IL DOPOPARTITA DI FORTITUDO - SAN SEVERO
Cambiare inno sociale e magari chiedere di Caparezza o di Al Bano, per una Fortitudo che bissa con San Severo quanto successo con Nardò, con punteggio quasi uguale (90-73 fu, 92-72 è stato) e nuova prova di sontuosità collettiva, sia davanti che dietro, per andare a rilanciarsi sia come classifica che come immagine. Di nuovo una delle migliori dell'anno, scoprendo che questa squadra può far girare la palla divinamente (28 assist) e può anche evitare di prendere grandinate da 3 punti come successo spesso verso la fine dell'autunno. E con Davis a fare l'americano, ieri il finale è stato di puro miele. Con la Fossa ad inneggiare Dalmonte, lo stesso Davis a mandare cuoricini ricambiati alla curva: questo ambiente merita di restare sereno e di poter giocare con le proprie gambe, senza miasmi o crepe da Radio Portico, e senza che gli interessi personali prevalgano sul collettivo.
In sette in campo, con la sempre più evidente marginalità di Paci e Biordi e con Aradori nuovamente fuori: sul fatto che le migliori siano arrivate senza di lui seguirà dibattito, o forse meglio di no, per evitare di dare al 4 biancoblu troppa importanza, sia in positivo che in negativo. Queste rotazioni corte potrebbero essere l'unica nota da notare dopo una domenica dove chi ci teneva alla Fortitudo è tornato a casa felice come forse mai da un bel po' di tempo. E tutti, davvero tutti quelli andati in campo, hannno fatto fatica ad uscire dal campo per aspettare che si spegnesse anche l'ultimo degli applausi. Va bene che San Severo non è arrivata a Bologna con il suo abito migliore - e a fine gara il coach ospite non le ha mandate a dire ai suoi - ma l'80% da 2 e il quasi 50% da 3 vanno anche segnati, punto e basta. Ora una settimana in cui cercare di migliorare ancora di più il proprio smalto, con un raggio di sole che esce fuori dalla fine dell'Epifania dopo le nebbie natalizie.
Ed ero contentissimo - Di Davis si è detto e si dirà, ma intanto si segnali la prova di Thornton. Che, da prima punta designata, avrebbe potuto fare incetta di tiri e di statistiche. Quando invece si fanno il doppio degli assist (8) rispetto ai tentativi in proprio (4), vuol dire che ci si è davvero messi al servizio della squadra. E tutti i compagni ne hanno tratto giovamento. Poi gli altri, nessuno escluso.
Non me lo so spiegare - Come ribadito, sul campo, ieri, trovare qualcosa che non sia andato bene è davvero roba da R.I.S.
(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)