Diouf: con l'infortunio dell'anno scorso è scattato qualcosa. Le occasioni arrivano e devi farti trovare pronto

Momo Diouf è stato intervistato da Piero Guerrini su Tuttosport.
Un estratto delle sue parole.
Cosa è cambiato in quessta stagione? "Sicuramente, già dall'anno scorso quando mi sono fermato a metà stagione, sono stati 5 mesi senza giocare a basket e qualcosa è scattato. Mi ha motivato lo stop, sono arrivato a Bologna cercando di fare bene, di essere utile alla squadra in qualsiasi modo. Sono sempre convinto che poi occasioni arrivano e devi farti trovare pronto. Perché la Virtus? L'offerta è arrivata un po' in extremis. Eravamo in trattativa con altri e non ho avuto dubbi.
Era convinto di poter fare così bene? "All'inizio no, però comunque ho visto che lavorando sodo si potevano cogliere le occasioni e ritagliarsi spazio".
In cosa è maturato in questo anno? "Bisogna lottare, ma più che altro direi che mi sono mentalizzato per fare bene, ho incanalato la mia volontà, non soffermandomi troppo sugli errori. Poi ho anche amici, persone che mi aiutano se si passano momenti difficili. Tecnicamente cerco di migliorare le letture e il tiro. Voglio diventare specialista del mid range e poi ampliare il raggio fino al tiro da tre"
Dove potete arrivare con la Nazionale e con la Virtus? Con l'Italia speriamo più lontano possibile, all'Europeo. Ce lo meritiamo. Vogliamo battere anche l'Ungheria, che arriva molto motivata, si gioca l'Europeo. E arrivare più in là che si può dando tutto, vale anche per la Virtus".
La chiave per la sua volta è stato l'infortunio? "In un certo senso sì, in quei momenti mi sono reso conto meglio di cosa potevo fare, ho avuto tempo per riflettere e imparare un po' di cose su di me. Io credo che ogni cosa che accade abbia un senso nella vita".