La Virtus Segafredo ha ripreso a giocare le partite casalinghe al PalaDozza da qualche mese, esattamente dall’inizio dei playoff di Serie A2 della passata stagione. Ma il ritorno in piazza Azzarita durante la regular season risale allo scorso 8 ottobre, seconda giornata del campionato di Serie A 2017-2018. Dopo un’assenza durata 21 lunghe stagioni.

Ma per sentirsi di nuovo a casa, serviva qualcosa di più. Un angolo di questo glorioso palazzo, che ha fatto la storia della pallacanestro cittadina e italiana, doveva in qualche modo essere “a misura di Virtus”. Oggi la personalizzazione di parte degli ambienti della struttura, in particolare degli spogliatoi che saranno riservati alla prima squadra, è una realtà che merita un’attenzione speciale e un’inaugurazione con tutti i crismi dell’ufficialità. Virtus Pallacanestro ha fortemente voluto questa soluzione, con la collaborazione del Comune di Bologna. L’operazione si è sviluppata sotto la supervisione di TER Costruzioni, azienda che ha al suo attivo il restyling dello stadio Dall’Ara e il nuovo centro tecnico del Bologna FC 1909, che ha lavorato insieme ad Arredart, azienda specializzata in allestimenti fieristici e retail, il cui contributo è stato coordinato dall’architetto Federico Sanmarchi. Alla realizzazione ha contribuito l’azienda Serenissima Cir.

"Il PalaDozza è il tempio di Basket City”, afferma l’Assessore allo sport del Comune di Bologna, Matteo Lepore. “Per il Comune di Bologna è stato importante riavere entrambe le squadre nel nostro storico palazzetto. Stiamo lavorando per renderlo sempre più funzionale, affinché possa tornare ad essere la casa del basket sotto tutti i punti di vista. Quando la Virtus ci ha chiesto di poter lavorare negli spogliatoi per personalizzarli rispetto alle esigenze della squadra abbiamo immediatamente accolto l'invito, quello che vediamo oggi è dunque un bel lavoro di squadra".

“Questa personalizzazione è un fatto molto importante” spiega il presidente di Virtus Pallacanestro, Alberto Bucci, “perchè lo spogliatoio è un momento da vivere prima e dopo gli allenamenti e la partita. Il fatto che sia accogliente, che un giocatore possa trovarcisi a proprio agio, è determinante. Diventa anche più bello andare a svolgere un mestiere che è soprattutto passione, lasciarsi avvolgere da quel profumo di pulito che caratterizza qualcosa a cui tieni veramente. Sarà qualcosa di unico, e di profondamente nostro”.

A dare alla zona degli spogliatoi bianconeri, la nuova “Virtus Area”, un’impronta unica e caratteristica hanno contribuito Alessio Azzolini, Luca Bertacin e Luigi Pellarin. Azzolini trent’anni, ha lavorato in diversi settori della creatività, dalla moda al design di allestimenti, dalla grafica alla calligrafia fino al mondo digital e ai social; Bertacin, ventinovenne, è un graphic designer con la passione per comunicazione e arti visive; Pellarin, classe '96, writer bolognese dall'età di 14 anni, ha appena concluso i suoi studi e coltivando la passione per l'underground, tra una bomboletta e l'altra spera di diventare un grafico pubblicitario.

La passione per l'arte della calligrafia e la V nera sono stati i punti in comune che hanno reso possibile una collaborazione a sei mani fra ragazzi che non si conoscevano fino a quando hanno risposto alla call lanciata su FB dalla società. Il risultato rende tutti orgogliosi: il futuro di Virtus è sempre più stretto all'interazione con i suoi tifosi. La creatività e la professionalità di questi giovani graphic designers e writers bolognesi hanno portato ad una caratterizzazione degli ambienti che lega la storia bianconera, piena di orgoglio e passione, alla volontà di intercettare sogni e desideri delle nuove generazioni, ponendo le basi per un futuro altrettanto significativo.



VIRTUS, UFFICIALE FILIPPO BALDI ROSSI
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91