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(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)
(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)

Forse non sarà mai ospite a Sanremo, ma Alice Cooper, ieri, era al Paladozza con il suo Welcome to my nightmare. Quello che succede alla Fortitudo, che di fatto si risveglia dopo un mese e mezzo di vittorie consecutive e che ora scopre di non essere immune dall'inevitabile virus che in A2 ha toccato tutte le squadre: ovvero, che prima o poi un momento non positivo arriva. Magari coperto prima dal fatto che comunque si vinceva (calendario non difficile, gare casalinghe) benchè Caja monitasse che c'era più risultato che non prestazione. Poi è arrivata Pesaro, e una domenica strana: prima, la Effe stava vincendo senza capire bene come. Ma alla fine ha perso, senza altrettanto capire come. In balia quindi delle onde e senza personalità, ecco, subendo la gara senza farla. Aggrappata ad un Mian che come in altre occasioni si è preso la squadra in spalla (deve essere un must, contro Pesaro, l'uno contro tutti: all'andata era capitato ad Aradori), arrivata davanti e poi, come diceva Giorgia, è stato come morire.

Ora si aprono un bel po' di strade, perchè le sibilline frasi a fine gara di Caja hanno fatto capire che qualcosa non gli va bene: accusa a certi giocatori, e non è difficile capire dove si stia andando a parare visto come dagli strali sono stati esonerati Vencato, Panni e (in parte) l'incolpevole Thomas. E' chiaro da un po' che Fantinelli e Freeman siano a corto di ossigeno, mentre Bolpin vive di sinusoidi e Aradori paga la rincorsa alla buona condizione , omettendo la posizione di Battistini che è sempre preferito nel ballottaggio a Menalo ma con poca convinzione (nelle ultime 4 7' di media e solo virgole). Ma cosa voglia dire il devo parlarne con la società, ci sono situazioni da aggiustare è davvero tutto da spiegare.

Sei bellissimo - Mian ha fatto partita da solo, Vencato si è tolto le bende dei problemi inguinali smuovendo le acque e, infine, Panni quando ha capito che in campo ci poteva stare (per forza o per amore) aveva dato una bella scossa. Il resto, ahi, no. Ah, e il ritorno in parterre di Teo Alibegovic, dopo assenza per malattia.

In altomare - Era necessario, col senno di poi, dare l'ultimo tiro ad un Aradori che aveva passato 39'57" a metà tra la panchina e il vagare per il campo senza una iniziativa che una, e che era tornato in campo non certo caldo? Poi, detto di Fantinelli e Freeman, è evidente che Thomas non riesce a togliersi i panni del gregario, anche quando ci sarebbe necessità di altro. Benchè abbia avuto il plus/minus migliore di tutti. Boh. E mercoledì si torna in campo.

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