Savic, "Il basket è lo sport peggio venduto della storia"

Zoran Savic è stato ospite di Sport Club su E-Tv.
Niang era della Fortitudo, lo conoscevi? “Non ho visto la finale di Coppa Italia ma so che quasi tutte le coppe sono state vinte da squadre che non fanno l'Eurolega. Lui non lo conosco bene, non l'ho seguito”
Tu hai giocato con Ivanovic, che giocatore era? “Era il più vecchio in un gruppo di ventenni, era serio e un esempio per i giovani”
Il possibile nuovo formato dell'Eurolega ti piace? “No. Sarebbe sbagliatissimo avere due gironi, l'attuale bello è ospitare ed essere ospitati da 17 squadre. Tutte le squadre slave sognano di fare l'Eurolega, così come è, e avere il maggior numero possibile di partite forti. Con due gironi non vedresti mai alcune squadre, e se dovessero rientrare le russe si salirebbe da 20 a 24 partecipanti. E' il campionato spagnolo ad avere troppe partite, una squadra che arrivasse fino alla fine delle proprie manifestazioni arriverebbe a giocarne un centinaio”
Viste come sono cambiare le percezioni su Putin e l'Ucraina, rimetteresti le squadre russe in Eurolega? “Sì, il CSKA è una delle fondatrici e va reinserita. Anche la ex Jugoslavia è stata fuori per qualche anno a causa della guerra, non sarà una decisione facile”
Potrebbe capitare già l'anno prossimi? I tennisti russi non sono mai stati fermati. “Non lo so. Siamo a febbraio, magari troveranno un accordo tra qualche mese ed è presto per prendere decisioni. Ma non dovrai farlo nemmeno a giugno”
Se l'NBA si offrisse come alternativa all'Eurolega? “Resterei con l'Eurolega, perchè il progetto americano non lo ha ancora capito nessuno, nemmeno la FIBA. Chiaro che se l'NBA arrivasse distribuendo milioni sarebbe un'altra cosa, visto che non sempre dalle televisioni arrivano i giusti introiti”
Si troverà una quadra? “Il basket è lo sport peggio venduto nella storia. A fine anni 80 in Italia dalla tv arrivavano un sacco di soldi, nel mio ultimo anno da giocatore non arrivava più praticamente niente”
Come vedi la Virtus tra andata e ritorno? “L'ho vista bene. E' difficile valutare una squadra per una sola partita, dico che con tanti infortuni e giocatori di una certa età è normale che vadano ad alti e bassi”
Avresti preso Clyburn dal Partizan? “Noi abbiamo fatto scelte diverse, cambiando 14 giocatori e ringiovanendo magari con gente sconosciuta ma scommesse che andavano fatte”
Chi dovrebbe stare fuori dalla prossima Eurolega? “Dovrebbero restare tutte. Magari inviteranno il Valencia, che se lo meriterebbe, però è difficile toglierne una. L'Alba Berlino ha vinto poco, ma è una grande città e l'Eurolega vuole grandi città, ma un conto è Parigi che è nata tre anni fa, un conto sono squadre storiche come la Virtus o il Partizan che sono delle garanzie. L'NBA potrebbe creare squadre in Finlandia o Stoccolma, ma sarebbe tutto da vedere”
In Italia è il momento di una finale diversa rispetto a Virtus-Milano? “Sono ancora le squadre più forti, e la Virtus con il fattore campo a favore potrebbe vincere lo scudetto. Milano ha grandi nomi , da Final Four di Eurolega, e questo potrebbe portare un po' di pressione. Andrebbe valutato lo stato fisico a giugno”
La Jugoslavia unita, oggi, potrebbe giocarsela con il Dream Team? “Nelle semifinali olimpiche gli USA hanno vinto a fatica contro la Serbia. Sono un fan di giocatori come Doncic e Jokic, magari non dei grandissimi fisici ma che possono dare l'esempio. Oggi l'NBA è uno schifo, ci sono partite che finiscono a 150 punti, non ci sono le difese, non mi sveglierei mai per vedere partite di questo genere"
Ti ritieni più virtussino o fortitudino? “Ho avuto la fortuna di viverle entrambe, in Virtus abbiamo conquistato la prima Eurolega e lo scudetto al supplementare. In Fortitudo, grazie alla famiglia Seragnoli, abbiamo costruito una grande società con tanti giocatori giovani e allenamenti davanti a tanti scout NBA"
Il senso di avere Dubai in Eurolega? “Bertomeu non ne voleva sapere, ora si cercano nuovi investitori, Abu Dhabi ha un sacco di soldi. Ma mettere Dubai al posto della Virtus, o del Partizan o del Valencia, non sarebbe corretto perchè i soldi non sono tutto. In Virtus la gente sapeva cosa fosse il basket, non si limitava a sapere quanto valevano i canestri, e così a Belgrado. Servono squadre di questo tipo: o arrivano soldi incredibili, o è meglio favorire la tradizione"
Il video integrale della trasmissione.