CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO - FORTITUDO KIGILI BOLOGNA 88-87 (20-24, 41-47; 65-68)

Manca solo la matematica a condannare una Fortitudo che in questa stagione non ne ha azzeccata davvero una. Compresa la sfida decisiva di stasera, preceduta da vicende extra campo che di certo non hanno “gasato” Frazier e soci, e persa al fotofinish nonostante le 15 triple a segno (ma 13 subito ed il resto sparando a salve), sprofondando poi a rimbalzo (43-19). Non è servito nemmeno avere l’inerzia per buona parte di gara (+12 fino al terzo quarto), poiché sul ritorno di Pesaro Bologna s’è incartata arrivando al rischioso finale punto a punto Servirebbe finirla qui, evitando ulteriori passioni nelle prossime quattro gare, due di queste pure dentro al Paladozza, per un finale di stagione che pare indirizzato verso una discesa impietosa. Questo è, anche se per le sentenze, a mente fredda, ci sarà tempo.

Il primo break esterno arriva dai polpastrelli di Aradori, che infila tre triple e fa 11 personali già al primo stop. Se dall’arco sono sempre gioie (4/4) sotto sono dolori (6 rimbalzi offensivi concessi) per Bologna, che lascia Sanford e Jones a far male in area biancoblù. A far canestro però di solito si ha ragione, e per la Kigili sono sempre “ciuff” dall’arco: Benzing (terzo cesto) e Feldeine fanno un irreale 7/7, e serve arrivare al minuto 15 per vedere il primo “sdeng” bolognese. Ovvio quindi allontanarsi da chi invece non fa mai canestro da lontano (35-47), ma rimane aggrappato al match con tanto lavoro a rimbalzo (20-12), e soluzioni da vicino (62%). Poi le uniche due triple del primo tempo (Delfino e Lamb) rimettono Pesaro a -6. Quasi una beffa per una Fortitudo che raccoglie forse meno rispetto a quanto prodotto fin qui.
L’andazzo è cambiato e la VL con 10-0 si rimette lì col fiato sul collo (45-47). Bologna prova a riprendere da dove aveva smesso, e torna a bucare retine da fuori: altri tre missili (e fanno 13 totali) fanno +8, con Feldeine a scrivere 20. Si vola a +11 con l’inerzia tutta in mano biancoblù, ma Jones di là giganteggia e il 17-4 casalingo rimette Pesaro davanti (76-72). Il finale è tirato: Aradori con sesta tripla fa 80-81, Moretti a cronometro fermo è implacabile (86-85), Feldeine ri-sorpassa, ma è l’ex Delfino dalla lunetta a dare l’ultimo decisivo sorpasso. Rimangono 3” a Bologna, ma Aradori rifiuta il match ball, lasciandolo a Charalampopoulos. Ferro. Game set match.

(foto Fortitudo - Valentino Orsini)
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HALFTIME: PESARO-FORTITUDO 41-47