Il capitano della Fortitudo Marco Carraretto è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.

Ecco le sue parole:

Carraretto, da esperto capitano come spiega il naufragio di gara2? Dopo il nostro successo in gara1 ci aspettavamo una reazione di Treviso. Putroppo non siamo riusciti ad imporre il nostro gioco, subendo sempre gli avversari e rimediando così una figuraccia. Loro hanno aumentato l’intensità difensiva, ci hanno messo le mani addosso e hanno cercato di sporcare la fluidità del nostro gioco d’attacco. Hanno avuto la reazione di una squadra con le spalle al muro. Il nostro errore più grosso è stato quello di non reagire davanti alla loro energia. Il -45? Ogni partita dei playoff fa storia a sè. Gara1 e gara2 sono state giocate in modo completamente diverso da noi e da Treviso. Il nostro obiettivo era vincerne almeno una trasferta e siamo contenti di esserci riusciti.

Dopo il -45 e la situazione infortuni in casa Fortitudo, Treviso è favorita nella serie? Gli infortuni fanno parte di questo lavoro e di questo sport. Per noi è stato un anno particolare sotto questo aspetto. Giocando così spesso le possibilità di infortunio e di piccoli acciacchi aumentano. Per noi, ma anche per Treviso. A fare la differenza saranno le motivazioni. Al momento le nostre possibilità di andare in finale sono il 50%.

E il PalaDozza? In casa abbiamo perso solo una partita, con un tiro all’ultimo secondo. Il PalaDozza è un fortino che cercheremo di mantenere inviolato in questi playoff. I tifosi - come sempre - saranno un valore aggiunto.

Da capitano cosa ha detto ai compagni per cercare di voltare subito pagina dopo gara2? In carriera ho affrontato parecchie sconfitte come quella di gara2. Una giornata dove va tutto storto può capitare. In una serie si ha subito la possibilità di voltare pagina. Dobbiamo essere consapevoli di avere messo in difficoltà Treviso sul suo campo e avere fatto, fin qui, un cammino importante, migliorando molto. Dovremo cercare di imporre il nostro gioco.

Nelle prime due gare né lei né Amoroso avete giocato ai vostri livelli, soprattutto in attacco. Potrete essere un valore aggiunto nel proseguimento della serie? Non sono d’accordo. In gara1 io e Amoroso abbiamo avuto il minutaggio maggiore. La pallacanestro non è solo fare canestro. Poi è vero che al tiro non abbiamo avuto le solite percentuali. L’esperienza, e quindi anche l’età, con tante partite ravvicinate, possono essere uno svantaggio. Lo stesso Sorrentino è un po’ che lotta con un problema alla schiena. La nostra forza è quella delle grandi squadre: trovare sempre protagonisti diversi per condividere le responsabilità.

Come valuta l’inserimento di Lamma nel roster? Alla fine lui non è mai andato via dallo spogliatoio. Lo abbiamo sempre considerato parte del gruppo dei giocatori. Il suo inserimento è stato vissuto molto serenamente, perchè ci è sempre stato vicino. Non ci siamo ancora abituati al suo cambio di ruolo. Non possiamo aspettarci che cambi le partite quando le cose si mettono male, ma con l’infortunio di Flowers e le condizioni non ottimali di Sorrentino e Candi può aiutarci nelle rotazioni.

Se Candi non recuperasse, con Sorrentino non al meglio, Lamma con un minutaggio ridotto e Campogrande non abbastanza esperto, ci sarebbe un problema playmaker? In quel caso dovremmo cercare di risolverlo, magari utilizzando anche Montano da play, come è accaduto durante l'anno. In questa squadra ognuno sacrifica il proprio io per il bene comune. Poi è chiaro che l'assenza di Candi sarebbe importante, speriamo che riesca a recuperare.

In queste condizioni un'eventuale promozione in serie A sarebbe eroica. Stiamo lavorando dal 17 agosto, e siamo migliorati tanto. La promozione non è un pensiero che ci perseguita, ma qualcosa che ci può far entrare ancora di più nel cuore dei nostri tifosi. Vogliamo stupirli ancora. E vogliamo stupire noi stessi.

(Photo by Fabio Pozzati / Iguana Press / Fortitudo Pallacanestro Bologna)

MAGIKA, LETTERA DA ANA SUAREZ
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE