Il dopopartita di Virtus Segafredo Bologna - Gevi Napoli
Quella di ieri contro Napoli era una partita sulla carta non facile, ed era comunque uno scontro diretto per il terzo posto. La Virtus è stata brava a metterla da subito sui binari giusti, e a portarla avanti senza particolari problemi fino alla fine.
I bianconeri hanno battuto Napoli al suo stesso gioco, ovvero giocando un numero alto di possessi e a ritmo elevato, e chiudendo con oltre 100 punti segnati. Non si poteva chiedere di meglio, in vista della settimana molto difficile che attende i bianconeri.
Infortuni e format
La riflessione di oggi deriva dalle parole di Luca Banchi, che alla domanda sul possibile rientro di Shengelia e Dobric tra Barcellona e Partizan ha risposto così: Viviamo giorno per giorno. Ci tengo a condividere un pensiero. Il nostro staff fa miracoli, ma si parla di giocatori inattivi da settimane e di una gara a 72h contro il Barcellona. Io sono cresciuto con dei criteri legati alla preparazione, il recupero, il riposo e il condizionamento attraverso picchi di carico. Questo programma uccide il gioco e mette a repentaglio la salute dei giocatori. Come è successo in precedenza con Mickey, che ha patito due infortuni abbastanza importante e ravvicinati, non possiamo prenderli e scaraventarli in campo. Devono riprendere un ritmo che soltanto l’allenamento riesce a darti per riprendere confidenza con gesti motori di estremo stress. A volte penso che stiamo chiedendo troppo a questi ragazzi, a cominciare da questo format. Sta diventando sempre più spesso un motivo di riflessione, non so quanta volontà ci sia di ascoltare, ma l’incolumità e la salute dei giocatori va messa al primo posto. Dobbiamo preoccuparci che i reinserimenti di Dobric e Shengelia siano graduali, con rischi calcolati, e che non mettano a repentaglio la loro salute. Non è una corsa, è una maratona terribilmente lunga e impegnativa, senza negare il fatto che le gare che ci aspettano sono importanti ma che dobbiamo avere la lucidità di analizzare in una visione più ampia, sulle 34 partite di regular season e sulle 80 o più che giocheremo durante questa stagione.
Una riflessione a tutto tondo sul format dell’Eurolega delle 34 partite. Parole simili le aveva usate Sergio Scariolo un anno fa: È una questione anche di business: puoi organizzare tutti gli Archi di Trionfo che vuoi, ma se ammazzi i cavalli chi verrà a vederli?.
Le parole di Banchi sono assolutamente condivisibili, ovviamente. E per il futuro c’è da sperare che - con il previsto allargamento dell’Eurolega a 20 squadre - si facciano due gironi e quindi si abbassi il numero di partite totali.
Nell’immediato invece le rotazioni bianconere non sono lunghissime e tali resteranno, anche perchè il roster bianconero ha tre giocatori che giocano davvero poco. Mascolo in serie A finora ha giocato 95 minuti totali, Lomazs 23 e Menalo 25. Finora però coach Banchi e lo staff bianconero sono stati eccellenti a gestire le risorse a disposizione, e la speranza è che si continui così, arrivando al top della forma nei momenti chiave della stagione, a partire dalle Final Eight di Coppa Italia, fra tre settimane.
Doppio Turno
Nel frattempo, in questa settimana la Segafredo si gioca tanto in Eurolega. Mercoledì scontro diretto per il secondo posto a Barcellona, venerdì Partizan in casa.