Con l'ufficialità dell'ingaggio di Amath M'Baye, la Virtus ha completato il suo quintetto base. Taylor, Punter, Aradori, M'Baye e Qvale. Dalla panchina ci saranno Pajola, Cournooh, Baldi Rossi, Kravic, Berti e due giocatori ancora da prendere.

L'acquisto di M'Baye - arrivato dopo una trattativa durata qualche settimana, che sembrava arenata e poi improvvisamente sbloccata tra venerdì e sabato, vincendo la concorrenza di Brescia - si inserisce nella linea seguita fin qui dalla società. Si tratta di un giocatore giovane, che dopo una splendida stagione a Brindisi (18+5, con il 39% da tre) è andato a Milano e ha avuto un'annata difficile, per usare un eufemismo. A Bologna sarà particolarmente motivato, dato che avrà l'occasione di riscattarsi tornando ad essere titolare. Inoltre, con i suoi 206 forma assieme a Qvale (2.11) una coppia di lunghi alta e decisamente fisica, cosa che alla Virtus non si vedeva da tempo. L'idea, come disse Pino Sacripanti il giorno della sua presentazione, è quella di mettere un giocatore accanto all'altro e non uno sopra l'altro.

Ora per completare la squadra mancano due giocatori, il cambio dell'ala piccola e il sesto italiano. Quest'ultimo - Francesco De Nicolao o chi per lui - sembra destinato a un ruolo marginale. Per il sesto straniero, invece, sarà tutt'altra storia. Dai nomi che circolano (Maciulis, in calce al pezzo la nota del sito lituano Sportal, e Perperoglou) sembra che Sacripanti e Martelli siano orientati su elementi di grande esperienza europea, e dall'enorme carisma, caratteristiche che potrebbero essere riversate all'interno della squadra. Non un rookie, quindi, ma un giocatore fatto e finito che possa dare da subito un grande contributo.

L'anno scorso la Virtus neopromossa fece la scelta di prendere giocatori italiani decisamente noti, soprattutto Pietro Aradori e Alessandro Gentile. Questo, anche se sul campo non ha portato ai risultati sperati, di sicuro è stato importante per riavvicinarsi ai tifosi, con il PalaDozza esaurito in abbonamento, e comunque ha riportato le Vu Nere al centro del dibattito cestistico nazionale. Quest'anno, con il ritorno in Europa, la scelta è stata diversa, e lo scopo è quello di far sì che di Virtus si torni a parlare anche a livello continentale.


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