VIRTUS - MILANO, PAGELLE E INTERVISTE
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA
Umeh voto 5.5 - Ci prova, e in attacco fa il suo. Dietro però soffre contro avversari che lo sovrastano fisicamente.
Baldi Rossi voto 4.5 - Partita di enorme sofferenza, anche perché viene schierato da “5” contro avversari che fisicamente lo sovrastano.
Ndoja voto 6 - Lotta. Sempre, comunque e su ogni palla.
Lafayette voto 5.5 - Doppia cifra e 6 assist, però spesso – troppo spesso – gioca sopra le righe e forza varie volte palloni che avrebbero potuto riavvicinare i suoi.
Aradori voto 6.5 - Brutte cifre, ma è uno dei pochi che fa canestro, e aggiunge anche 7 rimbalzi e 4 assist. Il suo lo fa.
Lawson voto 4.5 - Troppo morbido dietro, viene bocciato da coach Ramagli.
Slaughter voto 7 - Nettamente il migliore, e non a caso è uno abituato a questi livelli. 17+7, sempre pericoloso, ed è uno dei pochi che tiene anche dietro contro i lunghi di Milano, decisamente “di stazza”.
Pajola voto 6.5 - Minuti di difesa di alto livello, esce tra gli applausi scroscianti del pubblico.
Gentile A. voto 5.5 - Non era al top di sicuro, ma gioca comunque 32 minuti. Tira e spesso forza tanto (3/10), ma gioca anche per i compagni con 4 assist.
Le parole di Alessandro Ramagli- Abbiamo iniziato cercando di capire come stare in campo a livello di energia ma loro sono un treno in corsa in questo momento e già tenerli a 73 punti significa che abbiamo tirato fuori tutto quello che avevamo dentro, ruotando tutti i quintetti possibili, ma loro sanno schiacciarti a rimbalzo offensivo, di puliti ne prendi pochi perchè i loro lunghi li contestano e ne prendono tantissimi, sia in Italia che in Europa. Non abbiamo iniziato bene e non ci succede spesso ma non avevamo il passo fisico, quando l’abbiamo trovato l’abbiamo rimessa in piedi. Abbiamo vinto gli ultimi due quarti e quasi pareggiato il secondo. Stiamo spremendo un po’ tutti e abbiamo giocatori appena rientrati da infortuni quindi ho poco da rimproverare ai miei. Quando contava Milano ha messo canestri di qualità o preso rimbalzi importanti, bravi loro,noi forse potevamo riaprirla un po’ di piu con qualche canestro ma la condizione fisica era molto sbilanciata in favore di Milano. Si è visto Pietro partire un po’ in affanno dopo questa prima settimana piena di allenamenti mentre Ale si è allenato solo giovedi. Abbiamo provato a usare soluzioni diverse come l’uso dei lunghi in modo atipico, perchè non potevamo giocarcela spalle a canestro. Qualcosa abbiamo racciomolato anche senza riuscire a chiudere del tutto il gap quindi penso che abbiamo fatto una buona prova,contro una squadra cosi in cui sono tanti e grossi e ruotano bene sono in pochi a poter fare meglio. C’e stato grande orgoglio dal mio punto di vista. Di sicuro abbiamo sbagliato alcuni tiri che in termine di percentuale di errore non ci appartengono, ma ho visto sempre la voglia “di starci”, fino sla fine. Come detto solo l’inizio difficile e poco competitivo non è una cosa che solitamente ci appartiene. Ci sono due cose che mi farebbero sempre vincere di 20: vederla da fuori e arbitrare. Se avete visto milano anche jn eurolega sapete che squadra è questa e che differenza c’e fra essere competitivi a certi livelli e provare ad esserlo. Loro dopo la Coppa Italia hanno capito che devono combattere dal primo secondo pur con questo organico e qualita. E stasera sono stati costanti, duri. Sempre. Rammarico, ma rendiamo merito a chi questa partita l’ha controllata da squadra di rango.
Sul nuovo campo posso dire che i ragazzi hanno avuto buone sensazioni in termini di elasticità e comfort: per noi è un oggetto di lavoro e cosi siamo più tranquilli e ci sentiamo più sicuri dal punto di vista degli infortuni. Facciamo un plauso a chi questo l’ha capito e l’ha messo in pratica.
Le parole di Simone Pianigiani - Abbiamo fatto una partita solida nell’approccio al rientro da Mosca, senza il nostro play titolare. Sapevamo dell’atmosfera in questo palazzetto e che sarebbe stata una partita importante. La Virtus ha giocatori di caratura internazionale ed è ben allenata e sarebbe stato difficile recuperare se fossimo andati sotto, invece i ragazzi hanno risposto subito bene e tenuto anche difendivamente e quando siamo stati meno fluidi non ci siamo mai persi. Mi sono arrabbiato per le tante perse sapendo che la Virtus in casa ci poteva sempre rimontare e anche qualche tiro da tre sbagliato era probabilmente da mettere a segno perchè aperto ma comunque siamo sempre riusciti a restare davanti nonostante la stanchezza. Dopodomani incontriamo il Real Madrid e poi ci aspetta un tour de force fra Eurolega e campionato. Milano cerca di crescere in Europa, ne abbiamo vinte 4 su campi difficili,nel girone di ritorno con questo gruppo nuovo saremmo in media playoff ma all’inizio della stagione ci aspettavamo delle difficoltà. Adesso cerchiamo di arrivare sani in fondo. Abbiamo due centri giovani, giocatori nuovi a questo campionato e all’Eurolega e ci è servito tempo.
Le parole di Pietro Aradori - E’ stata una partita molto dura, noi abbiamo fatto fatica contro la loro fisicità, la capacità di raddoppiarci. Però non abbiamo mai mollato e siamo stati lì fino alla fine e questo è positivo. Non siamo al loro livello ma continuiamo a lavorare, perchè da qui alla fine ci aspettano tante finali.
Mai riusciti ad andare oltre il -7? Se fossiamo riusciti ad arrivare a -4 avremmo messo pressione a Milano e per questo ci rode un po’ di più non essere riusciti a mettere a segno qualche punto in più per provare a girare il risultato.
La partita di Venezia genera frustrazione ma sai di potertela giocare perchè quel canestro se lo tira altre dieci volte non la mette mai, probabilmente. C’è modo e modo di perdere certo ma quello che conta per me è vincere o perdere. Milano? Ogni anno è un punto di domanda ogni anno vince poi perde ma a me importa poco chi è la favorita. Voglio focalizzarmi su di noi perchè possiamo ancora fare passi avanti.
il video, grazie a Sportpress.
(interviste a cura di Valentina Calzoni)
Umeh voto 5.5 - Ci prova, e in attacco fa il suo. Dietro però soffre contro avversari che lo sovrastano fisicamente.
Baldi Rossi voto 4.5 - Partita di enorme sofferenza, anche perché viene schierato da “5” contro avversari che fisicamente lo sovrastano.
Ndoja voto 6 - Lotta. Sempre, comunque e su ogni palla.
Lafayette voto 5.5 - Doppia cifra e 6 assist, però spesso – troppo spesso – gioca sopra le righe e forza varie volte palloni che avrebbero potuto riavvicinare i suoi.
Aradori voto 6.5 - Brutte cifre, ma è uno dei pochi che fa canestro, e aggiunge anche 7 rimbalzi e 4 assist. Il suo lo fa.
Lawson voto 4.5 - Troppo morbido dietro, viene bocciato da coach Ramagli.
Slaughter voto 7 - Nettamente il migliore, e non a caso è uno abituato a questi livelli. 17+7, sempre pericoloso, ed è uno dei pochi che tiene anche dietro contro i lunghi di Milano, decisamente “di stazza”.
Pajola voto 6.5 - Minuti di difesa di alto livello, esce tra gli applausi scroscianti del pubblico.
Gentile A. voto 5.5 - Non era al top di sicuro, ma gioca comunque 32 minuti. Tira e spesso forza tanto (3/10), ma gioca anche per i compagni con 4 assist.
Le parole di Alessandro Ramagli- Abbiamo iniziato cercando di capire come stare in campo a livello di energia ma loro sono un treno in corsa in questo momento e già tenerli a 73 punti significa che abbiamo tirato fuori tutto quello che avevamo dentro, ruotando tutti i quintetti possibili, ma loro sanno schiacciarti a rimbalzo offensivo, di puliti ne prendi pochi perchè i loro lunghi li contestano e ne prendono tantissimi, sia in Italia che in Europa. Non abbiamo iniziato bene e non ci succede spesso ma non avevamo il passo fisico, quando l’abbiamo trovato l’abbiamo rimessa in piedi. Abbiamo vinto gli ultimi due quarti e quasi pareggiato il secondo. Stiamo spremendo un po’ tutti e abbiamo giocatori appena rientrati da infortuni quindi ho poco da rimproverare ai miei. Quando contava Milano ha messo canestri di qualità o preso rimbalzi importanti, bravi loro,noi forse potevamo riaprirla un po’ di piu con qualche canestro ma la condizione fisica era molto sbilanciata in favore di Milano. Si è visto Pietro partire un po’ in affanno dopo questa prima settimana piena di allenamenti mentre Ale si è allenato solo giovedi. Abbiamo provato a usare soluzioni diverse come l’uso dei lunghi in modo atipico, perchè non potevamo giocarcela spalle a canestro. Qualcosa abbiamo racciomolato anche senza riuscire a chiudere del tutto il gap quindi penso che abbiamo fatto una buona prova,contro una squadra cosi in cui sono tanti e grossi e ruotano bene sono in pochi a poter fare meglio. C’e stato grande orgoglio dal mio punto di vista. Di sicuro abbiamo sbagliato alcuni tiri che in termine di percentuale di errore non ci appartengono, ma ho visto sempre la voglia “di starci”, fino sla fine. Come detto solo l’inizio difficile e poco competitivo non è una cosa che solitamente ci appartiene. Ci sono due cose che mi farebbero sempre vincere di 20: vederla da fuori e arbitrare. Se avete visto milano anche jn eurolega sapete che squadra è questa e che differenza c’e fra essere competitivi a certi livelli e provare ad esserlo. Loro dopo la Coppa Italia hanno capito che devono combattere dal primo secondo pur con questo organico e qualita. E stasera sono stati costanti, duri. Sempre. Rammarico, ma rendiamo merito a chi questa partita l’ha controllata da squadra di rango.
Sul nuovo campo posso dire che i ragazzi hanno avuto buone sensazioni in termini di elasticità e comfort: per noi è un oggetto di lavoro e cosi siamo più tranquilli e ci sentiamo più sicuri dal punto di vista degli infortuni. Facciamo un plauso a chi questo l’ha capito e l’ha messo in pratica.
Le parole di Simone Pianigiani - Abbiamo fatto una partita solida nell’approccio al rientro da Mosca, senza il nostro play titolare. Sapevamo dell’atmosfera in questo palazzetto e che sarebbe stata una partita importante. La Virtus ha giocatori di caratura internazionale ed è ben allenata e sarebbe stato difficile recuperare se fossimo andati sotto, invece i ragazzi hanno risposto subito bene e tenuto anche difendivamente e quando siamo stati meno fluidi non ci siamo mai persi. Mi sono arrabbiato per le tante perse sapendo che la Virtus in casa ci poteva sempre rimontare e anche qualche tiro da tre sbagliato era probabilmente da mettere a segno perchè aperto ma comunque siamo sempre riusciti a restare davanti nonostante la stanchezza. Dopodomani incontriamo il Real Madrid e poi ci aspetta un tour de force fra Eurolega e campionato. Milano cerca di crescere in Europa, ne abbiamo vinte 4 su campi difficili,nel girone di ritorno con questo gruppo nuovo saremmo in media playoff ma all’inizio della stagione ci aspettavamo delle difficoltà. Adesso cerchiamo di arrivare sani in fondo. Abbiamo due centri giovani, giocatori nuovi a questo campionato e all’Eurolega e ci è servito tempo.
Le parole di Pietro Aradori - E’ stata una partita molto dura, noi abbiamo fatto fatica contro la loro fisicità, la capacità di raddoppiarci. Però non abbiamo mai mollato e siamo stati lì fino alla fine e questo è positivo. Non siamo al loro livello ma continuiamo a lavorare, perchè da qui alla fine ci aspettano tante finali.
Mai riusciti ad andare oltre il -7? Se fossiamo riusciti ad arrivare a -4 avremmo messo pressione a Milano e per questo ci rode un po’ di più non essere riusciti a mettere a segno qualche punto in più per provare a girare il risultato.
La partita di Venezia genera frustrazione ma sai di potertela giocare perchè quel canestro se lo tira altre dieci volte non la mette mai, probabilmente. C’è modo e modo di perdere certo ma quello che conta per me è vincere o perdere. Milano? Ogni anno è un punto di domanda ogni anno vince poi perde ma a me importa poco chi è la favorita. Voglio focalizzarmi su di noi perchè possiamo ancora fare passi avanti.
il video, grazie a Sportpress.
(interviste a cura di Valentina Calzoni)