BASKET CITY AL MARE, 15/9, ULTIMO EPISODIO STAGIONALE
La fine dell'estate arrivava ogni anno con l'idea che forse avrebbe potuto continuare: chiamalo riscaldamento globale, chiamalo sole, ma c'erano ancora temperature da bollori e almeno nei weekend la spiaggia avrebbe fatto il pienone, tanto che qualche suo collega tirava avanti addirittura fino a fine ottobre. Waimer non ne voleva sapere: lo aspettavano le sue, di ferie, il campionato del Cesena dove cercare di evitare il Daspo, e quindi poche pugnette. gli ombrelloni vennero tolti uno a uno, le poche clienti rimaste - praticamente la selezione regionale delle estetiste, dato che quelle non si sarebbero spostate nemmeno con il napalm - cacciate via, e iniziarono i saluti.
Se ne era andato il tifoso Virtus, dopo essere rimasto abbastanza perplesso dalla conferenza stampa di Scariolo: dall'altra parte della barricata gli avevano raccontato che sembrava quella di Recalcati in Fortitudo nel 2001, con annesso successivo siluro. E se poteva anche essere d'accordo con l'anomalia delle ambizioni per una squadra indebolita, dall'altra notava anche come nel suo mondo ci fosse fin troppo filoaziendalismo e, presumeva, una contestazione strisciante che sarebbe partita molto presto. E, anche qui, dall'altra parte gli avevano ricordato cosa era successo allo stesso Scariolo nel 1996. Insomma, non era molto ottimista, anche se riteneva fosse un po' troppo presto per trarre conclusioni, benchè il mattino non desse particolari motivi per gioire.
Se ne era andto il tifoso Fortitudo, sollevato dopo i combattimenti societari di luglio e finalmente contento di come tante cose si fossero risolte. Non aveva però nemmeno lui l'anello al naso, e troppe volte si era fatto abbindolare dalle promesse estive che poi svanivano al primo lanciar stracci nello spogliatoio, quando gli interessi di casta prendevano il sopravvento rispetto al bene comune. E allora si barcamenava tra la voglia di cambiare e il ricordo di certi orribili spettacoli, in campo e fuori, di pochi mesi prima. Per ora prevaleva l'ottimismo, ma sapeva che nel dizionario Fortitudo la tranquillità non era mai stata stampata. Quindi adelante con juicio, come dicevano quelli bravi.
Waimer non avrebbe sentito la loro mancanza, soprattutto adesso che il suo conto in banca si era aggiustato e quindi non necessitava dei loro continui strisciar di bancomat (anche se per ragioni spiegabili preferiva sempre i contanti). E allora in tutta serenità diede l'ultima lavata agli ombrelloni e ai lettini, chiuse ogni cancello, spernacchiò i vicini di spiaggia che volevano continuare anche in autunno e partì per le sue, di vacanze. Dove, tra le tante cose, avrebbe potuto zittire chiunque gli si fosse avvicinato con musica trap o altre scemenze che era stato costretto a sentire al bar. Solo a quel punto si sarebbe davvero divertito, in attesa, chissà, della prossima estate.