E’ indifesa e indifendibile, la Fortitudo che butta in mare le buone cose mostrate domenica scorsa a Napoli e fa capire che il girone di ritorno sarà di pura sofferenza, se queste sono le premesse. Imbarazzante fin dalle prime battute, massacrata su qualsiasi duello individuale, solo sul -26 la slegatissima squadra biancoblu trova un minimo di forza di volontà per non farsi del tutto asfaltare da una Tortona perfetta prima e contenitiva poi. Si fa male anche Feldeine, di nuovo: quando deve piovere, nevica.

Si parte con tante di quelle nefandezze difensive, sia provandoci a uomo che a zona, che servirebbe fare sempre canestro per restare a galla dopo averne presi 19 in nemmeno 5’: il problema è che davanti qualche sbavatura c’è, e non può essere altrimenti, e allora ecco che Martino deve iniziare a ribaltar la sua panca con già svantaggio in doppia cifra, sull’8-22. Non che le cose poi migliorino, con Tortona che mette la settima tripla del quarto per scollinare quota 30: qualcuno borbotta, ma è 15-32 al 10’.

Ad un certo punto si è doppiati sia a rimbalzo (5-10) che nel punteggio (18-36), poi arriva il -20 con Tortona che non paga in nessun modo il passaggio tra titolari e seconde linee: segnano tutti, senza problemi. Prova Feldeine a rispondere, ma è più un modo per evitare ulteriori Marianne nel punteggio (-22 il peggio) che non per una vera e propria esaltazione collettiva. Arriva il ventesimo, 51-34 Tortona, tutto qua.

Dopo è ancora peggio, con esterni che si aprono e lunghi che nemmeno ci provano, a difendere. Sul -26 il boato è per Borra che sale sul cubo dei cambi, e il successivo è per un tecnico preso da Martino, furioso dopo un cesto preso con Feldeine fermo dopo infortunio. Il punteggio lo muove un po’ un altrimenti mediocre Charalampopoulos, ma attorno non c’è nemmeno il classico animus pugnandi di chi è spalle al muro. Aradori lucra qualche libero. 54-73 al 30’.

Liberi e disperazione portano Bologna a -10 con tripla di Procida e 7 minuti da giocare, ma ci sono passi di Benzing e 4 punti presi nel possesso ospite successivo. E qui termina l’illusione Fortitudo di poter avere un po’ di pace, perché purtroppo non è proprio il caso. Tortona riprende il filo, scollina i novanta, alla prossima con il pubblico che, alla fine, si divide tra applausi e fischi, collettivi, verso i dirigenti.

(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)

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