BASILE, "MYERS VOLEVA DIVENTARE PRESIDENTE, MA I CONTI NON LO CONVINSERO. E NON CONCEPISCO I GIOCATORI CHE REMANO CONTRO L'ALLENATORE"
Gianluca Basile è stato ospite di Sport Club.
Ma i giocatori remano contro gli allenatori? "E' da andare fuori di testa, è qualcosa che non concepisco. Non accetto che i giocatori lavorino meglio senza un allenatore. E' un ruolo difficilissimo, gestire 12 giocatori con 12 teste diverse, e alla fine è l'unico che paga perchè mandarlo via costa meno. Ma spesso questa mossa non cambia la stagione, a meno di cacciarne uno che non capisce niente. Non è il caso di Dalmonte: lo stimo, e non andava mandato via due anni fa dopo una salvezza eccellente cambiando il volto della squadra. La gestione in Fortitudo ha lasciato a desiderare"
Ti è capitato di avere allenatori che non capiscono niente? "Per fortuna no, ne ho sempre avuti di capaci a partire da Reggio Emilia con Giordano Consolini che ho avuto dalla juniores alla massima serie. Poi Lombardi, Tanjevic, Recalcati, Skansi, Pascual, Ivanovic, Messina in qualche raduno della Nazionale, non mi posso lamentare. Le cose non sono andate sempre bene, perchè in una stagione le cose possono prendere strade diverse da quelle attese, ma non è sempre colpa dell'allenatore"
Oggi se le cose non vanno bene, i giocatori corrono subito a lamentarsi dagli agenti. "E' cambiata la vita, sono cambiati i nostri figli. Lo vedo anche da padre, ora le mie figlie hanno l'età in cui io sono andato via di casa per giocare a basket senza sapere cosa avrei trovato, e come tutti hanno la pappa pronta. Quelle cose non funzionano più, prima per avere una intervista dovevi pregare per una conferenza stampa, ora parlano tutti, dicendo spesso stronzate a caldo che creano problemi. C'è troppa libertà di stampa, prima si parlava poco e si lavorava tanto, ora è il contrario"
Messina e Ivanovic non sono tenerissimi con in giocatori. Dalmonte invece li ha sempre difesi, e gli hanno remato contro. "La cosaa mi lascia a bocca aperta. Puoi anche essere duro, ma a certi livelli bassini, e qui siamo in A2, i giocatori devono lavorare ogni giorno per migliorare: credere di avere la strada spianata, cercare sempre degli alibi, è la strada peggiore per arrivare in alto. E' vero che giochi in Fortitudo, ma se sei in A2 devi crescere, non cercare scuse. Se si lamentano di Dalmonte, con Ivanovic si sarebbero messi a piangere. Anche Repesa era duro, ma sapevi che a seguirlo sarebbero arrivati risultati"
Ivanovic avrebbe preso ad Aradori? "No, perchè non è il giocatore adatto. Lui voleva giocatori che difendessero"
E Banks? "E' un americano di livello. In questa situazione uno prova di tutto, ma io sono molto scettico nell'inserire un giocatore in un contesto nuovo. Difficile che cambi le sorti: è un gioco di squadra, magari potrà fare più canestro, ma è il collettivo che ti porta la vittoria, non è che se gli dai la palla ti vince la partita. Per vincere bisogna lavorare e costruire tutto l'anno, e non è detto che si raggiungano risultati, perchè in una stagione i fattori sono tanti. Ma le basi, l'affiatamento, vanno messe subito. Se hai uno zoccolo duro dietro, se credi in quello che fai, anche nei momenti di difficoltà avrai qualcosa a darti sicurezza."
Come sarebbe Ivanovic alla Virtus? "E' durissimo, sono convinto che la generazione di oggi non sia preparata alla mentalità dura di questo allenatore, slava, di altri tempi. Ora anche i giocatori serbi non sono pronti ai carichi di lavoro di 30 anni fa, e pensare che un allenatore del genere possa cambiare è impossibile. Dovrebbe avere i giocatori giusti. Io lo amo, ma non sa gestire i carichi di lavoro. Quando mi capitò che venne sostituito da Pascual, lui cambiò queste cose, specie nei playoff, perchè il fisico spesso non regge"
Ma se venisse, chi terrebbe di questa Virtus? "Non rimarrebbe nessuno, scapperebbero tutti via"
Oggi se le cose non vanno bene, i giocatori corrono subito a lamentarsi dagli agenti. "E' cambiata la vita, sono cambiati i nostri figli. Lo vedo anche da padre, ora le mie figlie hanno l'età in cui io sono andato via di casa per giocare a basket senza sapere cosa avrei trovato, e come tutti hanno la pappa pronta. Quelle cose non funzionano più, prima per avere una intervista dovevi pregare per una conferenza stampa, ora parlano tutti, dicendo spesso stronzate a caldo che creano problemi. C'è troppa libertà di stampa, prima si parlava poco e si lavorava tanto, ora è il contrario"
Un consiglio a Gianluca Muratori? "Farsi consigliare in modo più affidabile. Avevo parlato a giugno con Myers del progetto per cui sarebbe potuto diventare presidente, poi ha avuto qualche problema con chi ha dovuto aiutarlo, e ha anche visto cose che non gli piacevano, per cui si è tirato indietro. Deve mettersi nelle mani di gente che lo consiglino bene, io su Dalmonte ero molto ottimista e le cose non sono andate"
Sbezzi ha inciso nell'esonero di Dalmonte? "Non sapevo neanche che fosse dentro la Fortitudo"
Ma cos'è che non ha convinto Myers? "I conti. Carlton voleva veramente fare le cose bene, ma gli sono state presentate situazioni che non lo hanno convinto. Lui davvero avrebbe voluto fare qualcosa, piano piano perchè c'era da risanare un buco abbastanza interessante. Erano da risanare in 6-7 anni, e non si è fidato dei conti che gli sono stati presentati. Avrebbe fatto bene, senza cose fenomenali"
Tu saresti rientrato, con lui? "Io con il basket ho mollato. Preferisco svegliarmi alle sei del mattino senza pensieri"
Il video integrale della trasmissione
https://youtu.be/dOe10ESFRBM
(foto di Fabio Pozzati)