Il dopopartita di Virtus - Trento

E’ stata una partita strana e non facile, ma quello che contava era vincerla, e la Virtus ci è riuscita, si è ripresa la testa della classifica e ha fatto un altro passo avanti verso il primo posto. Trento non è una squadra facile da affrontare, come ha detto anche Ivanovic nel post gara, dato che gioca sostanzialmente senza centri di ruolo. I bianconeri - sulle ali di Cordinier, Belinelli e Polonara - hanno comunque sempre condotto la partita, arrivando anche al +15. E l’unico rimpianto è quello di non aver ribaltato anche la differenza canestri, con l’Aquila che nel finale è tornata fino a -5, con il talento di due giocatori davvero interessanti e che probabilmente saranno al centro del mercato, Ellis e Niang. In ogni caso, la Segafredo ha sempre più il destino tra le sue mani, e finora gli scontri diretti in casa li ha vinti tutti. Anche Brescia e Trapani, le altre rivali di alta classifica, dovranno venire a Bologna.

Per il resto, la squadra ormai ha certezze consolidate, e alcuni oggetti misteriosi. Grazulis ieri ha giocato soli 2’, anche perchè Akele ha fatto una partita solida. Tucker, spesso schierato fuori ruolo da numero quattro, fa quello che può (che non sembra molto) con tanta voglia ma ancora più confusione. E Holiday sembra sempre più un corpo estraneo alla squadra. Di sicuro il suo acquisto non ha migliorato le capacità al tiro della squadra, anche ieri abbastanza deficitarie, a parte l’ottimo 3/5 di Belinelli. Tra meno di un mese dovrebbe tornare Clyburn, e viene facile pensare che il bimestrale di Holiday non sarà rinnovato. 

Il roster è questo, e probabilmente resterà questo fino alla fine: se sarà sufficiente a vincere lo scudetto, desiderata di tutti e promessa di Ivanovic, lo si vedrà. Di sicuro, ai playoff è meglio partire dalla prima posizione, e la Virtus sta lavorando bene per farlo.