PARRO, "CONTROLLO DEL RITMO PER BATTERE DESIO"
Allenatore centese con trascorsi tra femminile (con la Matteiplast Bologna ha vinto il campionato di A2 Femminile nel 2017), playground (al “Whitty Summer Basketball” è stato premiato come migliore allenatore del torneo nel 2012 e nel 2017) e settore giovanile (Benedetto 1964 e S. G. Fortitudo), il ventiseienne Michelangelo Parro è alla prima stagione da secondo assistente di Giovanni Benedetto.
Coach, l'affermazione su Costa Volpino ha consentito alla Baltur di consolidare il primo posto in classifica: che partita è stata?
«Una partita difficile, così come ci aspettavamo. Quando si gioca contro la prima in classifica, si cerca sempre di fare bella figura e si tende a dare il cento per cento. Affrontare questo tipo di squadre, strutturate in maniera totalmente diversa dalla nostra, non è mai facile per noi e non si sa mai cosa aspettarsi. Bravi i nostri avversari, a tenere il risultato in bilico fino alla fine. Bravi noi, a portare comunque a casa i due punti.».
A Desio, domenica, affronterete una squadra diversa da quella affrontata a inizio stagione: quali saranno, i temi del match?
«Dovremo cercare di distruggere quelle certezze che sono stati bravi a costruire in questi mesi. Vengono da un girone di andata altalenante ma, nelle ultime due partite, hanno dato prova di essere maturati tanto, mettendo in seria difficoltà Piacenza prima e vincendo su un campo difficile come Crema poi. I punti chiave saranno sicuramente provare a rallentare i loro ritmi di gioco e arginare i loro principali terminali offensivi. Ogni partita fa storia a sé, andremo a giocare su campo difficile dove troveremo una squadra molto più pronta e preparata rispetto all'andata.».
A poco più di cinque mesi dall'inizio della stagione, qual è il suo bilancio provvisorio di quest’esperienza?
«Senza dubbio positivo. Partire forte e prendere fiducia da subito era importante e non così scontato come si pensava. Siamo in evoluzione continua e penso che i risultati ottenuti finora rispecchino nel modo migliore tanto il duro lavoro dei ragazzi in palestra, quanto l'attenta impostazione del lavoro da parte del coach. La strada da percorrere è ancora lunghissima e sono sicuro che nessuno si tirerà indietro, soprattutto quando ci sarà da giocare contro di noi.».