Antimo Martino è stato sentito da Enrico Schiavina per il Corriere. Un estratto dell'intervista.

"La chiusura era nell'aria, lo sapevamo tutti. Ma per quanto fossi pronto, sapere ufficialmente che il campionato è finito mi ha messo molta amarezza. È passato giusto un mese dall'ultima volta che ho visto i ragazzi di persona, il sabato prima della trasferta di Brescia, 7 marzo. Quella sera ci siamo lasciati parlando di basket, nessuno poteva immaginare che da lì in avanti ognuno sarebbe rimasto a casa sua.
Il discorso di fine stagione? Col presidente abbiamo pensato che fosse giusto farlo lo stesso, online. Organizzeremo una chiamata collettiva, a un orario in cui possano partepipare anche quelli che sono già in America. Giusto salutare e ringraziare tutti.
Ci lasceremo con la certezza di aver fatto una stagione bellissima, ma anche col dispiacere di vederla troncare così, sul più bello. Stava arrivano uno dei periodi più intensi, la corsa ai playoff: resterà la curiosità di sapere come sarebbe finita.
Come rinnovare il basket? Capisco chi parla di selezione naturale dei club, ma penso che debba esserci un coordinamento dall'alto. Non solo della serie A, ma di tutto il sistema: in A2 ci sono troppe squadre, per me dovrebbe tornare a un girone solo, come la B che ha 64 squadre e 4 gironi, una follia. Poi lo so che ci saranno società penalizzate, penso alla mia amata Ravenna che stava dominando il suo girone, però credo sia il momento di ragionare per un obiettivo comune, pensando prima al miglioramento del prodotto tecnico, allo sviluppo dei giocatori giovani, che al rischio di contenziosi legali. Vorrei che parlassero di più quelli che stanno sul campo e un po' meno gli avvocati"


(Foto Legabasket)


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