Kenny Hasbrouck è stato ospite ieri sera della trasmissione Sport Club, su èTV.
Ecco le principali dichiarazioni dell'esterno Fortitudo.

Prima pensiamo a vincere la partita con Ferrara, poi alla festa. Siamo concentrati perché era il nostro obiettivo da inizio stagione e vogliamo completare l'opera.

Quando vuole la Virtus può giocare una difesa notevole, ha gambe e braccia consone. E' una delle top 5 in Italia. Certo mancava Martin che è energia pura. Per passare il turno la Virtus deve giocare 35 minuti senza guardare il tabellone, i conti potrà farli solo a 5 minuti dalla fine.

Contro Fantinelli ho giocato 3 volte quando era a Treviso e ho sempre perso. E' un ottimo giocatore, il playmaker italiano con maggiore futuro, può diventare uno da Eurolega. Peraltro ha un buon tiro, ma spesso preferisce non tirare ma passare la palla.

La Fortitudo è la squadra più intelligente con cui abbia mai giocato in Italia, considerando sia A1 che A2. La Virtus del 2015/2016 era la squadra di maggior talento ed è retrocessa perché nessun giocatore si parlava con l'altro. Non c'erano nemmeno dei gruppetti, c'erano solo dei singoli e l'allenatore non aveva in mano la situazione. Quando venni chiamato a giocare in quella Virtus fui contentissimo, ma già al primo allenamento mi accorsi di cosa non andava. Ho saputo che Valli è stato esonerato da Forlì, non sono sorpreso.

Martino è stato bravissimo a costruire questa squadra, magari sarebbe stata promossa anche con Valli come allenatore, ma sarebbe stato in grado di scegliere questi giocatori e amalgamarli?

Con Claudio Sabatini non mi sono rivisto mai a Bologna. I pagamenti nel 2013 non erano regolari, era il grande problema, per questo molti se ne andarono e me ne andai anche io. Poi fui costretto a tornare per una decisione del Tribunale, che ritenne le cifre che dovevo avere non dimostrabili, poiché si trattava di diritti d'immagine. Sabatini lo definisco un uomo molto furbo.

Il mio contratto scade a fine stagione, ma sarei felicissimo di rimanere alla Fortitudo e non pretendo di partire in quintetto, decide il coach. In serie A la differenza per me sarebbe fondamentalmente fisica, ma mi tiene in forma mia moglie, appassionata di alimentazione, che sa sempre cosa darmi da mangiare.

Alla Fortitudo in A1 servono tre stranieri: un play, una guardia-ala e un pivot. Come centro se dovessi prendere uno dei tre della Virtus prenderei Brian Qvale. Certo, prenderei anche uno come Pittman, in Virtus ha fatto fatica solo perché non c'erano giochi per lui, ci si è affidati solo al suo strapotere fisico.

Credo molto in Giovanni Pini, cresciuto molto quest'anno e sono certo che farà bene anche in serie A. Soffrirà un pò all'inizio poi uscirà molto bene.

La Fortitudo è una famiglia, più che mai me lo hanno dimostrato i compagni quando sono venuti a prendermi all'aeroporto dopo la scomparsa di mio padre. E'stato un gesto che non mi aspettavo, è stato un momento veramente toccante.

Quando abbiamo iniziato a lavorare questa estate ci è stato spiegato chiaramente che la preparazione era finalizzata a salire direttamente senza passare dai playoff.

Il video integrale della trasmissione.



( Foto Fabio Pozzati/ebasket.it )

1400 ISCRITTI PER IL CANALE TELEGRAM DI BOLOGNABASKET
LO SFOGO DI MATTEO BONICIOLLI