Zoran Savic è stato intervistato da Enrico Schiavina sul Corriere di Bologna.
Un estratto delle sue parole.

La Fortitudo in serie A? Una bella cosa per tutti. Contento per chi c'è dentro, per Bologna, ma soprattutto per i tifosi, che se lo meritano più di tutti.
Deci anni tondi di purgatorio. Un tempo lunghissimo. La Fortitudo è un'anomalia, anche a livello internazionale. Ci facevo caso: qui a Barcellona dove sto io, per certe partite di Eurolega fanno meno spettatori che la Effe nella seconda lega italiana. E a conti fatti, anche meno incasso.

La Fortitudo retrocessa del 2009 era la sua... Una stagione incredibile, ci si potrebbe scrivere un libro per le cose che sono successe. In campo e fuori. Dieci anni dopo, ripeto sempre la stessa cosa: non ce lo meritavamo.
La squadra non era scarsa. Per niente. Era una squadra da playoff, forse poteva essere anche da primi quattro posti. Sei giocatori di quel gruppo l\'anno dopo facevano l'Eurolega, Huertas ha fatto una grande carriera ed è stato pure due anni ai Lakers. Ma quell'anno tutto quel che poteva andare storto, andò storto. Può succedere, soprattutto se dietro c'è una società sfasciata, che non paga l'80% di quel che dovrebbe pagare.
Tornerà il derby. E' un grande prodotto di esportazione. Anche quello di due anni fa in A2 è stato bello, ma in Serie A sarà un'altra cosa: ancor più visibilità, più pressione, più tutto. Come sempre, la presenza in A della Fortitudo sarà di grande beneficio anche per la Virtus. Si stimoleranno a vicenda, magari andranno sugli stessi giocatori. Vista da fuori, non solo da fuori Bologna ma anche da fuori Italia, due squadre nella stessa città in competizione al massimo livello cambiano la prospettiva.
Djordjevic in Virtus? Una buonissima scelta. Lui è uno che ha la voglia, la competenza e soprattutto l'ambizione per fare cose importanti. E alla Virtus in questi anni credo sia mancata proprio l'ambizione: è un club di respiro internazionale, ha un grande sponsor, non può vivere nel passato. Inutile legarsi al carro della Fiba tanto per fare una coppa, la Virtus è stata tra i club fondatori dell'Eurolega e lì deve ritornare, facendo pesare non solo la sua tradizione ma anche il suo potenziale. Tornando ai conti, pensando a una futura stagione di Eurolega con 17 partite in casa, Maccabi a parte non vedo nessuno in grado di generare incassi al botteghino superiori.

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