L'onda lunga della pandemia - e soprattutto delle restrizioni connesse a essa - ha colpito anche lo sport, come era prevedibile. Nel 2020 lo sport organizzato (federazioni, discipline associate ed EPS) contava 13 milioni e 113 tesserati, con un calo di 1 milione e 760 mila. Secondo il Presidente del CONI Malagò poteva andare persino peggio Pensavamo a un calo maggiore. Il basket ha perso l'1.2% dei tesserati, attestandosi a 293.090, e ora ne ha meno del calcio, del tennis - che con il boom del PADEL è destinato a crescere ancora e molto. e del volley.
I dati ISTAT presentati dicono che nel 2021 ci sono stati meno sedentari (33.7% contro il 35.2% del 2020), ma meno sportivi "continuativi" e "saltuari" (34.5% rispetto a 36.6%). L'allarme riguarda soprattutto bambini e ragazzi, dove il calo è più vistoso. Malagò ha sottolineato anche l'enorme problema demografico. Queste le sue parole, riportate dal Corriere dello Sport.
"Lo notiamo spesso: l'Italia è ferma da venticinque anni a 60 milioni di abitanti. Stiamo lavorando su materiale umano che, dal 1994 a oggi, ha perso 5 milioni di componenti. Persone di età compresa tra i 18 e i 35 anni, che è poi la fascia fondamentale per animare lo sport di alto livello.
Siamo organizzati, abbiamo le giuste competenze, ma se non miglioriamo da questo punto di vista sarà difficile ottenere ancora grandi risultati"


Gian Carlo Blangiardo, presidente ISTAT, ha aggiunto che "nel 2021 abbiamo registrato 399.000 nascite. Nel 2008 erano poco sotto le 500.000 unità. In un'ipotesi ottimistica possiamo ragionare su 350.000 nati all'anno. Nel 2070, l'Istat prevede 12 milioni di abitanti in meno. Solo negli ultimi anni abbiamo perso quasi un milione e mezzo di residenti. Un Paese con queste dinamiche rischia grosso in ottica futura.

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