LA PRESENTAZIONE DI OLIVER LAFAYETTE

Il nuovo playmaker della Virtus, Oliver Lafayette, è stato presentato alla palestra Porelli.
Ecco le parole degli intervenuti.

Oliver Lafayette - Sono felice, dell'organizzazione e dell'opportunità concessami, di essere qui. Felice che questo club mi abbia scelto, mi metto a disposizione dei compagni e dell'allenatore. Non importa il minutaggio, farò tutto ciò che serve per vincere.

Molte volte hai segnato i tiri fondamentali per vincere le partite: ami quel tipo di pressione? Sì, amo la pressione di quei momenti, in cui mi trovo a mio agio. Se il coach mi darà la possibilità di avere la palla in mano lo farò ben volentieri.

Ritrovi Alessandro Gentile. Gentile è un bravissimo giocatore, un grande amico. Per la stazza che ha può giocare a qualunque livello: mi trovo molto bene con lui. Penso possa essere per tutti noi un valore aggiunto.

Gli ingredienti per vincere nel basket italiano ed europeo? Bisogna giocare insieme, la squadra deve essere unita. Il segreto è giocare insieme anche nei momenti difficili.

Che compiti ti ha chiesto il coach? Essere un leader, il playmaker di questa squadra.

Perché il numero 20? È stato il numero di mio padre quando giocava a basket. Ci sono molto affezionato per questo motivo.

Julio Trovato - Come ho detto in altre occasioni, una volta finito il mercato degli italiani avevamo necessità di avere un giocatore che avesse caratteristiche diverse da Stefano Gentile ed eventualmente poter giocare anche con lui in un quintetto basso. Ha l'esperienza e la personalità per giocare momenti importanti della partita, e per noi è un giocatore perfetto, che può giocare sia da play che da combo. Ho preso in mano la trattativa in maniera decisa e nel giro di una giornata abbiamo concluso l'operazione. Siamo molto felici e quindi contenti di avere Oliver con noi.

Valeriano D'Orta - E' stato naturale il modo in cui ha approcciato in palestra il nuovo ambiente e ha salutato i nuovi compagni, tutti indistintamente.

Il video integrale della presentazione, grazie a Laura Tommasini di Sportpress.