PAVANI, "POCHE SPERANZE PER GARA 2. PERO' NON E' CORRETTO"
Ha parlato anche Christian Pavani, sulla questione tifosi, proprio mentre una telefonata gli confermava i divieti.
Che margine c’è per cambiare le cose sulla trasferta, almeno gara 2? “Essere qui a parlarne adesso mi amareggia, perché siamo ai margini di un sogno e invece dobbiamo difendere la società. Il Prefetto di Brescia con cui ho parlato è stato disponibile ad aprire un tavolo. Per domenica niente da fare, ma è giusto provarci per martedì, altrimenti il rischio è che la Fortitudo non possa più fare trasferte. Farò di tutto per cercare di difendere la mia società, ma io ho bisogno di tutti i tifosi che tengono a questa squadra, perché dobbiamo toglierci qualsiasi etichetta”
In regular si è giocato, il Prefetto che dice? “Non mi ha risposto, pensano a Montichiari e Treviso. Sinceramente, fare invasione perché abbiamo vinto e davanti a quello speaker… Ma dobbiamo fare qualcosa anche noi, toglierci etichette e fare la nostra parte. E’ un momento triste, una pagina brutta. Io ho chiesto al Prefetto di non mettere un muro e aprire un tavolo, per trovare una soluzione senza lavarci le mani e cercando qualcosa di buono per entrambi”
Gara due? “Poche speranze, ad oggi, cercherò di convincerli che siamo una società sana. E che lottiamo per punire i cattivi: ci sono tanti tifosi che restano danneggiati. E noi abbiamo già pagato con il campo neutro a inizio stagione. Ma non devo essere io a punire i cattivi: io devo difendere, a prescindere, i tifosi veri.”
Avete coinvolto la LNP? “Dobbiamo metterci noi la faccia. Speriamo di avere incontri a breve, mi sembra giusto e democratico farlo. Mettere dei muri non serve”
Il decreto coinvolge tutta la regione. “Mi ha chiamato un tifoso di Piacenza amareggiato, e non possiamo farci niente. E’ una vicenda incredibile, ringrazio poi la società di Brescia che è dispiaciuta come noi. Le istituzioni non devono solo leggere le carte ma capire le situazioni. E sarebbe una bella pagina provare a lottare insieme per cancellare le violenze: dateci l’opportunità di farlo. Se c’è il dialogo si risolve tutto, fare muro contro muro”
Qualcuno potrebbe ricordare che, contro Imola, è stata tirata una monetina contro l’allenatore avversario. “A Treviso è arrivata una bottiglietta in campo, gara sospesa, e nessuno ha detto niente. Servirebbe il senso civico di chi ha visto il colpevole. In un momento di eccitazione sportiva ognuno è caldo, ma noi come società siamo sempre danneggiati. Non possiamo essere etichettati solo noi: ci sono momenti caldi, ma non capisco perché chi è vicino a chi commette questi gesti non abbia denunciato la cosa. Chi si comporta in questo modo non è tifoso Fortitudo, noi dobbiamo pagare multe, ma io sono qua per difendere i tifosi sani, non certo chi lancia oggetti”
E se ora le trasferte venissero sempre proibite? “Non ce lo meritiamo. C’è un problema, certo, ma noi siamo disposti a collaborare perché non è possibile che non possiamo più andare in trasferta. Questa è la finale, ma per la prossima stagione cosa capiterà?”
I bresciani qua ci saranno? “Se hanno paura di mandarci là, dovrebbero anche paura di venire qua, in teoria. Ma non ci sono tensioni tra i due gruppi: stanno giocando degli Europei in Francia, e qui ci prendiamo paura di cose così piccole? Il mio pensiero è che la cosa potrebbe essere gestita in modo più semplice”