Le parole di Antimo Martino alla vigilia della gara casalinga con Imola.

“Iniziamo questo percorso interno, già comunque assaggiata l’atmosfera del Paladozza in Supercoppa, con molta emozione per l’esordio davanti ai nostri tifosi. Gara non semplice, Imola ha dimostrato di avere dei valori, è ben allenata, ha giusto mix di esperienza e giovani con voglia di mettersi in luce, e quindi molta attenzione ci vorrà: dopo aver analizzato il video di Verona ho riconosciuto che la squadra ha fatto una ottima prova, con passaggi a vuoto su cui dovremo lavorare, non dimenticando che eravamo all’esordio e fuoricasa. Ma in questo miniperiodo Imola è la gara più impegnativa, dimostra il proprio valore in gare come queste. Poi ci saranno Treviso e Udine, quindi la differenza la farà l’approccio a questa gara, non alle prossime dove la preparazione mentale sarà più facile. Non vanno sottovalutati”

Mancinelli fuori? “Sì, sta lavorando a parte, ma per il 90% lo vedo fuori. Non so se sarà nei 12: non ha cose gravi, ma è meglio aspettare che il dolore al ginocchio sparisca completamente prima di reinserirlo nella squadra. Vogliamo restare dentro questa idea, siamo a inizio stagione e lui è un giocatore importante per cui dobbiamo preservarlo, e abbiamo dimostrato che possiamo andare senza di lui”

La formula premia anche la prima della regular. Questo cosa cambia, nell’idea di avere una squadra a otto o a dieci in rotazione? “Io ho sempre cercato di coinvolgere tutti, anche i giovani. La mia idea sarebbe stata di averne dieci a prescindere, ora le assenze ci stanno costringendo ad avere assetti diversi, sperimentali. Ma il campionato sarà lungo, tutti devono essere coinvolti senza snaturare i ruoli.”

In questo periodo di assenze Pini ha mostrato tanto di buono. A pieno servizio la gestione andrà rivista? “Per ora vedo solo le cose positive. Lui sta facendo bene, sta prendendo sicurezza nei propri mezzi, viene cercato, e non può che essere una risorsa anche dopo, quando saremo al completo. Così come il rientro di Cinciarini è buono: dobbiamo essere lunghi e avere tanti protagonisti”

Molti vi danno già per favoriti. Come si sta con i piedi per terra? “Ci si sta perché ogni giorno i messaggi che diamo alla squadra sono esattamente il contrario del crederci arrivati, poi non penso che l’esperienza dei miei giocatori li porti a credere di aver già raggiunto il traguardo dopo una partita. Il precampionato non dà punti in classifica, Verona non serve se domani non vinciamo, serve andare avanti una gara per volta, e la sconfitta di Udine a Imola lo dimostra. E anche Treviso ha faticato, contro Ferrara. Ogni domenica non avremo regali, e noi dovremo avere la forza mentale di proseguire. Sono le partite presunte facili casalinghe, quelle in cui puoi abbassare la guardia, che sono rischiose”

Tra i complimenti cosa ti ha fatto più piacere? “I complimenti fanno sempre piacere, ce li siamo meritati, poi sappiamo che se perdiamo tutto si trasformerà in critiche. Vorrei riceverne anche a maggio o giugno”

Imola è fisica. “Noi in casa dobbiamo dare subito il messaggio che contro di noi non sarà facile per nessuno. Servirà aggressività, specie in difesa, anche perché Imola ha giocatori di talento, esperti, che se lasciati giocare al proprio ritmo ti mettono in difficoltà. “

Domani sarà una sfida nelle sfide tra i tuoi registi e l’ex Fultz? “Posso solo augurare a Fultz di fare una bella gara davanti ai suoi tifosi, ma penso che tutti quelli che giocano qua vogliano fare bella figura. E anche noi, chiaro. Quindi non ci sarà dualismo tra lui e Fantinelli, ma solo necessità di rispettare un giocatore che avrà motivazioni extra”

Per ora nelle gare ufficiali state segnando tanto. “Le cifre offensive sono gratificanti, sarebbe bello mantenerle o migliorarle. Non sempre sarà facile, in queste tre gare abbiamo fatto bene in difesa concedendo però troppo nei momenti finali, e anche a Verona potevamo chiuderla prima. Serve crescere in difesa e cercare di avere l’ambizione di restare su questo standard in attacco”


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