VERBA MANENT

Boniciolli - Tranne l’infortunio a Candi, imprevisto doloroso per chi è già senza un americano, tutto è andato come prevedevo. Non sono dispiaciuto, alla luce della gara vista stasera e del basket che Treviso ha espresso in stagione, è stata la nostra gara uno ad essere importante. Ora vediamo se vince la tradizione di Treviso che recupera da una sconfitta in gara 1 o quella nostra per cui chiudiamo le serie al Paladozza. Noi abbiamo la fortuna di poterci confrontare anche con i playoff della serie A, dove ci sono squadre ben diverse da noi, e ho visto Reggio perdere di 45 ad Avellino andare in finale. Era ovvio che una squadra così ben allenata avrebbe reagito, sarebbe stato da manicomio pensare che ci avrebbero steso un tappeto rosso. So che qualche nostro tifoso sarà arrabbiato per questa sconfitta, ma l’anno scorso di questi tempi giocavamo un playoff in quarta serie con Montichiari, ora giochiamo davanti a seimila persone. Il nostro lavoro deve essere valutato sul lungo periodo: in tempi non sospetti, dopo gara 1 con Agropoli, dissi malinterpretato che per me il campionato era finito. Intendevo che più di così dai miei non potevo aspettarmi, ma un anno fa eravamo 0-2 con Costa Volpino, e quindi sarei scriteriato ad arrabbiarmi per una sconfitta con Treviso. Siamo 1-1, ora giocheremo due partite in un palasport che sarà caldo come questo, mi rode che abbiamo giocato senza Flowers, ovvero regalare Abbott a Treviso, e giocheremo senza Candi, come regalare Fantinelli. Ecco, immaginate Treviso nelle nostre condizioni. Ma il nostro mestiere è questo: speriamo nella sua caviglia, altrimenti giocherà qualche altro. Noi allenatori passiamo la vita a dire ai giocatori di stare attenti, di non distrarsi, di non mollare, poi ti ritrovi sotto di tanto: mi è capitato, ma un allenatore non può agire sul subconscio dei giocatori, dubito che qualcuno ci sia mai riuscito. E’ una serie con giovani che giocano, e non sono in panchina solo per evitare multe, e sia noi che Treviso abbiamo buoni giovani e giocatori esperti attorno. Io questa serie la vedo come una finale, con questi ragazzi in campo e noi allenatori attorno. Non posso definirmi deluso: so quanto vale Treviso, so che non posso fare altro per il subconscio dei giocatori, sono contento di essere 1-1 e so che fino ad oggi vincere al Paladozza è complicato. Se poi oltre a Flowers e Candi arrivano le cavallette o altre robe alla Nostradamus non so, ma andiamo avanti. Daniel? Glielo ho spiegato: qui lui gioca e io alleno. Io sono il primo tifoso dei miei giocatori, ma se lui difende contro uno che ne mette 18, lo tolgo e lui protesta, allora la prossima volta per lui c’è un biglietto di sola andata per gli Stati Uniti.

Pillastrini - Sinceramente faccio un grandissimo in bocca al lupo a Candi, non vorrei che questa serie perdesse un protagonista. Leonardo si merita di giocarla. In gara-1 siamo stati bruttini, oggi abbiamo giocato meglio e loro un po’ peggio. La prossima però si riparte dallo 0-0 e non ho illusioni che questo scarto nel punteggio sia significativo. Abbiamo aggiustato quello che era andato male, oggi ci è riuscito tutto. Non abbiamo mai smesso di spingere sull’acceleratore. L’avevo detto in tempi non sospetti, il fattore campo in gara-1 conta poco, è soprattutto l’impatto mentale che fa la differenza. Oggi Fantinelli ha giocato con 38 e mezzo di febbre, ma ha fatto benissimo e nessuno se ne è accorto (10 punti e 7 assist in 18:45); Negri invece, come anche nelle prime due partite, non sarà al top a causa di un problema che non guarisce velocemente. Mi dispiacerebbe se a Bologna non ci fossero i nostri tifosi, perché sono fondamentali anche in trasferta. Comunque noi con la bolgia ci esaltiamo, penso mi preoccuperebbe di più di giocare in una palestrina vuota.

(Photo by Fabio Pozzati / Iguana Press / Fortitudo Pallacanestro Bologna)
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