Su LBA TV il racconto dei protagonisti del terzo decennio della Lega Basket, gli anni '90, con 4 protagonisti d’eccezione: Nando Gentle, Claudio Coldebella, Gianmarco Pozzecco e Gianluca Basile intervistato da Mino Taveri nel format che segue il racconto dei fatti e dei personaggi del decennio disponibile da ieri.
Si parte con lo scudetto di Caserta nelle parole di Gentile con l’esodo di migliaia di tifosi campani sbarcati a Milano per gara 5 con il racconto. Una serie di finale storica alla quale assistette da spettatiore anche Gianluca Basile, che poi sarebbe diventato protagonista del primo scudetto della Fortitudo Bologna: “Affrontai un lungo viaggio da Ruvo di Puglia a Caserta a mie spese – ricorda Basile – costava 70 mila lire di quel tempo per vedere gara 4: eravamo tutti in piedi, arrampicati alle colonne”.

Uno scudetto frutto di un progetto che partiva da lontano, dalla visione di Gianfranco Maggiò con la costruzione dell’impianto che porta il suo nome e realizzato in pochi mesi prima dell’inizio di un progetto di cui di grande protagonista il brasiliano Oscar fu poi sacrificato sull’altare dell’ascesa dei 4 big italiani Gentile, Espoito e Dell’Agnello “perchè dopo tante sconfitte in finale si doveva cambiare e si scelse di sacrificare i due stranieri, Oscar e il bulgaro Glouchkov”.

Claudio Coldebella racconta invece la sua carriera coin la mitica Virtus Bologna dove divenne l'erede di Roberto Brunamonti: dalla finale di Coppa delle Coppe vinta nel 1990 con il Real Madrid sino all’inizio del tris tricolore consecutivo nel segno di Predrag Danilovic (nella foto). Del quale per una stagione fu grande rivale quel Tony Kukoc, passato poi dalla Benetton alla Nba con i Chicago Bulls dopo avere vinto uno scudetto e una coppa Italia con Treviso. Tutti d’accordo i 4 intervistati su chi scegliere tra i due: meglio Danilovic per la sua leadership e la sua mentalità vincente.

Nelle parole di Gianmarco Pozzecco invece lo scudetto della stella di Varese nel 1999 dove giocò la gara decisiva con il naso sanguinante: “Colpa mia, non dovevo andare a rimbalzo, non era quello che dovevo fare. Mi beccai la gomitata di Marcelo Nicola, mi sta bene – scherza il Poz che ricorda anche il passaggio alla Fortitudo, il derby vinto con l’amico-nemico Tanjevic a quel tempo sulla panchina Virtus.

Infine Gianluca Basile e il sofferto, primo scudetto della Fortitudo Bologna: “Con gara 1 persa in casa che portò il pubblico a lasciarsi andare alla consueta rassegnazione. Grazie a Recalcati riuscimmo però a ricompattarci e a vincere gara 2 a Treviso rimettendo in parità la serie”.

Oltre mezz’ora di ricordi e aneddoti da non perdere di un decennio di grandi storie e grandi campioni, italiani e stranieri, che lo contrassegnarono: oltre a Danilovic e Kukoc, Sasha Djordjevic e Dino Radja che portarono la coppa Korac a Milano e Roma..

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IL DERBY ALLA FORTITUDO 95-92