Il modo più fortitudino di perdere la partita che, ora, rende davvero disperata la corsa alla salvezza. Quello per cui si parte bene, si fa sempre canestro, poi ci si fa recuperare tutto. Con un play titolare giubilato dopo 7' e con una coppia di lunghi di ruolo che è l'ormai impresentabile Groselle e l'incolpevole Borra come unico cambio. Cosa che porta ad un mesto 19-43 (diciannove a quarantatre) a rimbalzo. Riuscire a tornare avanti grazie ad una interferenza su tiro di Feldeine. Perdersi un quasi 40enne per un fallo rivedibile e che porta Delfino, tu quoque, a mettere i due liberi del sorpasso. E vedere il bomber designato che, dopo una gara quasi perfetta, rifiuta il tiro decisivo, sebbene liberato in area e con possibilità di cercarsi falli, scarica - sotto di 1 - alla ricerca del tiro da 3 di uno con il 30% in stagione e non certo designato per questa missione. Tutto, in una piazza non banale come Pesaro. Ho finito, vostro onore.

Poco da strapparsi i capelli, quelli che sono rimasti, per una retrocessione che ora necessiterebbe di miracoli per essere evitata: questa è la squadra, questa è la guida, questi i difetti strutturali che si portano avanti dalla Supercoppa, e continuare a pensare che la situazione di classifica sia figlia di allineamenti astrali o sfortune infinite, con altrettanto infinite autoassoluzioni, non aiuta. Quattro giornate alla fine, il dover fare in poche settimane quello che non si è trovato in tanti mesi, dover gufare le altre con ugual pressione: c'è ancora margine, si potrà ancora sperare in una minima azione difensiva, in scelte illuminate, in giocatori coordinati, in almeno un libero di Groselle eccetera eccetera? Forse sì. Ma forse no.

Più su - I 32 minuti meno 3 secondi offensivi di Aradori. O l'attacco di Feldeine. Fine, basta.

Spalle al muro - Tutto il resto. Gli ultimi 3 secondi. Il 90% ai liberi di Benzing, in stagione (46/47 negli ultimi mesi), che porta a 3 tragici errori nella gara decisiva. Chi ha depauperato il settore lunghi. Groselle. E ancora Groselle. Durham. E ancora Groselle. Tutti quelli che hanno costruito, a veder le statistiche, la peggior Fortitudo (parametrata alla categoria) di tutti i tempi. Perchè il penultimo posto in serie A sarebbe, appunto, il peggior risultato di tutti i tempi, o quasi. Ah. e che Delfino non ci riprovi, a re-imboscarsi alle feste: ok il non fare autocanestro come gli si era scherzosamente chiesto, ma quelle due coltellate, ahilui, ahinoi. E' il Delfino che ci ha separati, parafraserebbe George McFly.

(foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)

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