Alessandro Ramagli, nuovo coach della Virtus, è stato presentato oggi nel corso di una conferenza stampa alla palestra Porelli.
Ecco le parole degli intervenuti.

Alberto Bucci - Sono molto contento che è arrivato da noi Ramagli, ho parlato con Julio per condividere questa scelta, molto facile da prendere. Volevamo un allenatore che aiutasse anche i nostri giovani ad esprimersi in prima squadra, e sono molto contento del suo arrivo. Quando allenavo a Livorno era lì e aveva 20 anni, poi ha allenato molto con risultati ottimi, e i risultati ottimi non sono solo le vittorie. Ci siamo trovati subito d'accordo con Julio, si può partire bene.
Sapete che la nostra situazione è in bilico, dobbiamo vedere cosa succede, per ora si farà un piccolo scheletro ma non possiamo fare due squadre non sapendo che campionato faremo.
La questione delle squadre "dissidenti" dell'Eurocup? Ci credo poco che possano essere escluse. Caserta invece è obbligata a fare la fidejussione, altrimenti sarebbe radiata, ed è normale che abbia scritto così. Poi magari chiederà di giocare la A2. Fino al 7 luglio nessuno può dire niente, solo i veggenti.


Julio Trovato - Al nostro primo incontro con Alberto abbiamo parlato di tecnici, e su Ramagli ci siamo trovati immediatamente. Sono ben contento di poter lavorare con lui, che ritengo un bravissimo tecnico. Stiamo già lavorando insieme da qualche giorno, ci stiamo confrontando su possibili giocatori, è evidente che questa incertezza non ci dà la possibilità di fare trattative concrete, stiamo comunque facendo qualche telefonata. Di sicuro vogliamo una squadra che lotti su ogni pallone, e che ogni giocatori rappresenti la voglia di vincere e di lottare per questa maglia. Un colloquio individuale con ogni giocatore per fargli capire questo sarà fondamentale.

Caserta ha completato l'iter di iscrizione? L'esperienza mi insegna di non fidarmi troppo dei comunicati, aspettiamo i fatti. Al momento pensiamo al roster per il campionato di A2, poi se avremo la possibilità la prenderemo.

La campagna abbonamenti? Sono convinto che riusciremo ad allestire una squadra che conquisterà il pubblico. E si può fare in due modi, o firmare delle stelle (e questo non è il momento storico per farlo, in questa società) o creare un sistema di gioco che convinca. Noi faremo così, e magari come abbonamenti partiremo a rilento ma sono certo che dopo andrà bene.

Una delle nostre priorità è l'investimento su giovani di nostra proprietà, non solo i nomi fatti ma anche altri che ora sono in prestito. Poi vogliamo inserire i due stranieri a disposizione, i non formati. E poi gli altri ruoli, ci siamo confrontati su una serie di nomi. Siamo ancora a molti nomi, molti contatti, molte idee. Dal momento di partenza alla chiusura del primo contatto passerà un attimo.

Io e Alessandro siamo arrivati, e la disponibilità dello staff è stata totale. Cavicchi, Fedrigo, Largo e Voltolini faranno parte dello staff e lavorando a stretto contatto di Alessandro. E stiamo lavorando a un rinnovo contrattuale in modo da uniformare tutte le persone al contratto di Alessandro, una progettualità uguale per tutti.

Alessandro Ramagli - Sono orgoglioso ed emozionato. Non è un incarico banale, ordinario, venire qua rappresenta qualcosa di particolare, la Virtus è la culla della pallacanestro italiana e una delle culle di quella europea.
Dobbiamo rimbalzare da una situazione complicata, quello che è successo lo scorso anno dovrà essere un punto di partenza, la Virtus non era mai retrocessa sul campo. Ma si riparte dai momenti di difficoltà, cercando i punti di forza. Il primo è il pubblico, che non ha uguali in Italia per numero, competenza e conoscenza, dovremo avere grande rispetto per loro. Il secondo punto di forza è la società, che si sta riavvicinando alla gestione sportiva, a essere presente sul campo. Il terzo è il vivaio, questa società non ha mai dimenticato di provare a produrre giocatori importanti. Partendo da qui possiamo ripartire per riportare questa società dove le compete, anche se non sappiamo con quali tempi. Per ora viviamo in una specie di limbo, non sappiamo dove saremo. Ma poggiandoci su questi tre punti fondamentali, pubblico, società e vivaio, potremo spingerci in avanti verso un futuro sempre migliore. Essendo umili, ed essendo uniti.


Quanta pressione mi aspetto? Tanta, qualsiasi sia il campionato e l'obiettivo sportivo. Sono allenato, anche Pesaro e Siena sono posti dove la pallacanestro non va nell'ultima pagina del giornale, come qui. Conta il rispetto della verità, quando la gente conosce le dinamiche e la verità la pressione diventa sana, una spinta dietro che ti fa fare un passo avanti.

Caserta ha completato l'iter di iscrizione? Io sono una persona molto pratica, e al momento sono tarato sulla serie A2, perchè questo è lo stato sportivo della Virtus a oggi. E' chiaro che nella composizione del roster e sulla selezione dei giocatori - con regole di eleggibilità diverse - dobbiamo solo starci attenti.

Penna Oxilia e Pajola saranno i nostri under obbligatori? La scelta degli under non sarà una scelta di moneta, ma di strategia. Non faccio nomi, ma nella nostra testa c'è l'idea di fare una squadra in cui i nostri giovani possano avere degli spazi, e dovranno meritarseli. Noi creiamo loro un percorso, poi chi gioca bene gioca, e questa sarà la nostra base di partenza.

A Siena eravamo saliti dalla serie B, non perdi lo spirito battagliero. Questo è un percorso al contrario, ma non possiamo fare diversamente. Dobbiamo essere battaglieri, non falsamente snob. In questo campionato sudare dentro le maglie è la cosa migliore per vincere le partite. L'aspetto caratteriale e motivazionale è fondamentale in un campionato con 32 squadre e una sola promozione, un campionato simile alla lotteria. Se manca questo aspetto non si gioca, se ce l'hai puoi avere anche meno talento ma puoi vincere.

Giocatori dalla serie A o "di categoria"? Il nostro screening è stato ad ampio raggio, ma la storia del campionato dice che i giocatori che abitualmente giocano in questa categoria sono un valore aggiunto, perchè sono abituati ad arrotolarsi le maniche e a sbucciarsi le ginocchia.

Questa società ha già vissuto un lutto sportivo da pochi mesi. Se iniziamo a pensare che alla fine in qualche modo sarà A1 e non sarà così ci sarà un altro lutto. Pensiamo alla A2, se sarà così nessuno si aspettava niente di diverso, se poi sarà A1 berremo un bicchiere tutti insieme. Ma a oggi siamo in A2, e dobbiamo giocare questo campionato con la massima cazzimma possibile.

Questo è un anno zero, dobbiamo ripartire e abbiamo già degli indizi su come farlo. Non so come sarà il futuro, la storia del club dice che deve stare altrove, ma non dobbiamo farci venire l'ansia da prestazione. ma facendo i passi giusti, e programmando il nostro futuro calpestando le mattonelle giuste. Ci sono mille esempi di società che con l'ansia addosso hanno sbagliato, e le scorciatoie spesso portano a vicoli ciechi. Le fotografie del passato non devono essere un motivo di ansia, ma di spinta.

Che stranieri vorrei? Il passaportato? La strategia è la cosa più importante. Se dobbiamo far giocare i giovani dobbiamo anche protegger loro le spalle, quindi non è il caso di prendere due stranieri di 19 anni, ma gente esperta. Poi magari c'è il rookie di cui tutti ci innamoriamo e lo firmiamo lo stesso, e gli esperti saranno giocatori italiani. L'importante è che i pezzi vadano bene uno accanto all'altro.
Il passaportato non lo considero imprescindibile, solo il mercato deciderà se un certo giocatore sarà adatto o no. Nella mia testa le caselle ci sono, ma non è il momento giusto per parlarne, perchè il mercato può cambiare le cose.

COMUNICATO CASERTA: COMPLETATO L'ITER PER L'ISCRIZIONE AL CAMPIONATO
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE