VIRTUS - CAPO D'ORLANDO, PAGELLE E INTERVISTE
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA
Gentile A. voto 8 - Parte a razzo, trova anche la tripla che gli mancava da 25 partite. Poi continua, e domina letteralmente la partita. In 28 minuti 17 punti, 11 rimbalzi, 5 recuperi e 5 assist, fa quello che vuole quando vuole. Unica pecca i liberi (4/9), che tira con meccanica decisamente strana, per usare un eufemismo. Ma oggi davvero non gli si può dire nulla.
Umeh voto 6.5 - Doppia cifra quasi senza accorgersene. Quando è chiamato in causa, il suo lo fa, eccome.
Ndoja voto 6.5 - Partita grintosa da “uomo mascherato” per l’ex di turno.
Rosselli voto 6.5 - Buona partita, comprensiva di un clamoroso assist a Lawson che fa spellare le mani al pubblico, ricordando l’anno scorso.
Lafayette voto 6.5 - Tira davvero male (1/6 complessivo), ma fa girare la squadra senza problemi e smazza 4 assist in appena 18’.
Aradori voto 7 - Da tre tira male, ma il modo di fare canestro lo trova sempre. E proprio all’ultima curva supera Gentile come miglior marcatore della squadra.
Lawson voto 7.5 - Schierato da numero 4, parte con 3 triple. Chiude in ampia doppia cifra e con anche 3 assist. Sontuoso esordio in serie A per l’uomo di Oceanside.
Slaughter voto 7 - Baluardo inespugnabile, è già una certezza granitica per la difesa bianconera, ben oltre le cifre.
Pajola voto 6.5 - Ampio spazio, primi punti in serie A, attese le paste per tutti i compagni al prossimo allenamento. Esce tra scroscianti applausi.
Le parole di Alessandro Ramagli - E’ stata una partita che si è messa subito bene e che nel terzo quarto abbiamo avuto la forza di chiudere definitivamente concretizzando il vantaggio, a differenza di quanto ci era spesso successo in precampionato e a Trento. Per Capo D’Orlando contano sicuramente i tanti impegni, finché non ti trovi in quelle situazioni non sai com’è gestire le energie. Non c’è molto altro da dire. C’erano delle cose da fare in campo, le abbiamo fatte e poi è subentrata la stanchezza dell’avversario. Tanti aspetti molto positivi, abbiamo avuto il merito di non sottovalutare l’avversario, ma soprattutto la costanza di rendimento che non ha consentito mai agli avversari di pensare che potessero riprendere le redini della gara.
Avevo detto che questa settimana per noi era stata molto importante: Pajola era tornato dagli impegni istituzionali con un problema alla caviglia e poi di tendinite rotulea. Prima di Trento la squadra non sapeva neppure chi fosse perché non aveva potuto lavorare con gli altri. Ora che ha fatto una settimana di allenamenti ha già fatto una partita nelle sue corde, la società e tutti noi contiamo su di lui. Per Stefano Gentile faremo i controlli di rito in settimana, ma siamo in grado anche di controllare le assenze quando non sono improvvise.
Le parole di Gennaro Di Carlo - Abbiamo subito la fisicità della Virtus. Siamo fieri di essere dove siamo, con il doppio impegno internazionale che ci farà crescere col tempo, ma siamo anche fragili ancora, dobbiamo crescere più rapidamente per affrontare la doppia sfida e fare bene in campionato. Vedremo se questa squadra saprà gestire il doppio impegno, ma l’abbiamo costruita in estate per questo. Eravamo consapevoli delle difficoltà che avremmo incontrato e la soluzione puo essere solo una: il lavoro in palestra. Non penso tanto al calo fisico, ma piuttosto mentale. La squadra fa fatica a tenere botta e reagire in modo positivo alle difficoltà. Di quattro partite ufficiali due sono andate bene e due molto male. Quando si lavora coi giovani l’up e down è qualcosa di preventivabile ma bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare per accelerare i tempi della nostra crescita e non perdere troppi punti per strada.
Il video, grazie a SportPress.
https://youtu.be/Csg__HhNNoo
(interviste a cura di Valentina Calzoni)
Gentile A. voto 8 - Parte a razzo, trova anche la tripla che gli mancava da 25 partite. Poi continua, e domina letteralmente la partita. In 28 minuti 17 punti, 11 rimbalzi, 5 recuperi e 5 assist, fa quello che vuole quando vuole. Unica pecca i liberi (4/9), che tira con meccanica decisamente strana, per usare un eufemismo. Ma oggi davvero non gli si può dire nulla.
Umeh voto 6.5 - Doppia cifra quasi senza accorgersene. Quando è chiamato in causa, il suo lo fa, eccome.
Ndoja voto 6.5 - Partita grintosa da “uomo mascherato” per l’ex di turno.
Rosselli voto 6.5 - Buona partita, comprensiva di un clamoroso assist a Lawson che fa spellare le mani al pubblico, ricordando l’anno scorso.
Lafayette voto 6.5 - Tira davvero male (1/6 complessivo), ma fa girare la squadra senza problemi e smazza 4 assist in appena 18’.
Aradori voto 7 - Da tre tira male, ma il modo di fare canestro lo trova sempre. E proprio all’ultima curva supera Gentile come miglior marcatore della squadra.
Lawson voto 7.5 - Schierato da numero 4, parte con 3 triple. Chiude in ampia doppia cifra e con anche 3 assist. Sontuoso esordio in serie A per l’uomo di Oceanside.
Slaughter voto 7 - Baluardo inespugnabile, è già una certezza granitica per la difesa bianconera, ben oltre le cifre.
Pajola voto 6.5 - Ampio spazio, primi punti in serie A, attese le paste per tutti i compagni al prossimo allenamento. Esce tra scroscianti applausi.
Le parole di Alessandro Ramagli - E’ stata una partita che si è messa subito bene e che nel terzo quarto abbiamo avuto la forza di chiudere definitivamente concretizzando il vantaggio, a differenza di quanto ci era spesso successo in precampionato e a Trento. Per Capo D’Orlando contano sicuramente i tanti impegni, finché non ti trovi in quelle situazioni non sai com’è gestire le energie. Non c’è molto altro da dire. C’erano delle cose da fare in campo, le abbiamo fatte e poi è subentrata la stanchezza dell’avversario. Tanti aspetti molto positivi, abbiamo avuto il merito di non sottovalutare l’avversario, ma soprattutto la costanza di rendimento che non ha consentito mai agli avversari di pensare che potessero riprendere le redini della gara.
Avevo detto che questa settimana per noi era stata molto importante: Pajola era tornato dagli impegni istituzionali con un problema alla caviglia e poi di tendinite rotulea. Prima di Trento la squadra non sapeva neppure chi fosse perché non aveva potuto lavorare con gli altri. Ora che ha fatto una settimana di allenamenti ha già fatto una partita nelle sue corde, la società e tutti noi contiamo su di lui. Per Stefano Gentile faremo i controlli di rito in settimana, ma siamo in grado anche di controllare le assenze quando non sono improvvise.
Le parole di Gennaro Di Carlo - Abbiamo subito la fisicità della Virtus. Siamo fieri di essere dove siamo, con il doppio impegno internazionale che ci farà crescere col tempo, ma siamo anche fragili ancora, dobbiamo crescere più rapidamente per affrontare la doppia sfida e fare bene in campionato. Vedremo se questa squadra saprà gestire il doppio impegno, ma l’abbiamo costruita in estate per questo. Eravamo consapevoli delle difficoltà che avremmo incontrato e la soluzione puo essere solo una: il lavoro in palestra. Non penso tanto al calo fisico, ma piuttosto mentale. La squadra fa fatica a tenere botta e reagire in modo positivo alle difficoltà. Di quattro partite ufficiali due sono andate bene e due molto male. Quando si lavora coi giovani l’up e down è qualcosa di preventivabile ma bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare per accelerare i tempi della nostra crescita e non perdere troppi punti per strada.
Il video, grazie a SportPress.
https://youtu.be/Csg__HhNNoo
(interviste a cura di Valentina Calzoni)