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(Foto Mauro Donati)
(Foto Mauro Donati)

Attilio Caja è stato sentito da Enrico Schiavina per il Corriere di Bologna. Un estratto dell'intervista.

"Rispetto all'anno scorso ci sono condizioni molto diverse. Serve ricordare che io sono arrivato il 22 novembre? Se venite a cena a casa mia e me lo dite con qualche giorno di anticipo faccio la spesa e mi preparto, se lo so un'ora prima è un altro conto, faccio con quel che c'è, come posso.

Pensare già alla prossima stagione? Ma che ragionamento è? Perchè abbiamo perso tre partite? Nello sport si vive di momenti, può cambiare tutto all'improvviso. Due mesi fa vincevamo con tutte, oggi soffriamo un po' ma stringiamo i denti, tra un mese vedremo,. Il bello della stagione viene adesso.

Gli infortuni? Contano molto. Però abbiamo sempre lottato e difeso. Io capisco che ci siano aspettative, anzi è giusto che ce ne siano, per gli sforzi che ha fatto la società, perchè siamo a Bologna e siamo la Fortitudo. Ma i conti si fanno alla fine. 

Rispetto all'anno scorso non mi arrabbio? Non ha senso. Quando mi lamentavo ero credibile, e se oggi dico che la società è stata perfetta, ha fatto tutto il possibile e anche di più, non lo sono più? Due mesi fa quando battevamo Udine, Cantù e Verona, dicevo che bisognava migliorare ancora e qualcuno di voi pensava che fosse impossibile e che io ero incontentabile. Invece poi si è visto che quel livello non era sufficiente e che serviva fare di più. Vediamo se ne saremo capaci adesso. 

Squadra anziana? Udine ha vinto un campionato lunghissimo con una squadra di tutti veterani che l'avevano già vinto più volte in passato. E se si sfogliano all'indietro le squadre vincitrici in 50 anni di A2, di fatte con i giovani non se ne trova una. Ma poi perchè pensarci adesso a bocce in movimento? C'è da finire quest'anno e può ancora succedere di tutto, per il prossimo vedremo"

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