FORTITUDO - CHIETI: PAGELLE, STATISTICHE, INTERVISTE
KONTATTO BOLOGNA
Candi - voto 7,5 – (25pti, 2/2, 4/7, 5/7) - Non sembra essersi ingarbugliato nelle anche – forse – esagerate attenzioni di questi ultimi giorno, e se magari non siamo alla totalità di playmaking, almeno fa punti in tutti i modi possibili e immaginabili. Basta e avanza, almeno per oggi.
Montano - voto 6,5 – (13pti, 4/6, 0/2, 3/7) - Quasi a soffrire l’ingresso in quintetto, senza aver carte da sparigliare o simili. E allora deve aspettare che la faccenda si complichi, per tornare a far canestro ed esaltarsi.
Raucci - voto 7 – (3pti, -, -, 1/2) - Trovando in Golden un corpo a cui gravitare parte bene e di riflesso sta sveglio anche su palle vaganti e affini. Come dire, meglio i compiti di terza liceo che non quelli di terza media.
Mancinelli - voto 5,5 – (4pti, -, 2/6, -) - La compagna potrebbe raccontargli di Albano e Romina, di Nostalgia canaglia, e di tutta la letteratura sui borghi natii abbandonati e quindi ricordati con commozione. Forse per questo non infierisce contro Chieti.
Knox - voto 7,5 – (23pti, 3/4, 10/13, -) - Cifre discretamente sontuose, quasi a voler dire che se l’attacco gira, e se la palla gliela fanno arrivare, non è che ne arrivino risposte fallate. Prende la squadra sulle spalle, almeno davanti, forse fin troppo visto che, a tratti, lo servono più per inerzia che non per convinzione.
Ruzzier - voto 6,5 – (6pti, 4/4, 1/3, 0/4) - Gli assist a mettere il ragù sulla pasta. Poi vero che non guarda il canestro, ma se i compagni sono pronti ad ascoltarlo, allora va bene lo stesso.
Campogrande - voto 5,5 – (0pti, -, -, 0/1) – Quando la barca prende acqua non sembra avere ben chiaro dove poter andare a bussare per i salvagenti.
Italiano - voto 6,5 – (11pti, -, 1/4, 3/6) - Per un po’ è meglio nella balistica che non nell’ormonale, ma c’è solidità senza bisogno di far facce brutte e cattive. Poi però esagera nel credersi la reincarnazione di Larry Bird.
Gandini - voto 6 – (4pti, 2/2, 1/1, -) - Gloria anche per lui, con un cesto in rovesciata accolto con gioia ed esaltazione.
Costanzelli - voto NG – Due stoppate, date, in un amen.
PROGER CHIETI
Venucci - voto 5,5 – (10pti, 2/2, 1/3, 2/7) - Evapora piano piano.
Davis - voto 6,5 – (18pti, 2/2, 2/4, 4/11) - Il suo quarto fallo fa, di fatto, finire la partita di Chieti.
Golden - voto 7 – (24pti, 8/11, 5/10, 2/4) - Ventela, ma facendo molta più fatica di quanto non dicano le cifre.
Allegretti - voto 5,5 – (3pti, -, 0/2, 1/1) - Poco da segnale, davvero poco.
Mortellaro - voto 6 – (17pti, 9/11, 4/9, -) - Benino nel procacciarsi liberi, ma Knox nemmeno si preoccupa di lui, quando c’è da segnare.
Piazza - voto 5,5 – (2pti, -, 1/1, 0/1) - Si perde per strada.
Fallucca - voto 5 – (0pti, -, -, 0/2) - Arrivato da poco, impalpabile.
Sergio - voto 5 – (4pti, 2/4, 1/5, 0/4) - Non la mette proprio, proprio mai.
Zucca - voto NG – (0pti, -, 0/1, -)
VERBA MANENT
Boniciolli - La nostra vittoria contro Recanati era stata, giustamente, definita un brodino. Questa qua la considero un po’ di più, intanto perché abbiamo visto la differenza tra quando riusciamo a giocare con la testa sgombra e quando invece giochiamo come se dovessimo andare davanti al plotone di esecuzione. Oggi è stata palpabile la differenza di atmosfera, quella che siamo riusciti a mettere in campo e girarla al pubblico (che continuo a ringraziare): quando ci si diverte e non si pensa al fatto che un tiro possa far arrivare terzi o quarti, le cose cambiano. Questi ragazzi hanno un vissuto cestistico temporalmente limitato, e certe cose non le possono sopportare. Venivamo da una orribile sconfitta, contro una squadra che come tutte quelle che vengono qua erano serene, hanno tirato bene, mentre noi con tre piccoli abbiamo rifornito di più Knox. Era una partita importante anche con me, l’ottantesima in Fortitudo da quando sono tornato, ed è la vittoria numero 56. Grazie alla società ho il 70% di vittorie, non mi sembra male in nemmeno due anni, con i gruppi fantastici che mi sono stati dati. Ora spero che si tragga insegnamento da questa partita, perché come ho detto ai miei giocatori da adesso fino alla sirena finale del derby, per chi vive come noi di basket e di competizione, vivere a Bologna questa atmosfera, 9000 persone, diretta su Sky, è come fare una settimana a Disneyland per un bambino. E’ la cosa più bella che ci può succedere, e se ci divertiremo sapremo fare il nostro basket per mettere in difficoltà la squadra prima in classifica e, detto senza polemica ma come semplice constatazione, retrocessa l’anno scorso. Se invece arriveremo pensando ad un peso insostenibile, partiamo sconfitti in partenza. Qualcuno ha scritto che il 2016 è stato un annus horribilis per noi, qualcuno che considero perfino equilibrato: non capisco, non è morto nessuno, vorrei capire da che prospettiva si può dare un giudizio del genere. Ma se è stato questo per noi, allora cosa deve essere stato per la Virtus, che sono retrocessi sedicesimi su sedicesimi? Si dovrebbe evitare di lasciare internet nelle mani di chi non fa un cazzo e non lavora: un diciannovenne legge queste cose e può chiedersi cosa debba fare di più. Se dico che manca un americano dicono che piango: ora non fustighiamoci come Frengo, altrimenti perderemo e la stagione sarà finita, da questa prospettiva. I nostri alti e bassi? Senza polemica, ma loro hanno Spizzichini, Michelori, Rosselli, Umeh, Lawson, Ndoja che rispetto alla grande: sono tutti esperti di questa categoria. Candi, quando sono arrivato, non era nei 10 di B2. Montano è stato preso perché non costava di appartamento, Campogrande era in C2, Italiano veniva tagliato da Piacenza ultima in Silver, Raucci retrocedeva in C1, Mancinelli giocava ad alto livello. Perché io insisto su questo gruppo di giovani, che lavorano, a volte li sfanculo ma poi li abbraccio? Perché questi, quando mai hanno vissuto una crisi? Nessuno. Chi mi vuole bene mi dice che ho sbagliato, dopo gara 5 di Brescia (finale per andare in A1 nel nostro annus horribilis), a dire che dovevamo ripartire da favoriti. Io volevo alzare l’asticella: Candi non deve aspettare i 27 anni per sentirsi dire che è maturo, me lo aspetto nei 16 nazionali per i prossimi Europei. E, in quella dichiarazione, dissi che avrei messo la firma per ripetere il cammino di Martelossi. Invece gli sfigatoni su internet queste cose non le pensano: le cose si costruiscono, il club si fida di me e ho detto che il nostro modello è Reggio Emilia, che batte Milano con Bonacini in quintetto. Reggio retrocesse, poi è risalita ed è dov’è. Avessimo voluto un pronto utilizzo, avremmo preso non dico Lawson, ma un altro Michelori, un altro Ndoja, un altro Spizzichini e un altro Rosselli. La nostra utopia è arrivare in A1 con Candi, come Tanjevic che rischiò di vincere lo scudetto con Gentile ed Esposito a 19 anni. E se anche la stagione non ci porterà alla promozione, l’anno prossimo avremmo gente cresciuta, abbiamo il veterano che è Ruzzier, un 93 che gioca infortunato. E’ la via più complicata: non posso arrabbiarmi se ogni tanto hanno dei passaggi negativi, voglio portare avanti qualcosa di concreto, non prendere cinque veterani, provare e ripartire daccapo l’anno dopo. Preparare il derby? Divertendosi, chiudendo i cellulari e godendocela.
Candi - Io cerco in tutte le partite di dare il massimo, il derby ci può dare carica maggiore e questo ci porta a voler anche coinvolgere il pubblico. L’attesa di questa gara? Noi fin qui abbiamo pensato partita per partita, a vincerle singolarmente, non sempre ci è riuscito, ma non penso che la cosa possa aver influito. Era importante vincere oggi, avvicinarci a venerdì con una vittoria era molto importante e siamo stati bravi a farlo contro una avversaria non facile. Ora pensiamo alla gara, siamo carichi. Come arrivarci? Estraniarsi da influenze esterne, pensare alla partita e stare concentrati su quello che il coach ci dirà di fare. Non pensando al contorno, che rischia di farci andare lontano dal pezzo. Sarà tutto bellissimo, dopo la partita la rivedrò tante volte, ma prima stiamo attenti.
(interviste raccolte da Gianfranco Lelli)
(Photo Fabio Pozzati)
Il video della conferenza stampa, realizzato da Laura Tommasini di Sportpress
Candi - voto 7,5 – (25pti, 2/2, 4/7, 5/7) - Non sembra essersi ingarbugliato nelle anche – forse – esagerate attenzioni di questi ultimi giorno, e se magari non siamo alla totalità di playmaking, almeno fa punti in tutti i modi possibili e immaginabili. Basta e avanza, almeno per oggi.
Montano - voto 6,5 – (13pti, 4/6, 0/2, 3/7) - Quasi a soffrire l’ingresso in quintetto, senza aver carte da sparigliare o simili. E allora deve aspettare che la faccenda si complichi, per tornare a far canestro ed esaltarsi.
Raucci - voto 7 – (3pti, -, -, 1/2) - Trovando in Golden un corpo a cui gravitare parte bene e di riflesso sta sveglio anche su palle vaganti e affini. Come dire, meglio i compiti di terza liceo che non quelli di terza media.
Mancinelli - voto 5,5 – (4pti, -, 2/6, -) - La compagna potrebbe raccontargli di Albano e Romina, di Nostalgia canaglia, e di tutta la letteratura sui borghi natii abbandonati e quindi ricordati con commozione. Forse per questo non infierisce contro Chieti.
Knox - voto 7,5 – (23pti, 3/4, 10/13, -) - Cifre discretamente sontuose, quasi a voler dire che se l’attacco gira, e se la palla gliela fanno arrivare, non è che ne arrivino risposte fallate. Prende la squadra sulle spalle, almeno davanti, forse fin troppo visto che, a tratti, lo servono più per inerzia che non per convinzione.
Ruzzier - voto 6,5 – (6pti, 4/4, 1/3, 0/4) - Gli assist a mettere il ragù sulla pasta. Poi vero che non guarda il canestro, ma se i compagni sono pronti ad ascoltarlo, allora va bene lo stesso.
Campogrande - voto 5,5 – (0pti, -, -, 0/1) – Quando la barca prende acqua non sembra avere ben chiaro dove poter andare a bussare per i salvagenti.
Italiano - voto 6,5 – (11pti, -, 1/4, 3/6) - Per un po’ è meglio nella balistica che non nell’ormonale, ma c’è solidità senza bisogno di far facce brutte e cattive. Poi però esagera nel credersi la reincarnazione di Larry Bird.
Gandini - voto 6 – (4pti, 2/2, 1/1, -) - Gloria anche per lui, con un cesto in rovesciata accolto con gioia ed esaltazione.
Costanzelli - voto NG – Due stoppate, date, in un amen.
PROGER CHIETI
Venucci - voto 5,5 – (10pti, 2/2, 1/3, 2/7) - Evapora piano piano.
Davis - voto 6,5 – (18pti, 2/2, 2/4, 4/11) - Il suo quarto fallo fa, di fatto, finire la partita di Chieti.
Golden - voto 7 – (24pti, 8/11, 5/10, 2/4) - Ventela, ma facendo molta più fatica di quanto non dicano le cifre.
Allegretti - voto 5,5 – (3pti, -, 0/2, 1/1) - Poco da segnale, davvero poco.
Mortellaro - voto 6 – (17pti, 9/11, 4/9, -) - Benino nel procacciarsi liberi, ma Knox nemmeno si preoccupa di lui, quando c’è da segnare.
Piazza - voto 5,5 – (2pti, -, 1/1, 0/1) - Si perde per strada.
Fallucca - voto 5 – (0pti, -, -, 0/2) - Arrivato da poco, impalpabile.
Sergio - voto 5 – (4pti, 2/4, 1/5, 0/4) - Non la mette proprio, proprio mai.
Zucca - voto NG – (0pti, -, 0/1, -)
VERBA MANENT
Boniciolli - La nostra vittoria contro Recanati era stata, giustamente, definita un brodino. Questa qua la considero un po’ di più, intanto perché abbiamo visto la differenza tra quando riusciamo a giocare con la testa sgombra e quando invece giochiamo come se dovessimo andare davanti al plotone di esecuzione. Oggi è stata palpabile la differenza di atmosfera, quella che siamo riusciti a mettere in campo e girarla al pubblico (che continuo a ringraziare): quando ci si diverte e non si pensa al fatto che un tiro possa far arrivare terzi o quarti, le cose cambiano. Questi ragazzi hanno un vissuto cestistico temporalmente limitato, e certe cose non le possono sopportare. Venivamo da una orribile sconfitta, contro una squadra che come tutte quelle che vengono qua erano serene, hanno tirato bene, mentre noi con tre piccoli abbiamo rifornito di più Knox. Era una partita importante anche con me, l’ottantesima in Fortitudo da quando sono tornato, ed è la vittoria numero 56. Grazie alla società ho il 70% di vittorie, non mi sembra male in nemmeno due anni, con i gruppi fantastici che mi sono stati dati. Ora spero che si tragga insegnamento da questa partita, perché come ho detto ai miei giocatori da adesso fino alla sirena finale del derby, per chi vive come noi di basket e di competizione, vivere a Bologna questa atmosfera, 9000 persone, diretta su Sky, è come fare una settimana a Disneyland per un bambino. E’ la cosa più bella che ci può succedere, e se ci divertiremo sapremo fare il nostro basket per mettere in difficoltà la squadra prima in classifica e, detto senza polemica ma come semplice constatazione, retrocessa l’anno scorso. Se invece arriveremo pensando ad un peso insostenibile, partiamo sconfitti in partenza. Qualcuno ha scritto che il 2016 è stato un annus horribilis per noi, qualcuno che considero perfino equilibrato: non capisco, non è morto nessuno, vorrei capire da che prospettiva si può dare un giudizio del genere. Ma se è stato questo per noi, allora cosa deve essere stato per la Virtus, che sono retrocessi sedicesimi su sedicesimi? Si dovrebbe evitare di lasciare internet nelle mani di chi non fa un cazzo e non lavora: un diciannovenne legge queste cose e può chiedersi cosa debba fare di più. Se dico che manca un americano dicono che piango: ora non fustighiamoci come Frengo, altrimenti perderemo e la stagione sarà finita, da questa prospettiva. I nostri alti e bassi? Senza polemica, ma loro hanno Spizzichini, Michelori, Rosselli, Umeh, Lawson, Ndoja che rispetto alla grande: sono tutti esperti di questa categoria. Candi, quando sono arrivato, non era nei 10 di B2. Montano è stato preso perché non costava di appartamento, Campogrande era in C2, Italiano veniva tagliato da Piacenza ultima in Silver, Raucci retrocedeva in C1, Mancinelli giocava ad alto livello. Perché io insisto su questo gruppo di giovani, che lavorano, a volte li sfanculo ma poi li abbraccio? Perché questi, quando mai hanno vissuto una crisi? Nessuno. Chi mi vuole bene mi dice che ho sbagliato, dopo gara 5 di Brescia (finale per andare in A1 nel nostro annus horribilis), a dire che dovevamo ripartire da favoriti. Io volevo alzare l’asticella: Candi non deve aspettare i 27 anni per sentirsi dire che è maturo, me lo aspetto nei 16 nazionali per i prossimi Europei. E, in quella dichiarazione, dissi che avrei messo la firma per ripetere il cammino di Martelossi. Invece gli sfigatoni su internet queste cose non le pensano: le cose si costruiscono, il club si fida di me e ho detto che il nostro modello è Reggio Emilia, che batte Milano con Bonacini in quintetto. Reggio retrocesse, poi è risalita ed è dov’è. Avessimo voluto un pronto utilizzo, avremmo preso non dico Lawson, ma un altro Michelori, un altro Ndoja, un altro Spizzichini e un altro Rosselli. La nostra utopia è arrivare in A1 con Candi, come Tanjevic che rischiò di vincere lo scudetto con Gentile ed Esposito a 19 anni. E se anche la stagione non ci porterà alla promozione, l’anno prossimo avremmo gente cresciuta, abbiamo il veterano che è Ruzzier, un 93 che gioca infortunato. E’ la via più complicata: non posso arrabbiarmi se ogni tanto hanno dei passaggi negativi, voglio portare avanti qualcosa di concreto, non prendere cinque veterani, provare e ripartire daccapo l’anno dopo. Preparare il derby? Divertendosi, chiudendo i cellulari e godendocela.
Candi - Io cerco in tutte le partite di dare il massimo, il derby ci può dare carica maggiore e questo ci porta a voler anche coinvolgere il pubblico. L’attesa di questa gara? Noi fin qui abbiamo pensato partita per partita, a vincerle singolarmente, non sempre ci è riuscito, ma non penso che la cosa possa aver influito. Era importante vincere oggi, avvicinarci a venerdì con una vittoria era molto importante e siamo stati bravi a farlo contro una avversaria non facile. Ora pensiamo alla gara, siamo carichi. Come arrivarci? Estraniarsi da influenze esterne, pensare alla partita e stare concentrati su quello che il coach ci dirà di fare. Non pensando al contorno, che rischia di farci andare lontano dal pezzo. Sarà tutto bellissimo, dopo la partita la rivedrò tante volte, ma prima stiamo attenti.
(interviste raccolte da Gianfranco Lelli)
(Photo Fabio Pozzati)
Il video della conferenza stampa, realizzato da Laura Tommasini di Sportpress