TERAMO A SPICCHI-OLIMPIA CASTELLO 78-90

(parziali: 16-25 / 31-48 / 56-67)

Teramo: Caroè 26,  Moro NE, Marinelli 7, Fabris 7, Tommarelli, Mazzagatti 14, Gaspari NE, Massotti 9, Di Francesco NE, Benzoni 2, Gueye 13, Luponetti NE. All: Stirpe

Olimpia Castello: S.Conti 18, L.Conti, Grotti 2, Gianninoni 22, Alberti 17, D’Ambrosio 7, Bellini 3, Garuti 9, Torri 3, Zhytaryuk 9. All: Zappi

Arbitri: Marco Pratola di Francavilla al mare (Ch) e Luca Martini di Mosciano Sant’Angelo (Te)

 

All’Olimpia Castello servivano come l’ossigeno questo successo e questi 2 punti in classifica: il 90-78 corona una gara dominata dalla palla a due fino alla schiacciata a due mani di Garuti a fil di sirena. E’ squillante la vittoria, fatta di grande compattezza e concretezza a livello di squadra, prim’ancora che di individualità, in una serata che avrebbe potuto segnare una pericolosa svolta negativa, in caso di ko.

E invece hanno parecchio da esultare i nerazzurri, al di là del +12 che, comunque, non rispecchia fedelmente la progressione del match, visto il +21 registrato come massimo vantaggio sul 53-32 al 3’ del 3° quarto, grazie al cesto + aggiuntivo di Alberti. Largamente in doppia cifra il vantaggio emiliano, solo a sprazzi Teramo è riuscito a dar qualche vera apprensione alla difesa ospite, soprattutto durante la clamorosa rimonta dal -21 al -7, registrato a 90 secondi dall’ultima pausa breve, sulla poderosa schiacciata bimane di Gueye. Per il resto, tanta tanta Olimpia, come sul finir del primo tempo quando il vantaggio ha assunto un’entità significativa raggiungendo il +17 (42-25, 46-29 e 48-31 all’intervallo). O come in avvio di match sul 7-0 e 10-2 dopo meno di 3’ con le triple di Gianninoni (2) e Alberti, con le triple di D’Ambrosio e S.Conti che chiudono un primo quarto pazzesco dall’arco con ben 6 triple (18 punti sui 25 complessivi nei primi 10’). O come nell’ultimo quarto, quando l’Olimpia riesce a mantenere sempre a livelli di guardia i tentativi di rimonta degli abruzzesi che non scendono più sotto la doppia cifra, mentre Castello dilaga a sprazzi (75-60, 86-68) fino agli ultimi 2’ con Zhytaryuk escluso per 5 falli e Teramo che arriva a rosicchiare lo svantaggio fino all’86-76, prima che un antisportivo di Caroè e le schiacciate potenti di Gueye e Garuti mettessero fine al match sul definitivo 90-78.

 

Sempre in controllo.

Anche perché è la pioggia (o grandinata) di triple nerazzurre a seppellire le velleità di rimonta abruzzesi che si ritrovano a dover far fronte a ben 13 cesti dall’arco con un exploit pazzesco di Jacopo Gianninoni, autore di ben 6 triple personali (su 8 tentativi), oltre a 4/4 ai liberi e 4 assist, con 20 di valutazione. Straripante anche l’apporto di Alessandro Alberti che riesce a giocare 30’ di buon livello, con tanti strappi in penetrazione, oltre a 17 punti importanti nel computo globale del match, oltre a 2/2 da 3 pt, 3/5 da 2 pt, 5/8 in lunetta, 9 rimbalzi, 5 assist e 28 di valutazione. Bene anche Simone Conti che realizza 18 punti con 3 triple e 2 assist registrati. Garuti, che inizia in quintetto, sfiora la doppia cifra con 4/5 da 2 pt, 5 rimbalzi e 1 assist in 22’ in campo, come i suoi compagni di reparto, invero capitan Zhytaryuk che non scala il tabellino ad alte quote, ma non sfigura sotto la plance con 9 punti, 3/3 in lunetta, 3/6 da 2 pt e 6 rimbalzi e Michele D’Ambrosio che chiude a 7 punti, con 1 tripla e 7 rimbalzi. Spazio anche per Bellini (1 tripla), L.Conti e Torri, tutti utili alla causa, come Grotti che giostra in regia a manforte dei compagni, senza subire pressioni o rischiare forzature.

Tra i padroni di casa, tanta sostanza e furia agonistica per capitan Massotti che lotta finchè riesce contro gli esterni ospiti, mentre appare devastante l’altissimo senegalese Gueye che spicca sotto le plance, ben oltre gli 11 punti realizzati. Dopo un primo tempo opaco e macchiato da qualche errore di troppo, Caroè si carica la squadra sulle spalle nella ripresa, andando a lottare stoicamente con ben 22 punti realizzati negli ultimi due quarti. Fabris, Marinelli e Mazzagatti hanno certamente le carte in regola per far male o quantomeno spaventare la difesa ospite, ma non riescono praticamente mai a dare continuità a sporadiche offensive personali, risultando, di fatto, poco pericolosi al tiro.

A livello meramente statistico, l’Olimpia viaggia ampiamente sopra al 50% in ogni posizione di tiro, grazie al 13/24 (54%) da 3 pt, al 15/30 (50%) da 2 pt e 21/27 (78%) ai liberi, mentre Teramo tira molto peggio, rispettivamente 6/26 da 3, 21/54 da 2 e 18/29 in lunetta. Abruzzesi meglio a rimbalzo (42 a 39), ma peggio negli assist (14 a 17).

 

Il tutto, con due assenze.

Non si possono dimenticare le due assenze per infortunio di Riccardo Galletti e di Fabio Castellari che privano lo staff tecnico di rotazioni importanti in un match in cui l’Olimpia può attingere a piene mani dalla panchina, con 10 atleti (su 10) utilizzati da coach Zappi, mentre il collega Stirpe darà minutaggio solo a 8 (su 12) effettivi a disposizione. 

 

Prossimo turno

Dopo la  scorpacciata benefica di punti e motivazioni in quel di Teramo, l’Olimpia Castello ritornerà sul parquet di casa domenica 10 novembre, alle 18,30, per sfidare una Vigor Matelica che, nonostante i tanti favori del pronostico, sta stentando a prendere il volo in classifica, per di più dopo il ko 79-65 a domicilio di Loreto Pesaro.

 

Serie B Interregionale

7 giornata andata 

03.11    Teramo-Olimpia Castello         78-90

02.11    Bramante Pesaro-Roseto           62-74
03.11    Valdiceppo-Ozzano                   56-64
03.11    Loreto Pesaro-Matelica              79-65
03.11    Recanati-Civitanova                  82-86
03.11    Senigallia-Porto Recanati          95-63

 

Classifica: 
Recanati 10, Ozzano, Senigallia, Civitanova, Loreto Pesaro, Matelica e Valdiceppo 8, Olimpia Castello, Bramante Pesaro, Porto Recanati e Roseto 6, Teramo 2.

 

 

 

 

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