MESSINA: LA RIVALITA' CON LA VIRTUS MI SUSCITA AMAREZZA, NON PENSAVO DI MERITARE UN CLIMA D'ODIO
Intervistato da Walter Fuochi su Repubblica, Ettore Messina ha parlato anche della prossima sfida in campionato tra Virtus e Olimpia, e della rivalità tra le due società.
Sul piano sportivo mi piace, le belle rivalità fanno bene a tutti e due squadre italiane in Eurolega ne sono un esito di cui esser contenti. Sul piano personale mi suscita anche amarezza, perché a Bologna sono state lasciate correre dicerie su un potere che non ho, come quello di fermare i campionati per il Covid, e si è generato un clima di odio che non pensavo mai di meritare, dopo vent'anni meravigliosi, di vita professionale e non, in quel club e in quella città.
Voce di popolo? No, minoranze rumorose a presidio di tastiere e siti aggressivi, perché i tanti che incontri per strada sono con te e i pochi haters strillano solo più forte.
Tocca a chi fa un lavoro pubblico, sportivi, politici, artisti, ci s’impara a convivere. E magari a spedire a chi istiga all’odio un paio di sane querele. Già in cammino.
C'è chi mi definisce bollito? Scudetto e Coppa Italia, la nostra bella accoppiata datata ‘22, pare roba dell’altro secolo. Ma poi anche ora, senza Pangos, Shields e Datome, siamo secondi in Italia e indietro in Europa, vero, però vivi. Torneremo a giocare insieme, e lì faremo il nostro.
Ho guardato indietro, a più di trent’anni di panchine, e cioè, levando nazionale ed Nba, alle 23 stagioni nei club, ai 34 trofei vinti dalle mie squadre. Più di uno di media a stagione, gli ultimi due, appunto, pochi mesi fa. Ma so come funziona.