Un primo quarto con ancora piadine e accenti romagnoli a ronzare tra pancia e orecchie, poi tre frazioni tutto sommato decenti anche se più di coraggio che non di forza. Treviso (in regular) rimane ostile alla Fortitudo, che prosegue nel suo periodo di appannamento non sapendo se consolarsi di 30’ dignitosi, o se continuare a non capire perché, quando arriva una sberla – stavolta all’inizio – la risposta non è immediata. Con Amici e Italiano (i due a rischio calo minutaggio in caso di arrivi) che le proprie risposte le hanno date, ma con l’impressione di una coperta troppo corta altrove. Si vedrà.

Ci mette 90” scarsi, Boniciolli, a tuonar time out davanti ad un quintetto non entrato in campo, diciamo, con la sveglia giusta. 2-7 iniziale, ma le cose restano precarie tra attacco frettoloso e difesa che salta al primo passaggio e ringrazia, più che i propri recuperi, gli errori altrui. Treviso non deve fare molto per fare +10 (16-6), mentre dal lato bolognese della partita crescono solo i falli commessi e le palle perse. Antonutti fa quello che vuole, ed è 25-12 Treviso al 10’, tirando un inquietante 2/14.

Per un attimo aumenta l’intensità difensiva, ma continuando davanti a giocare nella più classica traduzione della viva il parroco a volte può funzionare e a volte no. E, quando non funziona, Treviso non dilaga solo perché dalla lunetta spreca davvero tanto. Si va a -16, si cerca un disperato rientro con quintetto italico, ma senza regia è già tanto che il ferro del 20’ preso da Fantinelli non peggiori il 43-29 interno del 20’, tirando 8/32.

Prova a svegliarsi Amici, ma di là si continua a lavorare e Negri, in tranquillità, fa 51-36. La scossa arriva, però, con un quintetto senza lunghi e con il solo Italiano a cercare argini in area: funziona, con Treviso non pronta a prendere le contromisure. Si segna sempre, andando a cercare un Mancinelli a cui finalmente l’antibiotico post influenza inizia a fare effetto, e mettendone 30 in 10’ si arriva al 30’ sul -5, 59-64.

Non si molla ma si continua a barcollare, con Antonutti che fa spazio nel divario e Bologna che agisce più di volontà che non di carisma. Amici ci prova, ma sono sempre dietro i problemi, con le prime linee difensive troppo facili da far saltare. E quando poi Musso segna il +12 dopo un koboloi di errori, e dopo Amici fa 0/2 dalla lunetta (dopo 20 a segno consecutivi di squadra), tutto diventa fin troppo complicato. Non si sfrutta del tutto un antisportivo che poteva riaprire qualcosa, amen.



(Foto di Fabio Pozzati / Fortitudo Pallacanestro Bologna)

LA MATTEIPLAST BATTE UMBERTIDE, LE FOTO
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91