Il caldo andava e veniva, come normale fosse in una estate dove prima ci si lamentava che non c'era l'estate, poi che c'era troppa estate, e ora chissà cosa sarebbe successo. Andavano e venivano anche i turisti, con il cambio mese che portava facce nuove e, per Waimer, anche chiappe nuove. Ma era un po' strano, quest'anno, e lui non riusciva ad assalire le bagnanti come faceva negli anni precedenti: forse il passare degli anni, forse il reiterarsi delle stesse cose tutte le estati. Insomma, era un po' sotto tono. Portò sotto un ombrellone dei secchielli di Peppa Pig (ma cosa ci troveranno in quei maiali, si chiedeva) dimenticati da una bambina, e si soffermò accanto al solito tifoso.

Waimer - Guarda come sono cambiati i tempi. Anni fa aspettavi le notizie leggendo il giornale alla mattina. Ora che hanno inventato cellulari con il telefono, tablet, tableau, tanonsocosa, le cose arrivano in tempo reale. E ringrazia che mi hanno installato 'sta roba chiamata wifi, così non devi nemmeno pagare. Ma quello che non capirò è questa fame di notizie che hai, quando a volte non capita proprio nulla...

Bavvy - E' una malattia. Il mercato, è una malattia. Capire chi arriva, chi non arriva, perchè arriva chi arriva è perchè non arriva chi non arriva. Capire chi è chi arriva, e capire chi sarebbe stato quello che non arriva. Insomma, una droga. Intuire se i nomi che vengono fatti sono veri, o sono dei diversivi, o delle immense sciocchezze. Sai cosa mi hanno raccontato? Anni fa. Un sedicente giornalista di carta stampata doveva scrivere dei nomi di esterni che potevano interessare alla Virtus. Nel frattempo lo chiamò sua madre, che era in vacanza in Croazia, a Zara. Ti ho preso la maglia di un giocatore, e lui gli chiese di chi fosse. Boh, c'è scritto... e fece spelling di tal Stallworth. Bene, 'sto giornalista fece un giro di google e scoprì che esisteva, a Zara, un esterno americano chiamato Stallworth. Ottimo, e il giorno dopo scrisse Virtus interessata a Stallworth. La cosa curiosa fu che gli altri giornali, temendo di aver preso un buco, il giorno successivo ripresero la cosa. Per non parlare di canoisti polinesiani spacciati per giocatori di basket o altre cose. Ecco, il mercato estivo è un po' come quei quiz della Settimana Enigmistica, dove devi trovare la cosa vera in mezzo al caos.

Waimer - E voi vi divertite con 'ste cose? Quando ci sono i tornei provinciali di beach volley femminile?

Bavvy - Ognuno si droga con quello che gli pare. E poi, se non lo facciamo adesso, quando lo facciamo?

Waimer - Durante l'anno, perchè con il mercato aperto.. Mica come anni fa, quando si potevano cambiare solo gli americani, e solo due volte all'anno.

Bavvy - Hai ragione, ma in estate è tutta un'altra cosa. Ora, ad esempio: come sarà 'sto King? E Hardy, che ha fatto bene in Legadue? E Walsh, perchè dicono prima sì e poi no? E Siva è un giocatore o una divinità indù?

Waimer - Ma il dubbio che tutti hanno è questo: Divac, quest'anno, arriva?

Bavvy - Chiaro, è già in città per fare le visite mediche.

Waimer - Ecco, quello che non capirò mai è questa passione per le chiacchiere, per le voci e i pettegolezzi. Ma non sarebbe meglio se durante l'estate tutti si spegnessero per poi ripartire a settembre con il cosiddetto raduno eccetera?

Bavvy - Tu sei un bagnino, e queste cose non le capisci. Vivere il mercato ti dà l'impressione, come se... fossi anche io, un po', demiurgo della prossima Virtus. Anche se poi l'unica cosa in cui posso concretamente agire è fare l'abbonamento, poco altro. Ma lasciami divertire, e portarmi uno spritz.


Waimer abbassò la testa come un cagnolino che non capisce cosa ci provi il padrone a lanciare sempre un bastoncino. A lui piaceva il concreto, non l'astratto, e per lui godere del mercato era come preferire youporn al vero sesso. Ma ognuno è causa della propria esistenza, pensò, e tornò al beach volley femminile. Mercanteggiando su altre cose, altro che.

BASKET CITY AL MARE
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