Matteo Malaventura è stato sentito da Damiano Montanari per Stadio. Un estratto dell'intervista.

"Il ricordo di quella sfida è sempre bellissimo. A parte la serie finale, fu tutta la stagione ad essere caratterizzata dalla rivalità con Forlì, molto bella e leale, culminata con quell'episodio fortunato. Fu un attimo di incoscienza. Ricevetti la palla da Muro e andai a sinistra, poi, quando iniziai il terzo tempo, sentii il fischio dell'arbitro sul secondo passo e in quella frazione di secondo pensai: "Almeno ho guadagnato i tiri liberi", buttai in alto il pallone per fare canestro e tutti sapete come è andata: è rimbalzato quattro volte sull'anello e poi è entrato. In quel momento nessuno di noi ha capito più niente, c'era chi non aveva neanche realizzato che avessimo vinto conquistando la promozione in A2.
Una gran bella partita, caratterizzata da quella rivalità che c'è stata, c'è e ci sarà sempre. Pure oggi Forlì e la Fortitudo sono due ottime squadre, entrambe bene allenate. Conosco sia Dalmonte, per averlo affrontato da avversario molte volte, sia Antimo, che mi ha allenato a Ravenna prima di trasferirsi alla Effe per la prima volta, quando conquistò la promozione in Serie A"

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