Un piccolo Nunc est bibendum, per la Fortitudo che a Varese mette discretamente a posto la propria classifica, rendendo a questo punto difficile pensare ad un nuovo coinvolgimento nella lotta per la retrocessione: vero che è un attimo, specie pensando a come dietro potrebbero rinforzarsi e cambiare passo, ma è vero anche che è la stessa Fortitudo ad avere cambiato passo, e oggi è realista cercare di restare sì con i piedi per terra, ma notando come l'ottavo posto sia meno lontano di quanto non lo sia il quindicesimo. E, soprattutto, il trend pare discretamente cambiato rispetto ad un po' di tempo fa.
Tanta difesa e spirito di sacrificio, nella nuova Fortitudo, che se poi trova buone gerarchie offensive e fiducia nei propri mezzi può anche far convivere le proprie punte senza rischiare eccessi di attaccamento alla palla. Ieri bene Banks come leader e Aradori come inserimento dalla panchina (evitando così arrivi con il fiatone come in altre occasioni), e Saunders a fare bello e cattivo tempo su entrambe le metà campo, diventando quella diga (6 recuperi) in prima linea che prima mancava. Non è permesso sognare, certo, ma almeno gli incubi sembrano essere evaporati, ed è già tanta roba. Ora la sosta, poi il calendario si inerpica, però fieno in cascina ce n'è.

La Fortitudo è una regola - Quando il collettivo funziona, da Fantinelli in poi, tutto funziona. Lo specifica Dalmonte, e lo si vede bene. Soprattutto, brava la squadra a riprendersi dall'iniziale panico. Ma è poi chiaro che Varese dipende dalle spirometrie di Scola, che per forza di cose diventano piatte dopo pochi minuti.

Ci stiamo sbagliando ragazzi - Forse è vero quel che dice Jovanotti, ovvero che i social sono come una astronave di cui vengono usati solo i gabinetti. A leggere in rete, questa squadra è tutta sbagliata, la dirigenza non ne ha azzeccata una, e che i giocatori dovrebbero essere presi più o meno tutti a calci. Ok, si è partiti male, ma la rotta è stata cambiata, l'invidiata Reggio di Sims in questo momento è di fatto dietro in classifica, e le cose vanno meglio di quanto non si potesse pensare due mesi fa. Ok, alcuni giocatori non favoriscono l'empatia, e la mancanza del feedback nei palasport non aiuta, ma è possibile che al primo break preso si leggano solo insulti, a giocatori che di fatto hanno la Effe sulla maglia e, almeno negli ultimi due mesi, viaggiano a ritmi playoff?

(foto Ciamillo - Fortitudo Pallacanestro Bologna 103)

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IL DERBY ALLA FORTITUDO 95-92