Trofeo Madonna del Ponte, i risultati della prima giornata
Una prima giornata da dimenticare in fretta per la selezione maschile Under 15 dell’Emilia-Romagna, che è stata sconfitta, nella gara di esordio del “2° Trofeo Madonna del Ponte”, dalla Puglia. Nelle altre tre gare giocate tra il “PalaItis” di Porretta Terme ed il “PalaBiagi” di Lizzano in Belvedere, successi per Lazio, Lombardia e Veneto.
Sabato 14 settembre sono in programma altre quattro partite:
PORRETTA TERME
Ore 15.30 Emilia Romagna-Friuli Venezia Giulia
Ore 17.30 Lazio-Puglia
LIZZANO IN BELVEDERE
Ore 16.30 Marche-Toscana
Ore 18.30 Lombardia-Veneto
LAZIO – FRIULI VENEZIA GIULIA 68-46
(29-14; 41-22; 61-40)
Lazio: Rebernik 8, Pollastrelli 4, Varanese 4, Mazzanti, Polisena 10, De Benedictis, Longo 2, Rotondo 4, Asci, Iladi 14, Pasquazi 14, Pisco 8. All. Montesi.
FVG: Pugliese 7, Jogan, Bellantoni, Braini 3, Petrei, Krizman 5, Finatti 4, De Stefani, Scian 8, Giani 3, Agnolin 12, Cecutti 4. All. Donati.
La selezione del Lazio è la prima semifinalista del “2° Trofeo Madonna del Ponte”. I biancoazzurrri di coach Montesi hanno avuto ragione, abbastanza agevolmente, su un Friuli Venezia Giulia molto tenace, ma fisicamente inferiore. Il match si è deciso nei primi tredici minuti, poi il Lazio ha gestito il vantaggio fino alla sirena.
La cronaca: dopo le prime schermaglie favorevoli ai gialloblù (4-6 al 2’), era il Lazio a prendere in mano le redini grazie al talento di Ilardi, un rebus per la difesa del FVG. Pian piano, i “bianchi” allungavano, chiudendo la prima frazione sul 29-14, con Ilardi autore di ben 13 punti. Il vantaggio cresceva nelle prime curve del secondo quarto (35-14 al 13’), poi i biancoazzurri, anche a causa delle rotazioni, rallentavano ed il Friuli Venezia Giulia ne approfittava per rimanere in partita, soprattutto grazia ai punti di Agnolin (8 punti nel periodo). Si ripartiva dopo il riposo lungo ed il Lazio, sull’asse Polisena-Pasquazi, chiudeva ogni discorso portandosi sul 57-28 al 26’. Ultimi dieci minuti senza particolari emozioni, anche se i gialloblù non lesinavano l’impegno e chiudevano onorevolmente.
Domani, sabato, semifinale 1°-4° per il Lazio alle ore 17.30, mentre il Friuli Venezia Giulia giocherà per il 5°-8° alle 15.30, sempre al PalaItis di Porretta Terme.
MARCHE – LOMBARDIA 54-82
(14-19; 23-33; 36-57)
Marche: Caporaso 6, Latini 5, Accattoli, Montesi 1, Montani 6, Palumbo 2, Dragomanni 8, Acciarri 2, Ricci 5, Bedini 6, Oltolini 1, Conti 12. All. Bertoni.
Lombardia: Scalfi 2, Villa 12, Bertoletti 7, Manera 2, Leto di Priolo 4, Mazzarulli 2, Tartaglia 11, Mandaglio 7, Compaore 15, Sguazzin 12, Maggiorini 4, Curic 4. All. Vitali.
Comincia con una netta vittoria il cammino della Lombardia: la selezione guidata da Luca Vitali si è infatti imposta per 82-54 sulle Marche, al termine di un match di fatto comandato per tutto l’arco dei 40’. A fare la differenza in modo particolare sono state la maggiore fisicità e la grande intensità che la Lombardia ha messo in campo, facendosi trascinare da ben quattro giocatori in doppia cifra, guidati da Farid Campaore, autore di 15 punti. I biancoverdi non hanno perso tempo e sin dalle prime battute hanno cercato di mettere in chiaro le proprie intenzioni spingendosi sul 10-3 con la tripla di Villa. La reazione marchigiana non si è però fatta attendere e si è tradotta in un controbreak di 10-0 suggellato dalla tripla di Ricci, valsa il primo e unico vantaggio della squadra di coach Bertoni. Archiviato il breve passaggio a vuoto, infatti, la Lombardia ha ritrovato il bandolo della matassa e, dopo aver chiuso a +5 il quarto d’apertura, ha schiacciato sul pedale dell’acceleratore, chiudendo con una difesa asfissiante la propria area e cercando la via del canestro grazie alla maggior fisicità: il tassametro del vantaggio biancoverde ha così cominciato a correre fino al +16. Dragomanni ha quindi cercato di limitare i danni, facendo rientrare le Marche negli spogliatoi sotto di dieci lunghezze (23-33), ma nella ripresa la macchina lombarda, sotto la guida di Compaore, ha ripreso a macinare gioco e canestri e ha fatto partire con largo anticipo i titoli di coda del match.
EMILIA ROMAGNA – PUGLIA 72-85
(13-20; 34-37; 55-61)
Emilia-Romagna: Lacchei 7, Zaffarani 12, Midulla 3, Biancoli 5, Giannico 16, Negrini 8, Rambelli 8, Nonni 4, Iorga, Maestri 4, Biolchini 1, Mercatante 4. All. Freddi.
Puglia: Rutigliano 14, Netti 2, Dashja 9, Spescha, Di Vagno 14, Di Filippo 2, Procaccio 13, Forte 6, Guerrieri 2, Todisco 2, Lovero 3, Vuovolo 18. All. Spontella.
La Puglia sconfigge, con pieno merito, l’Emilia-Romagna ed accede alle semifinali 1°-4° posto. Sinceramente ci aspettavamo qualcosa di più dalla selezione in maglia bianca, ma troppe le palle perse e tantissimi i problemi nella gestione dei contatti in entrambe le metà campo. Per gli ospiti (quattro giocatori in doppia cifra) un meritato premio dopo un viaggio allucinante, con arrivo sul parquet del PalaItis alle ore 18, quando la palla a due era prevista per le 17.30. Ora il prossimo avversario per i padroni di casa, domani, sabato, ore 15.30, sarà il Friuli Venezia Giulia.
La cronaca: buona partenza dei locali (7-2), ma immediato controbreak di una Puglia molto aggressiva, sempre pronta a raddoppiare e a strappare palloni ai disattenti portatori di palla emilianoromagnoli (bene Di Vagno). Due triple portavano gli ospiti ad un meritato +7 (9-16), che era anche lo scarto della prima sirena (13-20). Nel secondo quarto l’Emilia-Romagna, con cinque punti consecutivi di Biancoli, metteva il naso avanti sul 23-22, ma era l’unico vantaggio del tempo, perché la formazione di Spontella tornava a +5 sul 27-32 (Vuovolo 9 punti, dominante sotto i tabelloni). Lacchei teneva i compagni in quota e all’intervallo lo svantaggio era di un solo possesso pieno (34-37). La pausa, però, addormentava i ragazzi di coach Freddi perché gli ospiti, in poco più di un minuto, salivano a +9 (35-44, Vuovolo 14), che diventava +10 (41-51) al 24’ e +12 (43-55) sessanta secondi più tardi. Giannico si prendeva i compagni sulle spalle, ma l’Emilia-Romagna si doveva accontentare di chiudere il periodo sul -6 (57-63). Ultima frazione e le ultime speranze si affievolivano azione dopo azione, con la Puglia che arrivava ad un +13 (62-75) che, a quattro giri di lancette dalla fine, decretava, virtualmente, la fine delle ostilità.
TOSCANA – VENETO 63-64
(13-16; 31-38; 44-52)
Toscana: Paoli 1, Mele 9, Boscolo 3, Fredianelli 7, Bettini 7, Branchetti 11, Capodagli, Risaliti 9, Ciccarone 12, Calvi, Harabagiu 2, Naldi 2. All. Cotza.
Veneto: Benetti 2, Bruniera, Chinedun 9, Favetta 9, Gasparoni 17, Oproaia 3, Panighel 12, Perugi 6, Rosada, Trentadue 6, Venturato, Zandarin. All. Tanozzi.
Le emozioni sono state le assolute protagoniste della sfida che ha visto il Veneto prevalere all’ultimo respiro sulla Toscana per 64-63: a dipanare l’intricatissima matassa del match è stato il canestro mandato a bersaglio da Nicola Gasperoni a 17” dal suono della quarta sirena. L’equilibrio l’ha fatta da padrone sin da un primo quarto in cui il Veneto ha cercato di dettare il passo, ma è stato braccato da una Toscana che, trascinata da Ciccarone, è riuscita a restare a contatto, per poi controsorpassare grazie a Branchetti. Un vantaggio durato però lo spazio di pochi istanti, perché il Veneto ha ben presto ripreso la testa della gara, rientrando negli spogliatoi a +7 con il canestro a fil di sirena di Perugi. La pausa di metà gara ha avuto l’effetto di una scossa per la Toscana che, al ritorno sul parquet, puntando su difesa e contropiede, ha messo a segno un 8-0 di break suggellato dal canestro di Risaliti, valso il nuovo vantaggio. Tutto da rifare, quindi, per la formazione veneta che, in chiusura di frazione, ha cercato nuovamente di prendere quota, entrando nei 10’ conclusivi con otto lunghezze di vantaggio (44-52). Un cuscinetto di vantaggio che non è bastato però a sparigliare le carte in tavola: la Toscana è, infatti, rimasta aggrappata al match e ha ingaggiato un lungo testa a testa deciso dal canestro del veneto Gasperoni, a cui Boscolo ha cercato di rispondere senza successo.