 15 punti e altrettanti rimbalzi.
Visti gli altri risultati, in ogni caso, la Virtus resta padrona del proprio destino. Viste le sconfitte di Sassari e Cremona i bianconeri restano ottavi, e in caso di vittoria a Reggio Emilia, mercoledì sera, ci sarà la qualificazione playoff.
Cronaca: Alessandro Gentile è in quintetto, e parte con una stoppata subita. Avellino prova a fare la partita con Rich e Fesenko, Aradori risponde con due triple, di cui una di tabella. Wilson si presenta con un canestro. Rich è un rebus insolubile (11 nel primo quarto), ma la Virtus c’è: 15-18 al primo stop.
Nel secondo quarto Lawson si presenta con cinque punti in fila e impatta a quota 20. Avellino però risponde subito con la difesa di Lawal e con un 9-0 firmato Scrubb-Filloy. I bianconeri ci provano, ma non riescono assolutaemente a fermare Fesenko. Il quarto si chiude con due canestri di Aradori, e si va al riposo sul 28-33.
Si riprende e subito la Segafredo pareggia con Aradori e Slaughter. E dopo tanti errori di qua e di là arriva anche il primo vantaggio di serata, con appoggio di Slaugther (35-33). Il centro californiano ora è un fattore, ma viene costretto in panchina dal terzo fallo. E così Avellino risale, con ottime cose di Zerini, e con un paio di canestri di Filloy, di cui uno clamoroso: 10-1 irpino e 39-46, poi interferenza su Ndoja sulla sirena e 41-46 al 30’.
Ultimo quarto: la Virtus è ancora aggressiva in difesa – con Pajola in campo – e impatta con Aradori – Stefano Gentile. Risponde chi non ti aspetti, ovvero Fitipaldo, e poi Rich – che era a secco dal primo quarto. Dopo tre quarti di padelle da tre, Avellino inizia a segnare, ma Aradori e Stefano Gentile rispondono colpo su colpo. Al 37’ il punteggio è 57 pari, e quindi si va con un finale punto a punto. Rich mette due liberi, Slaughter schiaccia, e poi costringe Rich a pestare la linea perdendo palla. Stefano Gentile fallisce la tripla, Slaugther recupera ma in contropiede Wilson alza un improbabile alley-oop. Wells quindi mette il 59-61 a 1’30, e Wilson si fa perdonare con la tripla del 62-61. Filloy risponde subito: 62-64. Ultimo minuto, Lafayette si palleggia sul piede e la perde. E’ l’azione decisiva, perché di là Fesenko fa canestro e fallo, anche se non converte il libero. Filloy fa un altro recupero, e finisce qui.
(foto Giulia Pesino)
La Virtus ha fatto la sua partita, ma Avellino è stata cinica e spietata, e ha portato a casa i due punti. I bianconeri – con Alessandro Gentile totalmente fuori fase (10’ e 0/6 al tiro) – hanno giocato bene, con una gran difesa e buone cose soprattutto di Aradori (22 e 5/7 da tre), Slaughter e segnali di vita di Wilson. La Scandone però è rimasta sempre lì, ha condotto praticamente sempre, e nel finale punto a punto ha trovato le zampate decisive con Filloy e Fesenko, che ha letteralmente dominato sotto canestro con 15 punti e altrettanti rimbalzi.
Visti gli altri risultati, in ogni caso, la Virtus resta padrona del proprio destino. Viste le sconfitte di Sassari e Cremona i bianconeri restano ottavi, e in caso di vittoria a Reggio Emilia, mercoledì sera, ci sarà la qualificazione playoff.
Cronaca: Alessandro Gentile è in quintetto, e parte con una stoppata subita. Avellino prova a fare la partita con Rich e Fesenko, Aradori risponde con due triple, di cui una di tabella. Wilson si presenta con un canestro. Rich è un rebus insolubile (11 nel primo quarto), ma la Virtus c’è: 15-18 al primo stop.
Nel secondo quarto Lawson si presenta con cinque punti in fila e impatta a quota 20. Avellino però risponde subito con la difesa di Lawal e con un 9-0 firmato Scrubb-Filloy. I bianconeri ci provano, ma non riescono assolutaemente a fermare Fesenko. Il quarto si chiude con due canestri di Aradori, e si va al riposo sul 28-33.
Si riprende e subito la Segafredo pareggia con Aradori e Slaughter. E dopo tanti errori di qua e di là arriva anche il primo vantaggio di serata, con appoggio di Slaugther (35-33). Il centro californiano ora è un fattore, ma viene costretto in panchina dal terzo fallo. E così Avellino risale, con ottime cose di Zerini, e con un paio di canestri di Filloy, di cui uno clamoroso: 10-1 irpino e 39-46, poi interferenza su Ndoja sulla sirena e 41-46 al 30’.
Ultimo quarto: la Virtus è ancora aggressiva in difesa – con Pajola in campo – e impatta con Aradori – Stefano Gentile. Risponde chi non ti aspetti, ovvero Fitipaldo, e poi Rich – che era a secco dal primo quarto. Dopo tre quarti di padelle da tre, Avellino inizia a segnare, ma Aradori e Stefano Gentile rispondono colpo su colpo. Al 37’ il punteggio è 57 pari, e quindi si va con un finale punto a punto. Rich mette due liberi, Slaughter schiaccia, e poi costringe Rich a pestare la linea perdendo palla. Stefano Gentile fallisce la tripla, Slaugther recupera ma in contropiede Wilson alza un improbabile alley-oop. Wells quindi mette il 59-61 a 1’30, e Wilson si fa perdonare con la tripla del 62-61. Filloy risponde subito: 62-64. Ultimo minuto, Lafayette si palleggia sul piede e la perde. E’ l’azione decisiva, perché di là Fesenko fa canestro e fallo, anche se non converte il libero. Filloy fa un altro recupero, e finisce qui.
(foto Giulia Pesino)