PETRUCCI: UNA BOLLA? E' PRESTO PER PARLARNE, PROVIAMO A CONCLUDERE IL CAMPIONATO CON LA FORMULA CHE CI SIAMO DATI
Gianni Petrucci è stato sentito dal Carlino. Un estratto dell'intervista.
"Stiamo mandando avanti un campionato sapendo che ci sono tante difficoltà. Lo sport professionistico di squadra, noi e il calcio, proseguendo con tutti i problemi che ovviamente ci sono per questa pandemia. Abbiamo delegato alla Lega la gestione della serie A e di conseguenza la decisione sulle partite da rinviare o meno. Non voglio entrare in queste questioni, anche perché è inutile che uno deleghi e poi si metta a insegnare. Non voglio fare il primo della classe: come presidente e come consiglio federale abbiamo assecondato la richiesta del presidente di Lega Umberto Gandini di far gestire a loro il campionato.
Il Governo e il CTS? Di fronte a persone che vogliono imporre una legge dello sport, senza conoscere lo sport, Petrucci non ci può stare sebbene sia sempre stata una persona moderata. Siamo in piena emergenza e davvero pensiamo ci sia la giusta serenità e la visione per pensare a una riforma dello sport? Tutto il paese è sotto un treno e ci si deve incaponire su una riforma che mette a soqquadro lo sport. Il Coni deve ritornare centrale, perché tutti i modelli che sono stati fatti non possono andare bene alle diverse realtà. Ad esempio si introduce la figura del lavoratore sportivo, ma non si dice chi lo paga. Se noi dobbiamo fare quei contratti agli arbitri o agli atleti ci vorrebbero milioni di euro. Per non parlare del vincolo sportivo. Lo si vuole eliminare, ma chi paga i costi? Le società che sono sotto un treno? Dei tanti ristori di cui si parla non un centesimo va alle società sportive.
Lo stiamo dicendo da tempo che ci vogliono ristori anche per noi. Non voglio fare la vittima ma i politici parlano solo di calcio e anche il ministro. La soluzione non è fare un passo indietro rispetto al professionismo ma sperare in un cambio di rotta del governo. Se il Coni fosse stato centrale ci sarebbe stato un unico interlocutore e ci sarebbe meno malcontento e meno disorganizzazione in giro.
Campionato in bolla? Credo sia presto per parlarne e bisognerebbe confrontarsi con tutte le società. Proviamo a concludere il campionato con la formula che ci siamo dati"