50 punti presi nei quarti centrali, Cinciarini scavigliato e l’impressione che Trieste abbia braccia e gambe lunghe e molleggiate che Bologna soffre. Così, scoprendo che anche altre squadre possono avere panchina con decina di giocatori da mandare in campo, la Fortitudo esce sconfitta da gara 1 di semifinale con sensazioni non positivissime, anche se – banalissimo a dirsi – sappiamo che i playoff possono essere tempesta oggi e sereno domani. Ad ogni modo, ci si è provato per un po’, arrivando fino al +10, ma scollati a metà campo e poco reattivi dietro, ci sta che i bolognesi, nel Triveneto, abbiano trovato pane duro che, in precedenza, non avevano avuto da mordere.

Si parte con due movenzone di Parks, ma dopo un timeout riparatorio la Fortitudo si rimette in riga, con Knox a fare la voce grossa ovunque il campo è colorato di blu, e con Trieste che non sa bene se cercar estemporaneità in area o, altrimenti, lanciare campanili da 3 punti. Tutta la truppa bolognese si muove con tranquillità, e dal 2-7 dell’esordio diventa subito 23-13 al 10’.

Arriva qualche crepa nella difesa fortitudina, ma tra alti e bassi (ne sa qualcosa Ruzzier, che dopo una dritta ma due storte viene panchinato con Boniciolli che ne sacramenterebbe i parenti fino alla terza generazione, se non ci fosse anche lui in mezzo) si tiene un decino scarso di vantaggio per un po’. Poi Pecile aggiusta qualcosa nell’altrui attacco, Bologna non segna più, e ci si ritrova quasi faccia a faccia (38-37) prima che Mancinelli soffi poco poco in remoto la scialuppa giuliana. 42-39 al 20’.

La triplona da quasi metà campo di Cavaliero che apre il secondo tempo è quasi un ago che buca Bologna, che lentamente si affloscia davanti ad una Trieste che corre e salta come, ad esempio, Treviso nemmeno si sognava di fare. Parks fa quello che vuole, Mancinelli cerca di stare a ruota, ma l’energia è qualcosa che hanno solo i padroni di casa. Si piomba a -7, si prova il rientro, ma c’è troppa approssimazione davanti e poca reattività dietro. Ergo, Trieste fa 63-54 prima che Montano, entrato a tirare liberi guadagnati da uno scavigliato Cinciarini, aggiorni al 63-56 interno del 30’.

Non si difende più, Trieste fa +10, ma almeno si segna e non si collassa. Provano a risvegliarsi Legion e Knox, ma rimettere il bue nella stalla non è cosa facile, con gli altri che sembrano avere sempre una marcia o, se non altro, un rimbalzo d’attacco in più. E proprio da un extrapossesso, dopo essere rientrati a -4, arriva la tripla di Green a 2’ dalla fine che fa 81-73 ed è l’apertura del garbage time finale. A mercoledì.


(Foto di Fabio Pozzati)

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BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91