VIRTUS IMOLA SCONFITTA NEL DERBY DI SUPERCOPPA
SUPERCOPPA SERIE B - 32esimi di finale
ANDREA COSTA IMOLA 2022-VIRTUS IMOLA 66-59
(parziali: 19-15 / 32-37 / 50-48)
Andrea Costa Imola: Restelli 15, Roli ne, Fazzi 6, Agostini 4, Barbieri ne, Ranuzzi 10, Corcelli 8, Marangoni ne, Spagnoli ne, Tognacci 7, Montanari 5, Trentin 11. All: Grandi
Virtus Imola: Mladenov 19, Galassi 8, Carta 1, Dalpozzo, Aglio 14, Morara 5, Magagnoli 2, Pellegrini, Soliani 7, Milovanovic 3, Alberti ne. All: Regazzi
Non basta un cuore grande, non bastano 23 minuti di alto spessore, non basta il +11 di massimo vantaggio, non basta una “prestazione” spettacolare dell’Armata Giallonera, forse nella top ten di tutti i tempi della Curva della Virtus.
Al 40’ è l’Andrea Costa a festeggiare in mezzo al campo una vittoria meritata, seppur altamente sofferta e nata da un blackout totale a livello offensivo dei gialloneri: lo 0-18 in 8’30” (dal 48-37 del 23’ al 50-55 del 31’30”) spiana la strada ai biancorossi che, seppur senza strafare sotto canestro, riesce a gestire un minimo vantaggio negli ultimi istanti di gara.
Ma la prestazione dei gialloneri merita i tanti applausi dei tanti tifosi presenti nella “gabbia” del settore ospiti: a fine partita i supporter omaggiano lungamente Aglio e compagni, ringraziandoli per l’impegno, la determinazione e il coraggio mostrati in campo. Certo la sconfitta brucia, ma al termine della sfida, si potrà ben presto tornare ad identificare questo derby di Supercoppa come partita certamente ufficiale, ma non determinante per il percorso stagionale di entrambe le formazioni.
Derby fin dalle prime battute molto intenso in campo e sugli spalti (decisamente pieni in ogni settore), con la Virtus che piazza subito due zampate, da fuori con Mladenov e da sotto con Galassi (5-0 dopo 1’30”). Al 3’ è Restelli a regalare il primo vantaggio biancorosso (5-6), ma al 4’ è la tripla di Montanari a firmare il 5-12, al termine di un buon scatto dei locali. Morara e Aglio rianimano la Virtus (11-14 al 7’), quindi nel finale di quarto Soliani piazza una bella tripla che vale il -2 (15-17).
Alla ripresa del gioco, i biancorossi mettono il turbo e in un solo minuto Ranuzzi, Trentin e Fazzi riportano avanti i padroni di casa (15-25). Dopo il timeout di coach Regazzi, in 3’ è ancora Aglio decisivo, infilando il canestro da ogni posizione, dalla media distanza, dalla lunetta e, infine, dall’arco per il 22-25 con cui la Virtus è pienamente in gara. Mentre ci si avvia all’intervallo, Mladenov, Galassi e Soliani mettono la freccia e firmano il sorpasso 34-32 al 9’.
Alla pausa lunga ci si arriva con i liberi di Carta e Magagnoli per il 37-32.
Al cambio campo, la Virtus segna con Morara e le due triple di Galassi e Mladenov per il massimo vantaggio che raggiunge la doppia cifra: al 3’ il tabellone indica Virtus-Andrea Costa 48-37. Nel momento migliore e con il tifo in estasi, però, si spegne la luce dei gialloneri sia nella zona offensiva che, in maniera meno evidente, in quella difensiva. La Virtus sbaglia tiri su tiri e commette qualche errore di troppo in transizione, permettendo all’Andrea Costa di volare con un pesante break di 0-18, chiuso solo dopo 1’30” nell’ultimo quarto, con Mladenov che realizza due liberi che ridanno ossigeno ai gialloneri. Mancano ancora circa 8’ alla sirena finale e la Virtus è sotto 50-55. Al 3’30” segna Aglio e il gap è solo di 3 lunghezze, ma il 56-59 del 6’ (a firma Mladenov) è l’ultimo punto di contatto, perchè gli ospiti sbagliano qualche dettaglio di troppo nel momento più delicato, con un paio di palle perse “sanguinose” che consentono all’ex d’oro Corcelli e compagni di portare a casa la vittoria sul 59-66.
Bella vittoria sotto ai ferri, con la Virtus che supera 34-29 nei rimbalzi, con Mladenov che ne registra 11 e Ranuzzi 7. I gialloneri segnano solo 5/31 (Mladenov 2) dall’arco, mentre i biancorossi tentano solo 21 volte il tiro dalla distanza, segnando pure loro 5 triple. Percentuali non eccelse, ma il clima del derby, dentro e fuori dal campo, pervade i 40 minuti di gioco effettivo, rendendo comunque speciale l’evento.
Trentaduesimi di finale
Carlo Dall’Aglio