Se quella di Belgrado era stata troppo brutta per essere vera, la Virtus di Madrid ha fatto vedere quello che potrà essere. E l’ha fatto sul campo del Real Madrid, non esattamente una squadra qualsiasi, nonostante le tante assenze. I bianconeri sono stati bravi a reggere l’urto iniziale, il gap a rimbalzo e i falli precoci di Jaiteh e Mickey. Bako è stato eccellente, ma non solo lui. Il lavoro su un mostro sacro come Tavares è stato intenso, ed equamente distribuito tra tutti i lunghi. E poi, l’attacco finalmente ha iniziato a girare anche in Eurolega, con un secondo tempo da 54 punti, 27 per quarto. 95 alla fine, non male per una squadra che finora in Eurolega non era mai riuscita ad arrivare a 70.
Tutti gli esterni impiegati da Scariolo hanno dato un contributo, in difesa e in attacco. Anche Teodosic, usato come arma tattica e lucido nel finale, con canestro, due liberi e anche un recupero. Lundberg e Cordinier hanno guidato, e le schiacciate del francese e di Bako in hanno mandato un segnale forte. La Virtus c’è.

Ora non bisogna esaltarsi, così come non bisognava deprimersi dopo Belgrado. La stagione è lunga e l’equilibrio è fondamentale. Ma di sicuro ieri si sono visti i primi barlumi di quel che la Segafredo 2022-23 potrà essere, anche in Eurolega. Servirà il contributo di tutti, anche di Shengelia - il cui rientro è stato rinviato - e di chi ieri per scelta tecnica è stato a sedere, ovvero Belinelli e Mannion. Si torna in campo già domani a Sassari, a meno di 48 ore di distanza. Sarà il primo big match del campionato. Recuperare e resettare è un imperativo.

A Sassari si gioca domani alle 18, diretta Eurosport 2, Eleven e Nettuno Bologna Uno.

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