FORTITUDO - AGRIGENTO, GARA 4: PAGELLE, STATISTICHE, INTERVISTE
KONTATTO BOLOGNA
Ruzzier - voto 6,5 – (0pti, -, -, 0/1) - Fa roteare la palla dopo un inizio in cui, come tutti, forse non si aspetta la comunque prevedibile scossa sicula. Poi corre e fa correre.
Legion - voto 6,5 – (13pti, 2/2, 4/8, 1/3) - Va tutto talmente bene che non ha bisogno di chiedere palloni e non sembra poi particolarmente interessato alla cosa. Magari pensando di preservare, conservare, dilazionare.
Campogrande - voto 6,5 – (3pti, -, -, 1/4) - Meno ispirazione offensiva, ma dietro ormai va in automatico, arpionando, agendo da ventosa, e probabilmente potrebbe venirvi a sturare i lavandini, per come riesca a togliere roba da qualsiasi parte.
Mancinelli - voto 7,5 – (17pti, 3/3, 4/5, 2/4) - Attimi in cui avrebbe potuto far canestro anche bendato, in un secondo quarto che parte bene e finisce meglio grazie anche e soprattutto a lui. Che deve anche riapparire, nel finale, quando si rischiava di rompere qualche uovo.
Knox - voto 6,5 – (9pti, 3/4, 3/7, -) - Si rialza da problematiche iniziali, andando poi a fare punti e rimbalzi, chiedendosi come mai, alla fine della festa, Agrigento non gli abbia messo davanti nessuno, o quasi.
Candi - voto 6,5 – (3pti, 1/2, 1/2, 0/1) - Magari non è la giornata in cui il portare palla sia particolarmente ispirato, ma pompa dietro e, comunque sia, non c’è tanto bisogno di chiedere altro. Poi sale sull’autobus e lancia anche lui confetti, inteso come assist.
Montano - voto 6 – (6pti, 4/4, 1/3, 0/1) - Vive sempre a metà tra la ricerca del bene comune e il bisogno di sbloccarsi in proprio, pur in una squadra che non ha bisogno delle sue esplosioni come in precedenza. Regge l’urto.
Cinciarini - voto 6,5 – (13pti, 2/2, 4/4, 1/4) - Senza esagerare più di tanto, ma dando comunque l’impressione agli avversari che, se ne fermi uno, ce n’è sempre e comunque un altro pronto a rendersi pericoloso.
Italiano - voto 7 – (12pti, -, 3/4, 2/2) - D’altronde lo sapeva bene Paolo Rossi, che a volte c’è solo bisogno di essere al posto giusto al momento giusto. Ribalta la partita, ed è chiaro che sembra strano, visto come sono poi andate le cose. Ma segna in situazione di rischio, e come una brava ostetrica tutto inizia da lui.
Gandini - voto 6,5 – (4pti, 1/2, -, 1/1) - La più classica delle ordinarie amministrazioni, se così si può dire, fino all’ovazione della tripla.
MONCADA AGRIGENTO
Piazza - voto 5 – (4pti, 2/2, 1/6, 0/2) - Al cuor non si comanda, tutto qua.
Evangelisti - voto 6 – (16pti, 5/6, 4/5, 1/4) - Tra gli ultimi ad arrendersi, come sempre.
Buford - voto 4,5 – (9pti, 2/5, 2/8, 1/1) - All’inizio sembrava averne voglia. All’inizio.
Chiarastella - voto 5,5 – (10pti, 1/2, 3/3, 1/4) - Immediato spegnersi.
Bell-holter - voto 4 – (0pti, -, 0/2, 0/1) - Si spera qualcuno gli abbia fatto vedere le due torri, San Petronio e San Luca, per giustificarne la trasferta.
Zugno - voto 6 – (0pti, -, 0/2, -) - Non ha ancestrali cappi alle caviglie come il titolare.
Bucci - voto 6 – (9pti, 2/2, 2/5, 1/3) - Si potrebbe dire segna a babbo morto, ma chi ha amato George potrebbe prendersela a male. Giustamente.
De Laurentiis - voto 5 – (3pti, 3/4, -, 0/1) – Poco da segnalare.
Ferraro - voto 6 – (7pti, 3/5, 2/3, 0/1) - Rispetto al titolare almeno si sbatte.
VERBA MANENT
Boniciolli - Abbiamo vinto contro una grandissima società, basta andare a vedere la loro foresteria e il palasport che sembra un gioiello, un presidente di una cortesia imbarazzante e un capo allenatore di cui avete visto tutti le qualità. Grande ammirazione, e spero che non siano alla fine di un ciclo: sono una realtà costruita attorno a persone straordinarie. Abbiamo avuto la fortuna di incontrarli, di crescere, e abbiamo battuto una grandissima squadra. Poi guardo il tabellone delle prime otto, e dico che per esperienza ho imparato una cosa: i grandi club vincono una volta ogni 3-4 anni perché hanno la capacità di stare sempre ad alto livello, più occasioni ti crei per arrivare in alto, e prima o poi ce la fai. Io vedo che siamo nelle prime otto di un campionato molto competitivo, e non tutte c’erano anche l’anno scorso. Noi lavoriamo quotidianamente per arrivare in A1, supportati da una società straordinaria: incontrarla è stata una grande fortuna, eravamo terzi nel nostro girone di B2, e ora ci siamo assestati in una situazione di alto livello. Il nostro compito ora è di battere Treviso e andare avanti, ma vedo che ripetersi non è facile, e una di quelle che si è ripetuto è appunto Treviso. Devo ricordare che il nostro è un lavoro di qualità, sapendo che un playoff si decide con episodi, affrontiamo chi ha vinto tre volte di fila la regular season, ma anche noi stiamo costruendo una mentalità vincente. Scorso anno Agropoli era nei playoff ed è retrocessa, Scafati era in alto e ora pur avendo investito sta rischiando di retrocedere: è la prova che ripetersi non è facile, noi lo abbiamo fatto, e prima o poi in A1 ci arriveremo. La svolta? Ieri ho chiamato nel mio ufficio Italiano, che veniva da un momento di difficoltà, e per un grande combattente stare in panchina non è facile: l’ho tranquillizzato, gli ho detto che senza di lui non vado da nessuna parte. Io ho rispetto per Mancinelli, ma lui sta facendo quello per cui è venuto qua. Invece, oggi voglio citare Italiano che entra quando non segnavamo mai per voglia di chiuderla ed ansia (non mi sono arrabbiato, forse un po’ di più quando siamo calati nel finale) e ha fatto due canestri. E’ uscito per problemi di falli, poi è rientrato ed ha fatto 5/6 totale in 10’. Poi Montano: non è facile passare da prima punta senza gli americani a seconda, e ora giocatore che può entrare solo in certe situazioni. Eppure è stato consistente, ha difeso, non si è fatto prendere dall’ansia di cercare il canestro, e ha messo liberi chirurgici. Abbiamo tenuto un buon attacco a 51, 48 e 58: è la squadra che ha prodotto cose importanti, a parte i 5’ finali sul +30. Tutti hanno fatto quello che dovevano, ma il di più ci è stato dato da chi è qua da tanto tempo, e che ha ambizioni enormi e da molto sta qui a farsi insultare e a lavorare. E spero di poter dire la stessa cosa di Raucci a breve.
Ciani - E' stato un primo quarto eccellente mentre un secondo pessimo, dove abbiamo sbagliato tutto. Ci lavoreremo nei prossimi giorni per capire il perché è successo questo. Voglio comunque elogiare i miei giocatori perché hanno continuato a giocare, dimostrando un atteggiamento professionale. In bocca al lupo alla Fortitudo, spero che salga in A1 così non la incontro ai play off. Comunque penso che la squadra di Matteo abbia tutte le carte in regola per questo traguardo. Vi ringrazio e spero che ci siano occasioni future per incontrarsi.
Italiano - Il coach mi ha fatto capire che aveva bisogno di me, che siamo in 13, e se ne manca uno non si va da nessuna parte. Si entra in campo cercando di dare sempre il massimo, a volte si fa canestro e a volte no. Devo difendermi quando non segno, buttarmi, recuperare, a volte riesce e a volte no. Treviso? Loro come Agrigento hanno ancora il dente avvelenato rispetto all’anno scorso e saranno molto agguerriti. Sarà una serie dura, vincerà la squadra che farà meno errori e ci sarà da lottare su ogni pallone.
Le parole di Boniciolli e Italiano nel video Sportpress
Ruzzier - voto 6,5 – (0pti, -, -, 0/1) - Fa roteare la palla dopo un inizio in cui, come tutti, forse non si aspetta la comunque prevedibile scossa sicula. Poi corre e fa correre.
Legion - voto 6,5 – (13pti, 2/2, 4/8, 1/3) - Va tutto talmente bene che non ha bisogno di chiedere palloni e non sembra poi particolarmente interessato alla cosa. Magari pensando di preservare, conservare, dilazionare.
Campogrande - voto 6,5 – (3pti, -, -, 1/4) - Meno ispirazione offensiva, ma dietro ormai va in automatico, arpionando, agendo da ventosa, e probabilmente potrebbe venirvi a sturare i lavandini, per come riesca a togliere roba da qualsiasi parte.
Mancinelli - voto 7,5 – (17pti, 3/3, 4/5, 2/4) - Attimi in cui avrebbe potuto far canestro anche bendato, in un secondo quarto che parte bene e finisce meglio grazie anche e soprattutto a lui. Che deve anche riapparire, nel finale, quando si rischiava di rompere qualche uovo.
Knox - voto 6,5 – (9pti, 3/4, 3/7, -) - Si rialza da problematiche iniziali, andando poi a fare punti e rimbalzi, chiedendosi come mai, alla fine della festa, Agrigento non gli abbia messo davanti nessuno, o quasi.
Candi - voto 6,5 – (3pti, 1/2, 1/2, 0/1) - Magari non è la giornata in cui il portare palla sia particolarmente ispirato, ma pompa dietro e, comunque sia, non c’è tanto bisogno di chiedere altro. Poi sale sull’autobus e lancia anche lui confetti, inteso come assist.
Montano - voto 6 – (6pti, 4/4, 1/3, 0/1) - Vive sempre a metà tra la ricerca del bene comune e il bisogno di sbloccarsi in proprio, pur in una squadra che non ha bisogno delle sue esplosioni come in precedenza. Regge l’urto.
Cinciarini - voto 6,5 – (13pti, 2/2, 4/4, 1/4) - Senza esagerare più di tanto, ma dando comunque l’impressione agli avversari che, se ne fermi uno, ce n’è sempre e comunque un altro pronto a rendersi pericoloso.
Italiano - voto 7 – (12pti, -, 3/4, 2/2) - D’altronde lo sapeva bene Paolo Rossi, che a volte c’è solo bisogno di essere al posto giusto al momento giusto. Ribalta la partita, ed è chiaro che sembra strano, visto come sono poi andate le cose. Ma segna in situazione di rischio, e come una brava ostetrica tutto inizia da lui.
Gandini - voto 6,5 – (4pti, 1/2, -, 1/1) - La più classica delle ordinarie amministrazioni, se così si può dire, fino all’ovazione della tripla.
MONCADA AGRIGENTO
Piazza - voto 5 – (4pti, 2/2, 1/6, 0/2) - Al cuor non si comanda, tutto qua.
Evangelisti - voto 6 – (16pti, 5/6, 4/5, 1/4) - Tra gli ultimi ad arrendersi, come sempre.
Buford - voto 4,5 – (9pti, 2/5, 2/8, 1/1) - All’inizio sembrava averne voglia. All’inizio.
Chiarastella - voto 5,5 – (10pti, 1/2, 3/3, 1/4) - Immediato spegnersi.
Bell-holter - voto 4 – (0pti, -, 0/2, 0/1) - Si spera qualcuno gli abbia fatto vedere le due torri, San Petronio e San Luca, per giustificarne la trasferta.
Zugno - voto 6 – (0pti, -, 0/2, -) - Non ha ancestrali cappi alle caviglie come il titolare.
Bucci - voto 6 – (9pti, 2/2, 2/5, 1/3) - Si potrebbe dire segna a babbo morto, ma chi ha amato George potrebbe prendersela a male. Giustamente.
De Laurentiis - voto 5 – (3pti, 3/4, -, 0/1) – Poco da segnalare.
Ferraro - voto 6 – (7pti, 3/5, 2/3, 0/1) - Rispetto al titolare almeno si sbatte.
VERBA MANENT
Boniciolli - Abbiamo vinto contro una grandissima società, basta andare a vedere la loro foresteria e il palasport che sembra un gioiello, un presidente di una cortesia imbarazzante e un capo allenatore di cui avete visto tutti le qualità. Grande ammirazione, e spero che non siano alla fine di un ciclo: sono una realtà costruita attorno a persone straordinarie. Abbiamo avuto la fortuna di incontrarli, di crescere, e abbiamo battuto una grandissima squadra. Poi guardo il tabellone delle prime otto, e dico che per esperienza ho imparato una cosa: i grandi club vincono una volta ogni 3-4 anni perché hanno la capacità di stare sempre ad alto livello, più occasioni ti crei per arrivare in alto, e prima o poi ce la fai. Io vedo che siamo nelle prime otto di un campionato molto competitivo, e non tutte c’erano anche l’anno scorso. Noi lavoriamo quotidianamente per arrivare in A1, supportati da una società straordinaria: incontrarla è stata una grande fortuna, eravamo terzi nel nostro girone di B2, e ora ci siamo assestati in una situazione di alto livello. Il nostro compito ora è di battere Treviso e andare avanti, ma vedo che ripetersi non è facile, e una di quelle che si è ripetuto è appunto Treviso. Devo ricordare che il nostro è un lavoro di qualità, sapendo che un playoff si decide con episodi, affrontiamo chi ha vinto tre volte di fila la regular season, ma anche noi stiamo costruendo una mentalità vincente. Scorso anno Agropoli era nei playoff ed è retrocessa, Scafati era in alto e ora pur avendo investito sta rischiando di retrocedere: è la prova che ripetersi non è facile, noi lo abbiamo fatto, e prima o poi in A1 ci arriveremo. La svolta? Ieri ho chiamato nel mio ufficio Italiano, che veniva da un momento di difficoltà, e per un grande combattente stare in panchina non è facile: l’ho tranquillizzato, gli ho detto che senza di lui non vado da nessuna parte. Io ho rispetto per Mancinelli, ma lui sta facendo quello per cui è venuto qua. Invece, oggi voglio citare Italiano che entra quando non segnavamo mai per voglia di chiuderla ed ansia (non mi sono arrabbiato, forse un po’ di più quando siamo calati nel finale) e ha fatto due canestri. E’ uscito per problemi di falli, poi è rientrato ed ha fatto 5/6 totale in 10’. Poi Montano: non è facile passare da prima punta senza gli americani a seconda, e ora giocatore che può entrare solo in certe situazioni. Eppure è stato consistente, ha difeso, non si è fatto prendere dall’ansia di cercare il canestro, e ha messo liberi chirurgici. Abbiamo tenuto un buon attacco a 51, 48 e 58: è la squadra che ha prodotto cose importanti, a parte i 5’ finali sul +30. Tutti hanno fatto quello che dovevano, ma il di più ci è stato dato da chi è qua da tanto tempo, e che ha ambizioni enormi e da molto sta qui a farsi insultare e a lavorare. E spero di poter dire la stessa cosa di Raucci a breve.
Ciani - E' stato un primo quarto eccellente mentre un secondo pessimo, dove abbiamo sbagliato tutto. Ci lavoreremo nei prossimi giorni per capire il perché è successo questo. Voglio comunque elogiare i miei giocatori perché hanno continuato a giocare, dimostrando un atteggiamento professionale. In bocca al lupo alla Fortitudo, spero che salga in A1 così non la incontro ai play off. Comunque penso che la squadra di Matteo abbia tutte le carte in regola per questo traguardo. Vi ringrazio e spero che ci siano occasioni future per incontrarsi.
Italiano - Il coach mi ha fatto capire che aveva bisogno di me, che siamo in 13, e se ne manca uno non si va da nessuna parte. Si entra in campo cercando di dare sempre il massimo, a volte si fa canestro e a volte no. Devo difendermi quando non segno, buttarmi, recuperare, a volte riesce e a volte no. Treviso? Loro come Agrigento hanno ancora il dente avvelenato rispetto all’anno scorso e saranno molto agguerriti. Sarà una serie dura, vincerà la squadra che farà meno errori e ci sarà da lottare su ogni pallone.
Le parole di Boniciolli e Italiano nel video Sportpress