Il doppio ex Walter Magnifico è stato sentito da Luca Aquino del Corriere di Bologna. Un estratto dell’intervista.

“La rivalità tra Virtus e Pesaro? Un passato remoto, ormai, però è sempre bello ricordarlo. Andrò alla partita con la grande curiosità di vedere Teodosic giocare dal vivo, un giocatore immenso con una carriera che parla da solo, ammirarlo nel campionato italiano è una gioia. Poi c'è la voglia di vedere Pesaro finalmente al completo, cosa saranno in grado di fare questi ragazzi contro una corazzata.
Le star del passato? Era un'epoca nella quale si potevano avere solo due americani, quindi si pescava il meglio. I vari Richardson, Daye, Fredrick che ha giocato su entrambe le sponde, per non parlare quando ero ancora più giovane di McMillian e altri campioni che mi hanno fatto innamorare del basket. Ora ce ne sono di meno, è per questo che corro a vedere Teodosic. Aumentando il numero degli stranieri, la qualità media si è abbassata. Adesso dalla Nba portano via i migliori talenti dall'Europa, perché si sono accorti che il gap si è ridotto se escludiamo le superstar. La produzione di grandissimi giocatori dai college si è ridotta ed è più raro vedere dei campioni come accadeva negli anni 70-80-90.
Le sfide tra Bologna e Pesaro? Partite epiche, fino al 1994 per una quindicina d'anni le sfide con la Virtus o Milano erano le più attese qui a Pesaro. Anni belli, a cominciare dal canestro di Zampolini nella semifinale 1981-82 che ci proiettò per la prima volta in finale scudetto, per finire con lo scontro McCloud-Coldebella negli spogliatoi durante la finale del 1994. In questi due episodi sono racchiusi 14 anni di sfide che non vedevi l'ora di affrontare per poterti misurare con grandi campioni.
Il mio anno in Virtus? Ho un bellissimo ricordo, vincemmo anche la Coppa Italia. Sono stato accolto benissimo, una parentesi di un anno vissuto con la mia famiglia in una positività estrema”

1400 ISCRITTI PER IL CANALE TELEGRAM DI BOLOGNABASKET
LO SFOGO DI MATTEO BONICIOLLI