Valerio Cucci è stato ospite di Vitamina F, il programma di Radio Nettuno Bologna Uno.

“Siamo un gruppo totalmente nuovo costruito in pochissimo tempo. La Supercoppa è stata difficile a causa di una preparazione atletica molto dura, ed i risultati sono tardati ad arrivare. La sconfitta di Cento non l’ho digerita, in quanto non è stata una loro vittoria ma una nostra sconfitta. Le ultime due gare invece hanno testimoniato il fatto che ora stiamo molto bene.

L'ambientamento. “Nonostante sia un gruppo nuovo, mi trovo bene con tutti. Fantinelli ed Aradori, che sono qui da anni, ci aiutano ad introdurci nel mondo Fortitudo.”

L'arrivo a Bologna. “Giocare con la Fortitudo è sempre stato un piccolo sogno nel cassetto. È stata una finestra che si è aperta all’improvviso in quanto ero sotto contratto con Scafati. Purtroppo, loro poi - anzi per fortuna direi a questo punto - non hanno voluto confermarmi, e quindi ho colto molto volentieri questa opportunità che si è presentata quasi casualmente. Essere qui a Bologna, la mia seconda città, è veramente un sogno”.

Le favorite? “La serie A2 è il campionato più difficile che c’è in Italia. Ci sono tante squadre che possono competere, e quello delle sorprese come lo scorso anno Scafati. Le favorite al momento sono Cremona, Treviglio, Udine e Cantù. Noi siamo lì, senza pressioni, ma lavorando duramente possiamo fare bene.”

I vostri obiettivi? “Non abbiamo un obiettivo prefissato. Il primo è quello di rimanere nella categoria, il secondo potrebbe essere quello di affacciarsi alla finestra play off e dopo sarà tutto in divenire. L’obiettivo si costruisce giorno dopo giorno con il lavoro in palestra”.

Un giudizio sul coach. “Il suo curriculum parla per sé. Conosce tanto la pallacanestro e tornare a Bologna potrebbe essere un’occasione di rilancio. Si è rimesso in gioco. Nella nostra prima chiacchierata a luglio, ho trovato una persona molto schietta, felice di avermi in gruppo. C’è un buon rapporto, lo stimo come coach e solo venendoci tutti incontro potremmo toglierci delle soddisfazioni”

Cosa puoi portare a questa squadra? “In Fortitudo posso portare mentalità. Lo scorso anno con Scafati è stato un campionato incredibile; non partivamo come favoriti, però abbiamo legittimato il primo posto fin dalla prima palla a due a San Severo. E’ stata una favola, due anni unici. Anche qui a Bologna vorrei portare questa disciplina e desiderio di arrivare con la giusta mentalità fino alla fine del campionato”

I tifosi? “Sono unici, ti danno quel magnetismo che ti permette di percepire l’amore che hanno per questa maglia. Non ci hanno chiesto risultati, ma disciplina, dedizione e massimo rispetto per la maglia. Posso assicurare che avverrà, e spero si veda già dalle nostre prime uscite stagionali. So che c’è un buon rapporto, ma dovremmo essere noi a mantenerlo e costruirlo ogni giorno. Devo dire davvero grazie per l’amore che dimostrano e bello sapere che le persone ci stanno vicine”.

Avete vinto la prima trasferta. “La vittoria a San Severo vale quattro punti. È un campo difficile, nel quale molte squadre perderanno punti. Ci portiamo dietro la capacità di imporre il nostro gioco anche in trasferta senza subire l’avversario, mentre dovremo migliorare nei rimbalzi. Credo sia fisiologico; è difficile trovare ora una squadra dominante. Ma ora come ora valgono solo i due punti, e quindi preferisco giocare male come contro Chiusi ma vincere, piuttosto che giocare bene e perdere come a Cento”.

(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)

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