CARRARETTO: RESPONSABILITÀ PER I VECCHI E DISPONIBILITÀ PER I NUOVI. C’E’ VOGLIA DI GIOCARE INSIEME
Durante la serata di presentazione a Torreverde per il nuovo sponsor e per la nuova divisa, ha parlato alla stampa il general manager della Fortitudo Marco Carraretto.
Prime settimane per la nuova Fortitudo, sensazioni? “Le sensazioni sono positive, c’è grande disponibilità sia da parte di chi è rimasto e sia da parte di chi è arrivato quest’anno. Ci sono grandi stimoli da parte di tutti, da parte mia in primis. C’è voglia di giocare insieme, tra l’altro con un gioco completamente nuovo rispetto all’anno scorso. Credo che i tifosi potranno vedere una squadra che non mollerà mai neanche un centimetro in campo. Il Paladozza sarà come sempre un fortino che dovrà diventare inespugnabile: vincere in casa sarà una parte importante del campionato, vincere in trasferta farà fare il salto di qualità alla squadra. Partire con la certezza del Paladozza è importantissimo.”
Hasbrouck e Leunen portano ancora più esperienza: “L’anno scorso non hanno pagato le scelte di giocatori stranieri nuovi per questo campionato. Quest’anno abbiamo voluto puntare su giocatori esperti del campionato e del basket italiano. I senatori dello scorso anno dovranno trascinare la squadra e far capire cosa significa Fortitudo e far capire come si lavora. Quindi c’è grande responsabilità per chi è rimasto ed è voluto rimanere e grande disponibilità da partire dei nuovi per partire subito bene, ad iniziare dalla Supercoppa.”
Oltre la Fortitudo che campionato sarà? “Ci sono tante altre ottime squadre. Bisognerà vedere quale sarà l’unione della squadra e come i giocatori si troveranno insieme. Sulla carta ci sono tante compagini che, come noi, possono ambire a fare un campionato di vertice: Treviso, Udine, Verona. Bisognerà poi vedere in pre-season e ad inizio campionato come giocheranno insieme.”
Cosa può dare l’arrivo di Fucka? “Può sicuramente creare una base di giovani utile anche per la prima squadra. I cicli sono continui, il basket è uno sport bellissimo ma ogni tanto bisogna fare i conti con l’anagrafe. Avere una persona della sua esperienza nel settore giovanile può essere un bel salto di qualità per costruire nuovi talenti.”