Il presidente della Fortitudo Christian Pavani, ospite ad un convegno al Museo dell'Industria su "L'importanza del gioco di squadra", è stato intervistato da Giacomo Bianchi per Nettuno TV.
Ecco le sue parole:

Sono onorato molto onorato di essere a questa tavola rotonda, è un titolo che viene cucito addosso a noi. Il nostro obiettivo è far parte di un gioco di squadra, non solo i ragazzi che vanno in campo, ma tutta l'azienda Fortitudo. I ragazzi devono essere nelle condizioni di stare bene, ma anche tutto lo staff deve metterli in condizione di vivere bene Bologna, organizzando bene le trasferte, il settore giovanile... E' tutto un gioco di squadra e quando c'è gioco di squadra non si cade mai.

Quanto è cresciuta la Fortitudo sotto questo aspetto? I numeri lo fanno vedere, anche se il primo anno di rinascita c'erano già 3200 persone che volevano vedere questo progetto. Oggi siamo 4800, ma solo perchè ci dobbiamo fermare, abbiamo un palazzo da 5500 sempre tutto esaurito. Le cose che abbiamo fatto sono passettini piccoli, ma che hanno fatto credere che questa avventura era un'avventura seria. Questo ci dà sempre più responsabilità per costruire un club importante, che stia in piedi da solo e che non abbia più quegli scivoloni di 5 anni fa ma che possa reggere in piedi un club con le proprie finanze. Questo è il sogno mio, della Fondazione e dei tifosi della Fortitudo.

Tempi per la Fondazione? Entro fine anno si sapranno tutte le cose della Fondazione. Sta andando come deve andare. Roberto Melloni e Gianluca Muratori stanno facendo un lavoro stupendo, io mi occupo della parte sportiva, sono molto contento e orgoglioso. Anch'io ho fatto una scalata che mi dà grandissima responsabilità ma che mi riempie di gioia.

VALERIANO D'ORTA: LA SOCIETA' HA FATTO UNA VERIFICA SULL'ANDAMENTO DI GUIDO, DECISIONE PRESA PER LA SALVAGUARDIA DEGLI OBIETTIVI SOCIETARI
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91